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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La Pulzella di Bassano

Fenomenologia di Ilaria Brunelli, video-blogger d'assalto, onnipresente nelle vicende riguardanti il Ponte degli Alpini

Pubblicato il 11-05-2018
Visto 5.361 volte

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Rinascimento in bianco e nero

Di tempo da dedicare alla causa, evidentemente, ne ha tantissimo.
La sua arma non è la spada, ma il telefonino che sguaina all'occorrenza ogni qual volta (e quindi molto spesso e, ultimamente, tutti i giorni) viene fuori una nuova magagna sull'intricata e soffertissima vicenda del restauro del Ponte di Bassano. Atteggiandosi così a nuova eroina del video-selfie: strumento di messaggi ironici, frequentemente pungenti, talvolta esageratamente sarcastici e non sempre supportati da informazioni corrette, che ne fanno l'indiscussa paladina del popolo dei No Modena.
Sto parlando, ovviamente, di Ilaria Brunelli. Proprio lei: la nuova spina nel fianco di quel Palazzo comunale di cui, nei cinque anni di mandato del sindaco Cimatti, era una insider a pieno titolo nella sua veste di consigliere comunale di maggioranza della lista Bassano ConGiunta. E ora che invece è una outsider a pieno titolo, dai banchi della sala consiliare è passata alla tastiera dello smartphone. Attivissima sui social dove posta continui aggiornamenti sulle vicissitudini della Guerra delle Due Rose tra il Comune e la Vardanega, ha fatto tuttavia del video-messaggio la propria missione.

Un fermo-immagine di un video-messaggio di Ilaria Brunelli (fonte immagine: Facebook / Bassano Senza Censura)

Si è pure inventata l'arma non convenzionale della “diretta streaming”, attraverso la quale si incunea tra le maglie di incontri e appuntamenti sull'argomento Ponte a cui lei può anche non essere formalmente invitata per documentare sulla rete in tempo reale, dallo spioncino del suo telefono, ciò che sta accadendo in quel momento.
È anche brava a creare nei social network l'attesa sulle sue “dirette” con dei video-trailer che, nell'annunciare la prossima video-impresa, pompano l'atmosfera.
Dopodiché, al momento fatidico dello streaming, l'incontenibile Ilaria struca el boton e, come per magia, l'evento in corso si può comodamente seguire dal proprio telefono o dal Pc. Lo ha fatto, ad esempio, alla conferenza stampa di sabato scorso della Vardanega all'hotel Palladio, suscitando “l'imbarazzo” del sindaco Poletto per la presenza di lei, ma anche dell'architetto nonché pure ex consigliere di Bassano ConGiunta Antonio Guglielmini, all'incontro dell'impresa di Possagno con i giornalisti.
La qual cosa, a sua volta, ha provocato un inevitabile botta-e-risposta con il primo cittadino che le ha dato ulteriore visibilità sul giornale.
Lo ha fatto anche questa mattina, arrivando in ritardo ma riprendendo comunque la parte conclusiva della conferenza stampa in municipio delle minoranze consiliari sull'argomento Ponte, di cui riferirò in un articolo successivo.
Non c'è che dire: la ragazza ci sa fare. Anche nel cercare - come è tipico del web - di sostituirsi alle competenze di chi fa informazione per professione e che deve quindi sottostare a precise regole deontologiche. Ha la proprietà di essere onnipresente e di far tacciare implicitamente di “mancata partecipazione”, agli occhi dei suoi numerosi seguaci, chi invece nelle sedi deputate dei suoi raid presente non lo è.
Con Ilaria (e lei lo sa) me la ero legata al dito per l'incredibile casino che mi ha combinato annunciando erroneamente al mondo che l'incontro di ieri pomeriggio in municipio di Poletto con il tavolo dei “portatori di interesse” del Ponte era una “conferenza stampa privata del sindaco”. Un'affermazione che equivale alla castroneria del mese. Successivamente, anche su mia richiesta, ha postato una video-rettifica che mi ha fatto slegare il nodo al fazzoletto e “riappacificare” i rapporti: ma intanto la frittata era già fatta e più che stracotta. L'impropria attribuzione di “conferenza stampa”, per quanto “privata” o “chiusa” che sia, ha generato infatti un clima di conseguente attesa sull'articolo che Bassanonet avrebbe dedicato a questo incontro. E benché io abbia dovuto persino scrivere un articolo in cui ho spiegato a chiare lettere che non si tratta di una “conferenza stampa” ma di un incontro riservato a cui la stampa non è invitata, qualcuno ha condiviso quell'articolo sul gruppo Facebook Bassano Senza Censura scrivendo tutto in maiuscolo e con punto esclamativo: “GIOVEDÌ TICH NON CI SARÀ!”. Cose dell'altro mondo.
E appunto ieri pomeriggio, in occasione dell'incontro “chiuso” del sindaco Poletto con i componenti del “Tavolo” sul Ponte in sala Ferracina in municipio, l'ardimentosa verve della nostra eroina ha raggiunto l'apice. Come profetizzato in un precedente articolo dalla sfera di cristallo tichiana, l'annunciata e pompatissima “diretta streaming” della riunione non si è potuta fare perché la Brunelli, come tutti gli altri “non invitati ai lavori”, è dovuta rimanere fuori dalla porta. Circostanza ampiamente prevista che ha dato la stura al Piano B di un video-messaggio di ironica protesta per l'esclusione dall'appuntamento in cui la blogger del Ponte ha richiamato le promesse non mantenute di “partecipazione e trasparenza” del programma elettorale di Poletto, ovviamente “alla luce del Sole”.
Di tutta questa avvincente Pontenovela, Ilaria Brunelli rappresenta la variabile indipendente (categoria alla quale appartiene comunque anche chi vi scrive) ma anche la scheggia impazzita. Per il modo di fare le sue incursioni e di agire di conseguenza, la si potrebbe definire una “iena” de noialtri, con riferimento agli inviati del celebre programma televisivo. Io però, fatte le debite proporzioni, preferisco avvicinarne l'immagine a quella di Giovanna d'Arco: la combattiva giovane che guidò la riscossa francese contro gli invasori inglesi. Non si preoccupi la nostra video-messaggiatrice d'assalto: non la accosto alla figura di Jeanne d'Arc al punto da accostarne anche la parabola eroica (sappiamo tutti come è andata purtroppo a finire), ma per l'aderenza a dei “valori ideali” che l'hanno trasformata in giovane condottiera. I francesi avevano la Pulzella d'Orléans, noi abbiamo la Pulzella di Bassano. Pronta a sguainare lo smartphone, forse anche in prospettiva della campagna elettorale dell'anno prossimo, per liberare la città dagli invasori di centrosinistra.

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