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Alessandro Tich
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Finanzieri...per fiction
Blitz della Guardia di Finanza alle Distillerie Poli di Schiavon. Ma è stata solo una scena della serie Tv “Di Padre in Figlia”. Che ha generato non pochi equivoci tra gli automobilisti di passaggio sulla Marosticana
Pubblicato il 01-11-2015
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Vaglielo a spiegare agli ignari passanti in automobile di essere stati privilegiati testimoni - anche se per pochi secondi - del set di “Di Padre in Figlia”, la fiction per RaiUno che sta continuando ad imperversare nel territorio a colpi di grappa e di ciak. Perché chi ha avuto la ventura di transitare nel tardo pomeriggio di giovedì scorso davanti alle Distillerie Poli di Schiavon, sulla strada Schiavonesca-Marosticana, ha assistito a un apparente “casino” che ha confuso più d'uno.
Personaggi ed interpreti: Carabinieri e Polizia Locale (veri) e Guardia di Finanza (falsa). Insomma: uno spiegamento di forze per metà reality, e per metà fiction. Ma - per i nostri affezionati lettori, sicuramente ansiosi di essere aggiornati sui “dietro le quinte” della serie Tv - è giusto spiegare per benino come sono andate le cose.
Orbene: per quasi tutta la scorsa settimana la troupe capitanata dal regista Riccardo Milani - prima di ricomparire, venerdì, nella piazza “natalizia” a Bassano - si è trattenuta alle Distillerie Poli, trasformate per l'occasione in “Distilleria Franza & Figlio”, ovvero la fabbrica di grappa della famiglia protagonista della vicenda televisiva. Le riprese da Poli dureranno fino a martedì, prima dell'ultima settimana di riprese a Bassano, coi titolari Andrea e Jacopo Poli - che hanno dovuto praticamente fermare la produzione per permettere il girato - impegnati nel ruolo di comparse assieme ad altri dipendenti della distilleria.
Foto di Alessandro Pozzato
Per consentire alcune riprese esterne, mercoledì e giovedì scorso la strada statale che passa davanti alla distilleria è stata a regime di traffico alternato, con blocchi alla circolazione attuati come sempre “per il tempo necessario al ciak”. Una circolazione a singhiozzo che ha vissuto il suo momento clou proprio giovedì, per le riprese che sono culminate con uno spettacolare blitz della Guardia di Finanza allo stabilimento di Giovanni Franza, interpretato da Alessio Boni, che la sceneggiatura ispirata al soggetto di Cristina Comencini ha voluto collocare nel 1980.
Chi è passato dunque in quel momento per la Marosticana, si è visto parare davanti la Polizia Locale e i Carabinieri impegnati a regolare il traffico, e quindi due auto della Guardia di Finanza, con le Fiamme Gialle in divisa, davanti alle porte dello stabilimento. E poco importa se erano auto chiaramente d'epoca, tipo quelle dei film poliziotteschi con Luc Merenda o con “Er Monnezza”.
Molti automobilisti fermi in colonna hanno pensato che si trattasse di un vero blitz della GdF alle Distillerie Poli. Tanto che Jacopo Poli - come raccontano i suoi biografi - “ha passato tutta la giornata di venerdì a rispondere alle numerose telefonate da parte di amici, clienti e conoscenti che volevano informazioni” e a rassicurare “che era tutta fiction”: dai camion pieni di grappa Franza, alle auto, ai finanzieri che erano solo delle comparse.
Un danno di immagine per le rinomate Distillerie di Schiavon, con annesso Museo della Grappa a Bassano? Macché: solo una gran botta di pubblicità gratuita, a traffico alternato.
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