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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Ricomincio da 3 + 4

Nominati dal governatore Zaia i nuovi manager delle Ulss venete, che da 21 scendono a 9. L'Ulss 3 di Bassano accorpata con l'Ulss 4 Alto Vicentino. Il nuovo direttore generale è Giorgio Roberti, ex Dg dell'Ulss 9 di Treviso

Pubblicato il 30-12-2015
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L'annunciata cura dimagrante delle Ulss venete da oggi è realtà.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha infatti nominato i nuovi direttori generali delle Aziende Socio Sanitarie, che dai precedenti 24 diventano solamente 11: 9 Dg di Ulss, più il Dg dell'Azienda Ospedaliera di Padova e quello dello IOV-Istituto Oncologico Veneto.
La grande novità - in vista della definitiva riforma dell'organizzazione regionale sanitaria - è rappresentata dall'accorpamento delle Aziende Ulss in molte parti del territorio: non però, come preannunciato nei mesi scorsi, con una sola Ulss per ciascuna provincia. Delle 21 attuali Ulss in carica fino alla mezzanotte di domani, comunque, ne restano soltanto 9.

Il governatore Zaia con gli assessori Coletto e Lanzarin assieme ai nuovi Dg della sanità veneta (foto: ufficio stampa giunta regionale del Veneto)

L'azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa è stata pertanto accorpata con l'Azienda Ulss 4 di Thiene, dando vita alla nuova “Ulss 3 di Bassano e 4 Alto Vicentino”, il cui nuovo direttore generale è Giorgio Roberti, ex Dg dell'Ulss 9 di Treviso.
Il governatore del Veneto ha tenuto quindi conto della richiesta avanzata nelle scorse settimane dalle due conferenze dei sindaci delle Ulss 3 e 4 affinché le rispettive Aziende Socio Sanitarie venissero accorpate, in alternativa all'unica Ulss vicentina “Berica” originariamente prevista dal progetto di legge Zaia - attualmente in discussione in consiglio regionale - per l'istituzione dell'Azienda Zero e la riduzione delle Ulss venete.
Poltrona confermata, ma da un'altra parte, per il direttore generale uscente dell'Ulss 3 Fernando Antonio Compostella: è stato infatti nominato Dg dell'Ulss 18 di Rovigo oltreché commissario dell'Ulss 19 di Adria.
10 Ulss su 21 sono state infatti “commissariate” e inglobate in una nuova Ulss di riferimento. Anche nelle Ulss che non hanno più un direttore generale, ma un commissario, rimangono comunque le figure del direttore sanitario, del sociale e amministrativo, che verranno nominati dai nuovi direttori generali “di area”.
I nuovi manager sono stati nominati con un contratto di 3 anni prolungabile a 5 dopo una verifica del primo triennio di lavoro. Percepiranno 123 mila euro lordi, lo stesso ingaggio di prima. Il commissariamento invece, per le Ulss nelle quali è stato deciso, avrà inizialmente la durata di un anno, per consentire al consiglio regionale di terminare la discussione sul tema del riordino territoriale e dell’Azienda Zero.

Questi, dunque, tutti i nuovi manager della sanità veneta nominati dal presidente della Regione:

Ulss 1 di Belluno – Adriano Rasi Caldogno (ex Dg dell’Ulss 2 di Feltre), anche commissario dell’Ulss 2 di Feltre.

Ulss 3 di Bassano e 4 Alto Vicentino – Giorgio Roberti (ex Dg Ulss 9 Treviso)

Ulss 5 Ovest Vicentino e 6 Vicenza – Giovanni Pavesi (ex Dg Ulss 17 Monselice)

Ulss 9 di Treviso – Francesco Benazzi (ex Dg dell’Ulss 15 di Cittadella), anche commissario dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo e dell’Ulss 8 di Montebelluna.

Ulss 10 Veneto Orientale (unica mantenuta nella strutturazione precedente) – Carlo Bramezza (confermato).

Ulss 12 Veneziana – Giuseppe Dal Ben (confermato), anche commissario delle Ulss 13 di Mirano e 14 di Chioggia.

Ulss 16 di Padova – Claudio Dario (Ex Dg A.O. di Padova), anche commissario delle Ulss 15 di Cittadella e 17 di Monselice.

Ulss 18 di Rovigo – Antonio Compostella (ex dg Ulss 2 di Feltre), anche commissario dell’Ulss 19 di Adria.

Ulss 20 di Verona – Pietro Girardi (ex dg Ulss 19 di Adria), anche commissario delle Ulss 21 di Legnago e 22 di Bussolengo.

Azienda Ospedaliera di Padova – Luciano Flor (nuovo)

Istituto Oncologico Veneto IOV – Patrizia Simionato (nuova)

“Sono nomine - ha dichiarato dichiara il governatore Zaia, presentando i nuovi Dg alla stampa - che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali.”
“Avevo di fronte più scelte - ha aggiunto Zaia -. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci possiamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini.”
“Il contratto - ha specificato il presidente del Veneto - contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo non è nelle corde del Veneto, che invece è stato riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia.”
Ancora Zaia ha tenuto a sottolineare “l'estrema operatività della nuova organizzazione”: “Un po’ come un consiglio d’amministrazione - ha detto il governatore -. I nuovi manager si terranno in stretto contatto e terranno una riunione plenaria ogni settimana.”
Per l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto “è stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece migliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin: “Oggi - ha dichiarato - lanciamo anche una nuova sfida sul piano delle politiche sociali. E’ cambiata la domanda e a noi tocca cambiare l’offerta e renderla sempre più rispondente alle necessità delle famiglie.”
La sanità di Bassano del Grappa, assieme all'Altopiano di Asiago, ovvero il territorio di quella che di fatto è ormai la ex Ulss 3, deve adesso rapportarsi con il nuovo scenario che la vede amministrativamente accorpata con l'Alto Vicentino, e quindi - tra le altre cose - con l'Ospedale di Santorso.
Dal 1° gennaio, quindi, non si ricomincia da 3, ma da 3 + 4.
Dovremo farci l'abitudine.

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