Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
10 Sep 2025 19:44
10 Sep 2025 19:39
10 Sep 2025 18:39
10 Sep 2025 16:47
10 Sep 2025 16:44
10 Sep 2025 15:21
10 Sep 2025 23:02
10 Sep 2025 21:18
10 Sep 2025 20:51
10 Sep 2025 20:42
10 Sep 2025 20:36
10 Sep 2025 20:24
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 03-07-2012
Visto 4.476 volte
Il referente bassanese della segreteria provinciale di Italia dei Valori Nicola Canilli, che ha aderito e partecipato sabato scorso al corteo del Bassano Pride, interviene con una nota sull'episodio dell'incontro ravvicinato, all'altezza del Ponte Vecchio, tra i partecipanti alla manifestazione e un gruppo di contestatori che si sono messi di traverso all'accesso del Ponte ostentando uno striscione con la scritta “Famiglia e traduzione contro la vostra perversione. No al gay pride”.
Riportiamo di seguito il comunicato trasmesso in redazione:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
Italia dei Valori del comprensorio bassanese non tollera croci celtiche sul Ponte degli Alpini a Bassano, città decorata al Valor Militare per la guerra di Liberazione. “Famiglia e tradizione contro la vostra perversione - no al gay pride” con a fianco lo stemma della croce celtica, questo lo striscione che inzaccherava e contemporaneamente impediva il transito non ad un pacifico corteo che seguiva altro percorso, ma a qualsiasi libero cittadino o turista che volesse attraversare il monumento simbolo della nostra città. Chi di competenza sa se ci sono gli estremi per applicare la Legge Mancino in materia di discriminazione.
Noi IdV a chi parla di “perversione” andiamo a ricordare la convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, a partire dal diritto civile a contrarre matrimonio ed alla scelta del proprio coniuge. Inoltre con recente sentenza della Corte Costituzionale si annovera l’unione omosessuale tra le formazioni sociali idonee a vedersi consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, di coppia.
Ancor più la Corte di Cassazione a marzo ha affermato che, in alcune specifiche situazioni, le coppie omosessuali hanno il pieno diritto di rivolgersi al giudice per far valere il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata. I componenti della coppia omosessuale sono altresì titolari del diritto alla vita familiare, del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia e del diritto alla tutela giurisdizionale di specifiche situazioni. Trattasi quindi secondo noi di pregiudizi omofobici parlare di “perversione” quando la Corte ha già precisato che la differenza di sesso non è più da considerare quale elemento naturalistico del matrimonio.
L’Italia non ha attualmente una legislazione effettiva per le unioni civili, questo fatto si protrae oramai dagli anni ottanta relegandoci a fanalino di coda nell’Unione Europea, motivo per il quale chiediamo in primis a chi condivide le nostre posizioni in tema di diritti civili di agire assieme quanto prima con una legge seria a partire dalle coppie di fatto, etero e gay, che ne riconosca i diritti come coppia e non come singoli. E’ per questo che a suo tempo a Bassano abbiamo deciso di appoggiare il Comitato Ri.ba.dir.ci.. C’è chi ha descritto come imbarazzante e quale carnevalata il Bassano Pride, sta di fatto che sia invece tale enorme buco in materia legislativa il vero punto imbarazzante dell’intera questione e la vera, ennesima, carnevalata per il nostro Paese.
Nicola Canilli - referente bassanese segreteria provinciale Italia dei Valori