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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Panoramic Cafè
Le bellezze nascoste di Bassano: con l'“Aperitivo teatrale” di Operaestate, riscopriamo la terrazza del belvedere del Castello degli Ezzelini. Mentre Ascanio Celestini, primo big della rassegna di spettacoli, scatta una foto del Ponte Vecchio
Pubblicato il 08-07-2013
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Sì, sì, d'accordo: a Roma c'avemo er Colosseo e c'avemo er Cupolone.
Ma noi qui c'avemo il Ponte di Bassano. E anche un “romano de Roma” come Ascanio Celestini, uno tra i più grandi affabulatori del teatro italiano, non resiste alla tentazione di immortalare l'incantevole visione del Ponte sul Brenta con il suo telefonino, scattando una foto dal belvedere del tratto ovest del camminamento del Castello degli Ezzelini. “Lo devo assolutamente fare” - dice l'attore e autore teatrale prima di concedersi all'incontro col pubblico.
Celestini non è un turista per caso: si trova infatti a Bassano per inaugurare il cartellone 2013 di Operaestate Festival Veneto con il suo one-man show “Discorsi alla Nazione”. E non è neanche casuale la sua presenza al Castello: è qui, nel teatro dell'Ortazzo, che è allestito il palcoscenico della rassegna estiva ed è qui che poco dopo le 18.30 lo spettacolo viene preceduto da un “Aperitivo teatrale” - il primo di cinque incontri con altrettanti protagonisti degli spettacoli di teatro al Castello - a cura degli infaticabili ragazzi di Color Cafè, in collaborazione con Operaestate.
Ascanio Celestini fotografa il Ponte di Bassano prima dell'"Aperitivo teatrale" di Operaestate al Castello degli Ezzelini (foto Alessandro Tich)
L'aperitivo con l'attore-autore - con Celestini che viene intervistato per circa mezz'ora da Mattia Pontarollo, animatore culturale del Color Cafè - si svolge nella terrazza panoramica del bar del Castello, pure gestito da quest'anno dal locale della Ss. Trinità. Sullo sfondo dei due interlocutori, seduti a un tavolino su un palchetto di legno vicino al parapetto, emerge il dolce skyline dei colli di Angarano. La gente siede agli altri tavoli e il clima è disteso e informale, favorito anche dalla cordiale disponibilità del protagonista della serata: quasi un'altra persona rispetto all'irrefrenabile animale da palcoscenico che poco più tardi, con quasi due ore di ininterrotto monologo - suddiviso nell'interpretazione di cinque personaggi e preceduto da un prologo graffiante “alla Celestini” - divorerà la scena.
L'aperitivo teatrale, al di là dell'evento di spettacolo, è anche l'occasione per riscoprire una delle bellezze nascoste e sottoutilizzate di Bassano, che per fortuna sono restituite alla collettività proprio grazie ad Operaestate.
La terrazza del Castello, a cui si accede da una porticina dal cortile dell'Ortazzo, offre una visione panoramica che vale da sola il costo del biglietto.
E viene da pensare quanto il camminamento di ronda del maniero ezzeliniano potrebbe dare, in termini di potenzialità di richiamo turistico, se solo il suo suggestivo percorso - tra un cantiere e l'altro - fosse totalmente e finalmente utilizzato per il bene della città. Ma questa è un'altra storia: attendiamo quindi con pazienza la conclusione dei travagliati lavori di restauro delle Mura cittadine e del Castello, che dovrebbero appunto portare alla riapertura del camminamento lungo la cinta.
Godiamoci intanto quello che c'è: al bar sulla terrazza una bottiglietta di acqua costa 1 euro e 50, ma il paesaggio che si presenta ai nostri occhi non ha prezzo.
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