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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bastion Contrario
Ultimo articolo (per il momento) sul caso Federico Parise-plateatico esterno nel portico di vicolo Bastion. La memoria difensiva di Nine srl e le mie considerazioni conclusive
Pubblicato il 17-08-2022
Visto 8.711 volte
Scrivere di plateatici, di lettere legali e di delibere condominiali nei giorni attorno a Ferragosto è il massimo della goduria che può capitare.
Ma, come dice il saggio, è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo.
Ragion per cui torno per l’ultima volta (per il momento) sul caso del plateatico esterno nel sottoportico di vicolo Bastion a Bassano negato al pubblico esercizio “Colazione In Bottega”, gestito dall’esercente Federico Parise e amministrato dalla società Nine srl di cui Parise non è socio, ma è l’amministratore.
Foto Alessandro Tich
Dopo questo articolo, sull’argomento di cui all’oggetto tirerò la tastiera in barca, in attesa della notizia della sua risoluzione definitiva nell’uno o nell’altro modo: vale a dire diniego definitivo e inappellabile della possibilità per Nine srl di rimettere i tavolini nel sottoportico del vicolo oppure recupero del plateatico richiesto almeno in modalità parziale, limitatamente allo spazio di fronte alle vetrine.
Tuttavia, come ogni Bassanovela che si rispetti, sono costretto a sciropparvi un sintetico riassunto delle puntate precedenti. Ma non preoccupatevi: sarò più veloce di Flash.
Tutto inizia con l’articolo di Bassanonet nel quale Parise ha reso noto il diniego dell’amministrazione comunale alla sua richiesta di rinnovo del plateatico esterno, a seguito di un parere negativo della Polizia Locale secondo il quale “l’occupazione richiesta insiste all’interno di un porticato, unico passaggio usufruibile dai pedoni in vicolo Bastion, quale collegamento in entrata e in uscita tra il centro storico e Piazzale Cadorna” e pertanto “l’occupazione, come rappresentata nella planimetria, potrebbe creare turbativa al transito pedonale”. Ergo: ciò che prima era stato autorizzato dal Comune ora non è più autorizzabile. Da qui la richiesta dell’esercente, a nome della società Nine srl, di un appuntamento con l’assessore comunale alla Sicurezza Claudio Mazzocco assieme al comandante dei vigili urbani “per chiarire e risolvere la questione”.
Richiesta di appuntamento che da circa due mesi e fino ad oggi da parte di Mazzocco non ha avuto ancora alcuna risposta.
Poi, trovandosi il locale “Colazione In Bottega” e il sottoportico stesso (di proprietà privata ma di pubblico passaggio) all’interno del condominio Caravaggio di vicolo Bastion, sono sopraggiunte le precisazioni al riguardo dell’avvocato Giovanni Greco, che tutela gli interessi del condominio medesimo.
La situazione ricostruita dal legale è, in breve, la seguente: dopo un primo parere positivo dell’assemblea dei condomini per il rinnovo della concessione del plateatico esterno, ma limitatamente all’effettivo spazio davanti al locale, nel novembre 2021 una nuova delibera dell’assemblea condominiale si è opposta invece all’autorizzazione dei tavolini sotto il portico. Motivo della decisione, come riferito dall’avvocato: “l’estetica del fabbricato risulta compromessa”. Ovvero, come spiegato sempre dal medesimo, “l’estetica del fabbricato è un bene condominiale che non può essere compromesso” e “l’utilizzo di uno spazio comune va considerato nei limiti previsti dalla legge”.
Il legale ha riferito di aver inviato a Nine srl una lettera di diffida dal proseguire con la pratica di rinnovo, affermando che “la delibera contraria dei condomini blocca la procedura
amministrativa in maniera totale” perché le autorizzazioni del Comune vengono rilasciate “fatti salvi i diritti di terzi” e aggiungendo che “i condomini si opporranno sempre all’ampliamento del plateatico”.
Fine delle puntate precedenti.
La novità di oggi è una breve memoria difensiva, con tanto di documenti allegati a riprova di quanto esposto, trasmessa da Parise per conto di Nine srl al vostro umile cronista.
Il diritto di replica è una delle basi della mia professione, ci mancherebbe.
“In data 10/08/21, con protocollo 51795, la società Nine di cui sono solamente amministratore e non socio e pertanto ne faccio gli interessi - scrive Parise -, presenta il rinnovo di plateatico già in concessione. Riceviamo in data 14/08/21 la risposta da parte del Comune che richiede l’assenso del condominio entro 10 giorni.”
“Il nostro tecnico Stevanin - continua il testo - provvede all'inoltro di tale richiesta all'amministratore di condominio che solo in data 23/11/21, con email ordinaria, ci informa di aver inoltrato richiesta ai condomini proprietari i quali hanno risposto che delibereranno ciò tramite assemblea condominiale straordinaria.”
