Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Pregiato Mangimificio Bassanese

Lettera a Bassanonet dell’ingegner Eugenio Rinaldi, già storico presidente di Italia Nostra Bassano, sull’invasione dei plateatici in centro storico. “È in atto dal dopo Covid una vera e propria privatizzazione dei luoghi di pregio della città”

Pubblicato il 25-10-2024
Visto 11.711 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Eh, già: ci sono i centrotavola, oggetti decorativi da porre nel centro di una tavola imbandita, e ci sono i centrotavoli, quelli che i pubblici esercizi allestiscono nei loro plateatici con regolare occupazione del suolo pubblico in centro storico.
Tavolini e sedie per le consumazioni all’aperto ci sono sempre stati e guai se non ci fossero. Ma c’è anche un rapporto di proporzione tra gli spazi veri e propri della città, a disposizione di tutti, e gli spazi esterni occupati dalle attività commerciali, a disposizione dei soli consumatori paganti, che andrebbe rispettato.
C’è anche il problema dell’offerta commerciale in quanto tale, che caratterizza uno degli elementi di richiamo per i visitatori (che sono molti di più) e i turisti (che sono molti di meno) in centro storico a Bassano, dimenticandoci che il centro storico medesimo è anche un quartiere che dovrebbe rispondere alle esigenze di consumo quotidiano e di frequentazione sociale dei suoi residenti.

Foto Alessandro Tich

Sono i presupposti di una lettera a Bassanonet trasmessa in redazione dall’ingegner Eugenio Rinaldi, noto professionista cittadino, conosciuto e stimato anche e soprattutto per il suo pluriennale impegno civico.
Negli anni passati, nella sua veste di storico presidente della sezione di Bassano del Grappa di Italia Nostra ma anche di esponente di altre associazioni e Club Service della città, Rinaldi è stato uno dei protagonisti delle iniziative civiche che hanno contraddistinto la sempre vivace vita pubblica bassanese tra gli anni ’90 e il primo decennio degli anni Duemila e che hanno visto agire in prima linea diverse benemerite associazioni cittadine, davvero capaci a quei tempi di mettersi in rete.
Dal recupero del Castello degli Ezzelini alla vittoriosa battaglia contro le Torri di Portoghesi, passando per la proposta di un nuovo piano di sviluppo urbano “Bassano nel III° Millennio” e tanto altro ancora, l’interesse culturale di Eugenio Rinaldi è sempre stato quello di rappresentare una voce di approfondimento e di critica costruttiva sulle tematiche dello sviluppo urbano e della fruizione della città, a cominciare dal suo cuore pulsante che è il centro storico.
Ed è con questo spirito che va letta e interpretata la lettera che ha trasmesso in redazione, che punta il dito su quella che secondo Rinaldi è “una vera e propria privatizzazione dei luoghi di pregio della città”, derivante dall’invasione dei plateatici dei pubblici esercizi nei principali percorsi di pubblico passaggio.
Ma conseguente anche ad un centro cittadino che a giudizio dell’estensore della lettera assume sempre più “una connotazione turistica che punta sul turismo mangia e fuggi, su locali ad uso mangimificio”, con “progressivo svuotamento dei servizi utili al cittadino quali botteghe storiche e negozi utili alla vita quotidiana dei residenti”.
Come dal testo che segue.

LETTERA A BASSANONET

È in atto dal dopo Covid una vera e propria privatizzazione dei luoghi di pregio della città. Soprattutto nei giorni festivi (ma con conseguenze che si riversano anche in quelli feriali).
Parliamo di piazze, strade e portici a partire da Angarano (aperto ancora alle auto) sino a via Jacopo da Ponte, seguendo il classico percorso che dopo aver attraversato il Ponte Vecchio continua poi per Piazzotto Montevecchio, Piazze Libertà e Garibaldi e vie collaterali. (Vittorelli, Matteotti...) sino a piazza Terraglio dove lì le auto la fanno da padrone.
La città assume sempre più una connotazione turistica che punta sul turismo mangia e fuggi, su locali ad uso mangimificio, soprattutto punti di ristoro di passaggio, e pizzerie che convivono con una moltiplicazione incredibile di vinerie, birrerie e di negozi monomarca o di poveri souvenirs stravolgendo così la normale fruizione della città storica, con progressivo svuotamento dei servizi utili al cittadino quali botteghe storiche e negozi utili alla vita quotidiana dei residenti.
Come detto, c'è un assalto agli spazi pubblici: strade, piazze, portici e marciapiedi.
Trascurando forse l'aspetto più importante per una città storica che si concreta nel passeggiare tranquillamente prediligendo l'interesse storico culturale.
Questa occupazione è figlia del Covid che a suo tempo poteva giustificare la necessità degli esercenti presenti (poi cresciuti a dismisura,) di recuperare risorse dopo un nero periodo.
Ma oggi è molto meno giustificabile, soprattutto dove tavoli e sedie rendono problematico il passaggio, vedi in particolare Angarano aggravato dall'ancora aperto traffico automobilistico, o Piazzotto Montevecchio e portici vari deturpando la bellezza dei luoghi.
Sarebbe interessante conoscere il prezzo di occupazione del suolo pubblico che agli esercenti sicuramente porta loro incassi consistenti che però non influiscono molto, a mio parere, sulla economia cittadina. Che necessiterebbe di soste plurigiornaliere. C'è, ripeto, una vera e propria rincorsa all'accaparramento di locali una volta adibiti a esposizioni di varie tipologie di articoli, anche artigianali.
E quando si arriva al momento delle “incerte” (per orari non chiari) chiusure serali, partono schiamazzi sino a tarda ora che impediscono il giusto riposo ai residenti, mentre alcune vie secondarie è meglio evitarle.
Vorrei concludere ricordando che il patrimonio di una città si fonda sulla sua storia, sull'interesse per la sua cultura originale, su un maggior consumo di eventi sociali, sulle arti dello spettacolo, sull'artigianato tradizionale, su un auspicabile futuro auditorium-centro congressi (da non confondersi con il teatro storico che meriterebbe uno specifico percorso) oltre che su musei diffusi e monumenti.
Forse alcune associazioni sono momentaneamente distratte.

Eugenio Rinaldi

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.645 volte

2

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.274 volte

3

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.638 volte

4

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.447 volte

5

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.398 volte

6

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 7.292 volte

7

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.298 volte

8

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.141 volte

9

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 3.062 volte

10

Teatro

14-09-2025

In scena Bestiario idrico, di Marco Paolini

Visto 2.193 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.192 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.645 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.863 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.177 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.079 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.051 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.025 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.930 volte

9

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.746 volte

10

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.741 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili