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Alessandro Tich
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“Mercoledì Storia”. Un ciclo di conferenze promosso dalle associazioni Cultura e Identità e Destra Brenta. Il referente Gianluca Pietrosante: "Vogliamo rompere il diktat di quel monopolio culturale che pare essere prerogativa della sinistra"
Pubblicato il 30-01-2020
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Non c'è solo il venerdì. C'è anche il mercoledì. Nasce infatti “Mercoledì Storia”, un ciclo di conferenze culturali su temi storici il cui nome si rifà a quello della già rodata rassegna di incontri “Venerdì Storia”, ospitata presso la Biblioteca Civica di Bassano, con la quale la nuova serie di appuntamenti non si pone in contrapposizione ma auspica anzi il dialogo.
Non cambia però solo il giorno, ma anche l'impostazione - per così dire - di pensiero.
Organizzato dall'associazione Cultura e Identità e dall'associazione Destra Brenta, il ciclo di serate - con cinque appuntamenti in programma da febbraio ad aprile in Sala Tolio a Bassano - viene proposto sulla base del presupposto, liberamente interpretato da quanto affermano i promotori, che “anche la destra può fare cultura”, nell'intento (questa invece è una citazione reale) di “rompere quel diktat del monopolio culturale che pare essere prerogativa solo di certa parte politica”, e cioè della sinistra.

Gianluca Pietrosante
Va detto e specificato subito che, a fronte della collocazione politica degli organizzatori, i contenuti delle cinque serate vengono affidati a relatori che con la politica non hanno nulla a che fare: studiosi, esperti o testimoni diretti degli argomenti trattati, selezionati esclusivamente in base alla loro competenza in materia. In prima linea, nell'organizzazione della rassegna, ritroviamo il nome di Gianluca Pietrosante - volto ormai noto alle cronache cittadine -, nella sua veste di neo responsabile per la provincia di Vicenza dell'associazione Cultura e Identità.
Riguardo a “Mercoledì Storia”, lo stesso Pietrosante ha trasmesso in redazione un comunicato stampa di presentazione, che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
Il prossimo mese inizierà un ciclo di conferenze culturali denominato “Mercoledì Storia” presso la sala comunale “Tolio” di Bassano del Grappa in Via Jacopo da Ponte, dalle ore 21. L’iniziativa vede la partecipazione di nomi illustri del territorio legati al giornalismo, all’associazionismo e al mondo accademico. Si inizia il giorno 12 febbraio, due giorni dopo il Giorno del Ricordo, dove i relatori saranno il direttore di Bassanonet Alessandro Tich, figlio di Esuli da Fiume, e Annamaria Fagarazzi, quest’ultima già presidente dell’Associazione Nazionale Esuli della Venezia Giulia e Dalmazia.
Entrambi di origine giuliano-dalmata, i due ospiti ci illustreranno le loro esperienze dirette e indirette che hanno riguardato gli anni della Seconda Guerra Mondiale e quelli immediatamente successivi, circa la tragedia dell’esodo e delle foibe. Una storia che negli ultimi anni sta emergendo sempre più nonostante il silenzio dei decenni precedenti, un silenzio voluto appositamente dalle istituzioni e dal cosiddetto establishment di sinistra. Viste le ultime polemiche sul caso Haffner dove, ahimè, l’Amministrazione Comunale non ha fatto una bella figura prestando così il fianco alla sinistra, lo scopo della serata è far parlare i relatori di questa triste pagina di storia, lontana da qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica e ideologica.
Il 4 marzo vedrà l’intervento del prof. Mario Guderzo, ex direttore dei musei canoviani di Possagno. Si sente tanto parlare di Antonio Canova in vista del bicentenario della morte, ma pochi sanno effettivamente chi era. Il prof. Guderzo ci farà così conoscere il pensiero del maggior esponente del neoclassicismo applicato nell’arte, tra tradizione e innovazione.
Il 18 marzo vi sarà l’accoppiata del dott. Aldo Rozzi Marin e di don Mauro Tranquillo: il primo ci presenterà il suo libro dedicato a San Marco Evangelista. Il secondo ci parlerà di un argomento che “evade” il nostro territorio, dandoci un’ampia panoramica sulla storia dell’inquisizione europea tra storia e leggenda. Dato che per molte persone l’avanzata della destra pare significhi il ripristino di “secoli bui” con i suoi roghi e la stessa inquisizione (sic), cercheremo di far luce su questo argomento tornato in auge.
L’8 aprile sarà la volta di Sergio Zamperetti, docente dell’università di Venezia che ci parlerà del territorio vicentino sotto il governo della Serenissima. Nella stessa serata sarà presente anche Davide Lovat, che presenterà il suo libro sulla spiritualità dei veneti.
Un tema molto identitario volto a riscoprire le nostre radici storiche, religiose e antropologiche. Chiuderanno il 22 aprile Giorgio Ravegnani e Massimo Viglione, rispettivamente docente all’università di Cà Foscari e de La Sapienza. Entrambi ci parleranno della civiltà medievale, sia veneta che europea, smontando i soliti stereotipi che sentiamo tutti i giorni su tale periodo che fu di splendore e progresso.
Gli scopi dell’iniziativa sono molteplici: in primo luogo si vuole dare una mano all’Amministrazione Comunale a trazione leghista per attuare, seppur in minima parte, quel cambiamento culturale che tanto si è professato in campagna elettorale degno da centro destra. In secondo luogo si vuole creare un dibattito costruttivo, proficuo e illuminante con gli organizzatori del “Venerdì Storia” appoggiato di recente dal Sindaco Pavan. Terzo motivo, si vuole far capire al pubblico che si può parlare anche di altre tematiche legate alla cultura e alla storia locale.
Le serate sono state volute e organizzate dall’associazione Cultura e Identità, che di recente mi ha nominato responsabile per la provincia di Vicenza e dall’associazione locale Destra Brenta guidata ora da Alessandro Galvanetti, che si è impegnata a sostenere e aiutare la compagine di centro destra nelle scorse amministrative. L’invito è rivolto dunque alle istituzioni locali e a tutti i cittadini che hanno voglia di imparare e conoscere un certo tipo di storia e cultura, nell’intento di rompere quel diktat del monopolio culturale che pare essere prerogativa solo di certa parte politica.
Gianluca Pietrosante
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