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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
Caro Babbo Natale
Inserzione a tutta pagina, sul quotidiano locale, dell'associazione per il marketing territoriale “Territori del Brenta”. Che chiede in dono per il 2016 il “marchio d'area”. Col supporto di oltre cento rappresentanti del territorio bassanese
Pubblicato il 24-12-2015
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“Caro Babbo Natale, nel 2016 portaci un marchio d'area”.
Firmato: oltre un centinaio di rappresentanti del territorio bassanese, dai nomi più noti (da Roberto Apo Ambrosi a Miki Biasion, da Stefano Cimatti a Sergio Dussin, da Nino Balestra a Ivan Pontarollo, da Cesare Gerolimetto a Luca Maria Chenet, da Mario Barucchello a Alessandro Fabris e da Gianfranco Aquila a Roberto Popi Frison, solo per citarne alcuni) ai più diversi esponenti dell'imprenditoria e dell'associazionismo locale. Immancabili anche le firme dei Tre Tenori - in ordine alfabetico: Roberto Astuni, Andrea Cunico Jegary e Massimo Vallotto - a cui si deve l'origine di tutto ciò.
E' il messaggio a tutta pagina - con l'immagine stilizzata di un Babbo Natale che porta in dono il marchio “Territori del Brenta” - che questa mattina è comparso sul “Giornale di Vicenza” a ridosso della cronaca di Bassano: una maxi inserzione natalizia promossa dall'Associazione Culturale per l'attrattività del territorio “Territori del Brenta” e dallo Staff Promotore del marchio d'area.

Foto Alessandro Tich
“Fare rete per elevare l'attrattività e la competitività - si legge ancora nello spazio a pagamento -. Un progetto di marketing territoriale che interessa e coinvolge l'insieme delle nostre comunità, paesaggio, tradizione e storia, aziende ed associazioni, un grande patrimonio identitario, culturale, sociale ed ambientale di 19 Comuni, capace di generare un'economia su cui investire con fiducia perché nessuno potrà mai delocalizzare.”
E così - visto che sul lancio definitivo del progetto del marchio d'area per sviluppare e governare l'attrattività turistica del territorio bassanese le istituzioni pubbliche ancora latitano - i promotori dell'iniziativa hanno ben pensato di chiederlo in regalo a Santa Claus. In modo provocatorio, ovviamente.
Perché i veri destinatari sono proprio i 19 Comuni dell'IPA (Intesa Programmatica d'Area) Pedemontana del Brenta, col comune di Bassano del Grappa come capofila, a cui l'Associazione Territori del Brenta si è rivolta - al momento, ancora inutilmente - per accelerare l'iter di condivisione tra privato e pubblico, così come previsto dalle direttive europee, per l'istituzione e il conseguente lancio del marchio turistico d'area.
Risale infatti ancora allo scorso 15 settembre (data in cui è stata protocollata presso il Comune di Bassano del Grappa) la “Domanda di partecipazione all'IPA” che l'associazione per il marchio d'area, a firma del presidente Andrea Cunico Jegary, ha trasmesso al sindaco Riccardo Poletto nella sua veste di presidente dell'IPA Pedemontana del Brenta.
Nel documento, l'associazione Territori del Brenta chiede di esser inclusa nell'IPA, analogamente ad altre realtà del territorio, per “offrire un contributo di carattere culturale, in forma permanente” riguardante “la visione strategica dell'ambito geopolitico IPA Pedemontana del Brenta come destinazione turistica”.
Nella lettera, TdB (Territori del Brenta) elenca, tra le altre cose, come motivazione della propria proposta “l'avvio di un tavolo di marketing territoriale indetto e partecipato per la discussione e la definizione partecipata dell'orientamento strategico di fondo dell'identità del territorio e del governo sovraordinato dell'attrattività”.
Il tutto con l'obiettivo di definire una “governance” dell'attrattività turistica del comprensorio condivisa e messa in atto dai diversi attori pubblici e privati e quindi di concretizzare un volta per tutte il progetto del marchio d'area: “lo strumento indispensabile - si legge nel testo della richiesta - con cui il territorio avvia un'attività di branding (“fare marca”), che comprende l'intero complesso di attività svolte per elevare e distinguere il territorio” sotto il profilo del richiamo turistico.
Una richiesta che - dopo oltre tre mesi - non solo non è ancora pervenuta all'attenzione dell'IPA, ma non risulta neppure ancora presa in considerazione del Comune capofila, e cioè Bassano, da cui i promotori della proposta stanno ancora attendendo una risposta.
E allora: Babbo Natale, pensaci tu. Portaci sotto l'albero - sia anch'esso l'albero di Natale a led di piazza Libertà - la prospettiva che, nel 2016, il progetto di marketing territoriale per portare economia e richiamo turistico al territorio bassanese non rimanga più al palo e parta finalmente sul percorso tracciato. Sembra essere questa - interpretata liberamente da chi vi scrive - l'essenza del messaggio a tutta pagina apparso oggi sul quotidiano locale.
A proposito: secondo un'autorevole corrente di pensiero, il Babbo Natale stilizzato che compare nell'inserzione assomiglia molto - tolti barba, baffi e cappello - a Roberto Astuni...
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