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Apriti Isacc
“Avanti col teatrino Isacc”. Comunicato di stampo elettorale del candidato sindaco di Bassano per tutti Paolo Retinò sulla Casa di Riposo. “La nostra idea di città non guarda solo ai vantaggi di pochi, ma al benessere economico e sociale di tutti”
Pubblicato il 12-11-2023
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Ormai dovrò farmene una ragione.
Quando ricevo un comunicato stampa di Paolo Retinò, non più semplice portavoce ma nientemeno che candidato sindaco della lista civica Bassano per tutti, devo saper distinguere dove finisce il suo commento su un determinato fatto di attualità politica e dove comincia la campagna elettorale.
Distinzione non semplice, come conferma il primo comunicato trasmesso da Retinò in redazione nella sua veste di aspirante primo cittadino in merito alla questione della Casa di Riposo.

La sede di Residenza Pazzaglia-Basso-Sturm della Casa di Riposo (archivio Bassanonet)
L’intervento del nuovo uomo di riferimento di Bassano per tutti è stato trasmesso in replica al comunicato del sindaco Elena Pavan riguardo a Isacc, l’istituto che amministra e gestisce le due strutture dell’Ipab, Residenza Pazzaglia-Basso-Sturm e Villa Serena. Il quale avrebbe fornito al sindaco stesso “rassicurazioni sulla volontà di un piano di riorganizzazione dell’ente”, come riportato nel mio precedente articolo “Stai Serena”.
Ancora il sindaco Pavan, nell’occasione, ha inoltre aperto ai privati per le future prospettive di sviluppo della Casa di Riposo: “le risorse pubbliche disponibili da destinare al finanziamento di questo processo di riorganizzazione sono molto limitate”.
Ergo: “Abbiamo però anche il dovere di essere realistici nel valutare forme di partenariato e collaborazione tra pubblico/privato perché, e ve ne sono svariati esempi, quello che conta, e deve essere l’obiettivo per tutti, è la qualità del servizio offerto agli anziani e la sostenibilità della retta, oltre ad uno stabile e sereno ambiente di lavoro per operatori, infermieri, medici e personale amministrativo.”
Apriti Isacc. Nella sua nota stampa, Retinò prende spunto dalle dichiarazioni del sindaco per lanciare i suoi strali al riguardo.
Ma lo fa, per l’appunto, senza limitarsi all’argomento in oggetto ma riportando anche lo “sperpero” di risorse dell’amministrazione Pavan per alcune opere pubbliche e allargando alla fine il tiro sulla “visione di città” della sua lista civica, in merito alla quale afferma: “abbiamo tanto da dire e lo dimostreremo senza slogan nei prossimi mesi”.
Ah, che buon profumo di campagna.
COMUNICATO
Avanti col teatrino all'Isacc, ennesimo tentativo di questa amministrazione di forzare la mano contro la volontà di cittadini e cittadine.
La sindaca dice che “le risorse pubbliche disponibili da destinare al finanziamento di questo processo di riorganizzazione sono molto limitate”. E che per questo motivo si debba essere realistici e valutare forme di partenariato pubblico private per la realizzazione di una nuova struttura. L’apertura ai privati di un patrimonio pubblico come Isaac, in sostanza.
Risorse limitate. Da quasi cinque anni si usano risorse in modo discutibile, si pensi allo sperpero dei 100.000 per lo studio sull’area Mazzini, scioltosi come neve al sole.
Per non parlare del milione di euro per un discutibile montacarichi in viale dei Martiri, che mai si farà.
Per arrivare ai 330.000 appena rimessi in moto per l’operazione pre elettorale del caffè Italia.
Risorse limitate quando c’è da investire sulle persone, meno limitate quando si devono affidare lavori pubblici di dubbia utilità per la città.
La sindaca sostiene di avere avuto rassicurazioni da parte di Isacc. Rassicurazioni dal cda sfiduciato dalla stessa sindaca o dalla dirigenza di Ente? Ma scherziamo? Bassano è una città che merita rispetto e questo sembra poco rispettoso.
L’area di Villa Serena, indipendentemente dal suo edificio, è importante per la città. Si ragioni, ad esempio su una alienazione dell’area vincolandola ad una edilizia residenziale innovativa dal punto di vista viabilistico, energetico e sociale, con esperimenti di commistione tra politiche abitative tradizionali e politiche per le fasce più svantaggiate. Tante città stanno sperimentando forme nuove di abitare sociale, anche intergenerazionale.
Abbiamo tanto da dire e lo dimostreremo senza slogan nei prossimi mesi.
Un’idea di città, la nostra, che non guarda solo ai vantaggi economici di pochi, ma al benessere economico e sociale di tutti. Soprattutto abbiamo una visione di servizio pubblico centrale, perché crediamo che l’assistenza e il supporto alle fasce più deboli debba rimanere in carico al sistema pubblico. Il privato ha diritto al suo business, ma non a spese di chi non può più (o ancora) dire la sua.
Serve una visione globale della nostra città, una visione che guarda al benessere di oggi e di domani. Assistiamo invece al teatrino del “qui e ora”, ancora una volta.
Lo abbiamo già detto. Vogliamo un degno teatro di serie A in questa città, non un triste teatrino di serie B proposto da una giunta in frantumi.
Paolo Retinò - Candidato sindaco per Bassano per tutti
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