Parise dichiara di non aver ricevuto nessuna diffida legale nel mese di novembre, né di aver mai ricevuto “una delibera positiva nell’anno 2021 da parte del condominio”.
“La riunione condominiale - prosegue la nota - si farà solamente il 02/03/22, nella quale il verbale dell'assemblea dirà semplicemente NO!”.
“Nine srl viene informata di ciò il giorno 11/03/22, immediatamente il 15/03/22 ne chiediamo il motivo tramite pec - riferisce la comunicazione -. Il 25/03/22, non avendo ricevuto alcuna riposta, sollecitiamo con un'altra pec. Il 30/03/22 risponde l'amministratore del condominio che i condomini non sono tenuti a fornire le reali motivazioni. Solo su richieste telefoniche dell'amministratore Parise Federico, in data 09/05/22 riceviamo, per la prima volta, email pec dall'avvocato Greco nella quale ci fa presente che i condomini proprietari non sono tenuti a dare una motivazione."
“Nine si trova all'inizio dell'estate (post pandemia) senza la disponibilità di un plateatico, già autorizzato nel 2017 dall'amministrazione comunale fino ad oggi - afferma la memoria scritta -. Ammainiamo le vele!” “Alcune settimane dopo - è il passo successivo - veniamo a conoscenza che dal 2022 è stato modificato il regolamento comunale per l’insediamento dei plateatici (non più necessario l'assenso dei dirimpettai condomini proprietari), a maggio 2022 presentiamo una nuova pratica e di seguito abbiamo un incontro preventivo con i responsabili del procedimento Area Prima del Comune di Bassano, con esito preliminare verbale positivo.”
“Riceviamo il preavviso di diniego in data 27/06/22 con le già note motivazioni: “potrebbe creare turbativa al passaggio pedonale” - conclude Parise -. Si sottolinea che eventuali “vicende giudiziarie” fra condominio, proprietari e la proprietà dei negozi non devono essere di intralcio alle attività commerciali che si svolgono negli stessi.”
Stop. Fine della terza e per il momento ultima puntata della telenovela.
Le dichiarazioni e la ricostruzione dei fatti da parte di Parise possono dare certamente adito a ulteriori repliche, precisazioni e anche smentite della controparte.
Ma non la finiremmo più: continueremmo a ruotare come nella ruota del criceto.
Anche perché, alla fine della fiera - dettagli, carteggi e ulteriori chiarimenti e rimpalli di dichiarazioni a parte -, il caso Bastion Contrario è ormai ben definito.
Da una parte abbiamo un esercente che rivendica le proprie ragioni - siano esse giuste o sbagliate, non è questa la sede per giudicarlo - per richiedere il rinnovo della concessione dei tavolini nel portico esterno al suo locale.
Dall’altra abbiamo il condominio Caravaggio di vicolo Bastion i cui proprietari si sono opposti alla richiesta di rinnovo e continueranno ad opporsi all’ampliamento dell’autorizzazione, fintantoché il plateatico richiesto prevede lo “sconfinamento” dei tavolini oltre allo spazio limitato al fronte-vetrine del locale.
In mezzo c’è l’amministrazione comunale di Bassano, che ha già espresso il diniego al rinnovo del plateatico per la nota “motivazione tecnica” e che, come da dichiarazioni televisive dell’assessore Mazzocco, ha tenuto conto del mancato assenso da parte del condominio, senza il quale - diversamente da quanto sostenuto da Parise - per l'assessore l'autorizzazione non è rinnovabile.
È giunta l’ora, per quanto mi riguarda, che la vicenda trovi il suo percorso risolutivo nei canali preposti e non più nei canali di informazione.
E tra i canali preposti c’è anche un necessario chiarimento a quattr’occhi tra l’amministratore di Nine srl e l’assessore comunale alla Sicurezza Claudio Mazzocco, che sovrintende agli atti della Polizia Locale.
Come già più volte scritto, Parise ha richiesto allo scopo un appuntamento a Mazzocco che però “non lo ha voluto ricevere volutamente”, come dichiarato testualmente sempre dall’assessore via teleschermo, perché “il soggetto in questione dovrebbe avere un comportamento più rispettoso della città”.
Quale comportamento? Rispettoso in che senso? Chi decide il codice di condotta che apre o chiude le porte del ricevimento in municipio? Quali sono i reali problemi celati da quella “turbativa al transito pedonale” che ha motivato il diniego comunale?
Qui si entra nella sfera delle questioni private e in quanto tali non di competenza della pubblica informazione. E se davvero Federico Parise “non si è comportato rispettosamente”, dovrebbe essere informato del come e del perché dalla diretta voce dell’assessore e soprattutto a porte chiuse e non guardando alla sera il tg locale.
Per cui, in conclusione, do un consiglio non richiesto all’assessore Mazzocco: faccia un po’ meno lo sceriffo asserragliato nel suo ufficio di polizia e faccia un po’ più l’amministratore pubblico disposto ad incontrare i cittadini, quand’anche questi ultimi avessero torto.
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