Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 28-08-2010
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A Pove del Grappa si prospetta una vita dura per la zanzara tigre. Per contrastare la cui diffusione, a Pove come ovunque nel Veneto e in Italia, è ormai bat-mania.
Nel paese degli ulivi l'Amministrazione comunale ha infatti provveduto all'acquisto di 20 casette “Bat Box” con lo scopo dichiarato di ripristinare il ritorno e l'insediamento dei pipistrelli.
Come noto, i mammiferi alati sono degli efficienti e inesorabili alleati dell'uomo nella lotta alle zanzare e agli altri insetti dannosi all'agricoltura, dei quali sono avidi buongustai: basti pensare che in una sola notte un pipistrello può divorare oltre 2000 zanzare, rappresentando quindi - come sottolinea il Comune di Pove nel suo sito internet - “un metodo ecologico per combattere quel fastidioso flagello estivo”.
Un pipistrello può divorare oltre 2000 zanzare a notte
Quella tra l'uomo e i pipistrelli, tuttavia, è una convivenza non facile, frutto di antiche credenze, leggende e superstizioni che il bizzarro aspetto di questi predatori naturali e le loro abitudini notturne hanno da sempre alimentato: su tutte, la paura immotivata che si impiglino per i capelli.
Ma l'Amministrazione del sindaco Orio Mocellin non se ne cura e ricordando che i pipistrelli “sono animali mansueti ed amici dell'uomo” informa che le casette sono state posizionate “all'interno dei parchi pubblici ed in aree strategiche al fine di creare dimore per questi animaletti”.
E non solo: lo stesso Comune invita “i cittadini provvisti di aree idonee a contribuire a questa lotta acquistando alcune “Bat Box” presso i supermercati, oppure chiedendo informazioni all'Ufficio Tecnico, e a posizionarle in modo più diffuso sul territorio”.
“Nel giro di un paio d'anni, creato l'habitat giusto - è l'ottimistica previsione dell'Amministrazione povese - non si dovrebbe più sentir parlare di zanzare.”
L'iniziativa di Pove segue un'analoga operazione a Cassola, dove il Comune nei mesi scorsi ha pure collocato una cinquantina di “Bat Box” nei parchi e nelle aree pubbliche per la reintroduzione, nidificazione e riproduzione dei pipistrelli, mettendo a disposizione dei cittadini altrettante casette destinate alle aree private.
Un intervento che l'Amministrazione del sindaco Pasinato ha previsto di durata triennale, arco di tempo necessario alla colonizzazione dei predatori notturni e soprattutto alla verifica dei risultati del progetto.
L'interesse per la rivalutata “arma biologica” contro gli odiosi insetti - complice la proliferazione nel nostro territorio della zanzara tigre, accanto alla zanzara comune - si sta allargando a macchia d'olio, e quelli di Pove e Cassola sono solo due esempi di quello che si sta ormai rivelando un autentico fenomeno, all'origine di un consistente giro di affari.
Ideato due anni fa dall'Università di Firenze, il progetto delle tane artificiali per la reintroduzione nel nostro habitat dei chirotteri notturni è stato adottato da un numero sempre crescente di Comuni e ha fatto “bingo” presso i consumatori privati, andando a ruba in tutte le Coop del Veneto nelle quali sono in vendita e costringendo i negozi a continui nuovi ordinativi.
Nasce dunque la nuova era del pipistrello? Due-tre anni di tempo, e sapremo se nei nostri paesi e nelle nostre città nuove colonie di “vendicatori alati”, divoratori delle sgradite zanzare, veglieranno stabilmente sulla tranquillità dei nostri sonni.
Batman begins.