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Alessandro Tich
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Un sole di alpini
Un tempo splendido e un grande pubblico hanno salutato a Bassano il Raduno Triveneto delle penne nere. Per i 12 mila in sfilata, un bagno di folla e di emozioni
Pubblicato il 20-09-2010
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Just a perfect day. E' stato un giorno perfetto.
Come nel maggio di due anni fa, per l'Adunata Nazionale, ieri il sole e un cielo azzurrissimo hanno spazzato via le nubi e i malumori del giorno prima permettendo alla città di Bassano di mettere in scena un'edizione memorabile del Raduno Triveneto degli Alpini.
12 mila penne nere in sfilata, più altre circa 20 mila persone sparse tra il pubblico: sono i numeri del grande “popolo tricolore” che ha dato vita all'atteso appuntamento.

La sezione ANA Montegrappa sfila sul Ponte degli Alpini (foto Roberto Bosca)
Alzabandiera alle 9.30 in Piazzale Cadorna, ammassamento nella zona di Via del Cristo e quindi il via - alle 10 da Viale De Gasperi - allo sfilamento delle sezioni, introdotto dalla fanfara della brigata alpina Julia e seguito, nel primo settore, dal gruppo di giovani della “mini-naja” dell'operazione “Pianeta Difesa”, dalle sezioni del Nord extra-trivenete e dagli alpini delle sezioni estere.
E' stato quindi il turno, in fila per sei, del lungo fiume delle penne nere del Nordest: prima il Friuli-Venezia Giulia, poi il Trentino Alto Adige e per finire il Veneto, di gran lunga più numeroso rispetto alle rappresentanze delle altre due Regioni.
Già nel primo tratto del percorso - lungo il Ponte della Vittoria ovvero Ponte Nuovo, Via Scalabrini e Via Angarano - gli alpini in sfilamento, come due anni fa all'Adunata Nazionale, si sono resi conto di che pasta è fatta la città: a tutti loro è stato reso un benvenuto, con la “B” maiuscola, da due ali di folla plaudente.
Momento-clou della manifestazione: il passaggio della sfilata sul Ponte degli Alpini. Senza pubblico, per motivi di spazio. Soltanto loro: gli alpini e il loro Ponte. Una grande scommessa, non solo logistica, per la riuscita dell'intera organizzazione. Scommessa vinta, e alla grande: il passaggio delle migliaia di partecipanti sul punto più simbolico e più delicato della città si è risolto senza alcun intoppo. Solo tanta emozione.
Quindi l'ingresso in centro storico, con il “trionfo” in Piazza Libertà davanti al palco delle autorità e ancora avanti per Piazza Garibaldi, Via Da Ponte, Viale delle Fosse e Viale Venezia: il lungo rettilineo finale che ha portato le penne nere, con il pubblico assiepato sui marciapiedi, fino allo scioglimento - con maxi-tendone per il pranzo comunitario - alla Caserma Montegrappa.
Dopo il toccante passaggio, a bordo di una lunga fila di automezzi militari, degli alpini ultracentenari e ultraottuagenari, la sfilata è stata conclusa dalla consistente rappresentanza della sezione ospitante ANA Montegrappa - che quest'anno compie i suoi 90 anni di attività - preceduta lungo il percorso dal sindaco Cimatti, dal presidente di sezione Carlo Bordignon e dal presidente onorario Bortolo Busnardo.
Il Raduno Triveneto si è svolto senza inconvenienti e in tempi veloci. Poco dopo le 13 gli ultimi alpini in sfilata, quelli dei gruppi della Protezione Civile, avevano già imboccato il tratto finale di Viale Venezia.
Alle 14 le transenne sul percorso erano già tutte rimosse, per dare spazio e libertà alla festa continuata nel pomeriggio, dopo le “fatiche” ufficiali, tra le vie e le piazze del centro storico.
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