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La formaggiata
Lettera del PD di Nove ai novesi pro Chiara Luisetto, con invito “a chi non vota Lorenzoni presidente” a usare il voto disgiunto. Joe Formaggio (candidato FdI) su Fb rovescia la frittata. E in questa campagna senza sussulti è finalmente polemica
Pubblicato il 15-09-2020
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Galeotta fu la lettera e chi la scrisse. Ma soprattutto chi l'ha interpretata a modo suo.
Chiedo scusa a Dante Alighieri se, parafrasando un suo celebre verso, lo coinvolgo nel Purgatorio della campagna elettorale per le regionali del Veneto. Ma accade che, in questi che sono gli ultimi giorni che ci distanziano dal voto, sia scoppiata una baraonda per una sbagliata (o volutamente errata) “lettura politica” di una lettera trasmessa dal circolo del PD di Nove ai cittadini novesi. E in questa campagna elettorale senza sussulti è finalmente polemica.
Dire “circolo PD di Nove” significa dire “Chiara Luisetto”, dal momento che l'ex sindaco del Comune della Ceramica - come ben sappiamo - è candidata alle regionali nella lista del Partito Democratico. E in effetti la lettera trasmesa ai novesi dal locale circolo Dem altro non è che una comunicazione di sostegno alla candidata. Si afferma che la sua candidatura è “un avvenimento straordinario per il nostro Comune e per il nostro territorio”, che “la sua esperienza di sindaco, i risultati straordinari ottenuti in un solo mandato e il suo progetto politico ne fanno una candidata ideale”, più altre attestazioni di stima e di supporto nei confronti dell'aspirante consigiere regionale di centrosinistra.
Chiara Luisetto (candidata PD) e Joe Formaggio (candidato FdI)
La comunicazione riconosce che “la partita, come è facilmente intuibile, non è delle più facili” e che “tuttavia Chiara ha voluto metterci la faccia, consapevole che dovrà conquistarsi a fatica un posto a Venezia”. “Diventa pertanto indispensabile - prosegue il testo - una mobilitazione ampia, la più ampia possibile, coinvolgendo amici e conoscenti, per caldeggiare il sostegno elettorale in favore di Chiara”. Fin qui niente di clamoroso: diciamo che il circolo PD di Nove, nella logica della campagna elettorale, fa il suo mestiere. Al punto da invitare anche gli elettori novesi di centrodestra a mettere la crocetta sul nome del loro ex sindaco.
Ma è proprio questo il passaggio della lettera che ha dato spunto ad alcuni esponenti del fronte politico opposto di “rovesciare” l'interpretazione del messaggio. Il passaggio è il seguente: “La legge elettorale regionale prevede la possibilità del voto disgiunto. Una modalità che consente di esprimere una preferenza su una lista diversa da quella del candidato presidente. In altri termini, se un vostro amico o conoscente non fosse intenzionato a votare il candidato presidente del centro-sinistra Arturo Lorenzoni, potrebbe tuttavia esprimere la preferenza per Chiara.” Il concetto è chiaro e non serve una laurea in Politologia per capirlo: “Caro elettore, anche se per la presidenza del Veneto tu voti Tizio oppure Caio e non hai intenzione di cambiare idea, considera la possibilità di dare la preferenza alla Luisetto da un'altra parte della scheda.” Il voto disgiunto, per l'appunto.
Ma tale invito al voto “in doppio binario” non ha fatto i conti con Joe Formaggio.
Joe Formaggio, ex sindaco di Albettone, già passato alla storia delle cronache vicentine come “il sindaco col fucile”, è candidato alle regionali, sempre per la circoscrizione della nostra provincia, nella lista di Fratelli d'Italia. Formaggio ha intercettato la lettera del Pd di Nove e l'ha condivisa sulla sua pagina Facebook, postando a commento le seguenti parole: “Finché il PD parla di voto disgiunto con il loro candidato in ospedale dove vogliamo andare... Auguri Lorenzoni...”. Il post del candidato di FdI è stato quindi ripreso dalle pagine social di altri esponenti dell'area centrodestra/Lega con giudizi tipo “Scandalo PD” e “nemmeno il PD crede nel candidato Lorenzoni”. Ovvero: come rovesciare totalmente la frittata.
La social performance di Formaggio ha suscitato inevitabilmente un vespaio, al punto che in serata il post è stato rimosso. Ma ormai la frittata, sempre la stessa, era stata fatta.
Chiara Luisetto, nel commentare l'accaduto, dichiara - senza fare nomi - che quello di stravolgere il senso del messaggio è stato “un tentativo maldestro dovuto ad un eccesso di zelo nello spiegare la possibilità del voto disgiunto prevista per legge”.
“Non conoscevo il contenuto della comunicazione e non l'avevo letta - spiega la candidata PD riguardo alla lettera -. Sono certa che lo scopo fosse quello di invitare chi da sempre vota a destra in paese a considerare il mio lavoro da amministratrice per Nove come un motivo valido per cambiare idea in queste elezioni. Il circolo da mesi lavora, assieme agli altri della Provincia, per sostenere e promuovere la candidatura di Arturo Lorenzoni e dei candidati PD.” “Sono convinta - prosegue - che questa squadra e questo candidato presidente insieme possono fare molto per la nostra Regione e Provincia. Per questo mi sto impegnando e, con la determinazione e passione messa in questi anni per la mia comunità e nel mio partito, continuerò fino a venerdì la campagna.” “Mi chiedo se la cosa, evidentemente montata ad arte - conclude Chiara Luisetto -, non sia frutto della preoccupazione di qualche candidato di destra di non farcela.”
Ma chi l'ha detto che quella per le regionali 2020 è una campagna elettorale noiosa?
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