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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Fora de la Valsugana 2
All'inaurazione della Valdastico Sud, il ministro Delrio auspica l'Ok per la Valdastico Nord. Lo incontrano la sen. Filippin e il presidente Unione Montana Valbrenta Ferazzoli: “Tra Veneto e Trentino c'è posto per una sola nuova autostrada”
Pubblicato il 01-09-2015
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“Fora de la Valsugana”: così si intitolava un nostro articolo, pubblicato nello scorso mese di gennaio, riferito alla presa di posizione dei sindaci del Bassanese interessati o vicini al tracciato della Nuova Valsugana, tutti contrari - chi per dissenso motivato, e chi per “solidarietà” con i colleghi - al progetto della superstrada in project financing.
Ora va in onda il sequel della vicenda, dopo l'intervento di ieri del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio a Noventa Vicentina per l'inaugurazione della Valdastico Sud, ovvero del nuovo tratto dell'autostrada i cui destini sono indissolubilmente legati a quelli del burocraticamente denominato “Itinerario della Valsugana Valbrenta - Bassano Ovest. Superstrada a pedaggio”.
Ci riferiamo, ovviamente, al progetto della Valdastico Nord.

L'incontro del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio con la senatrice Filippin, il presidente dell'Unione Montana Ferazzoli e il sindaco di Lusiana Corradin
La prosecuzione della A31 dalla attuale barriera di Piovene Rocchette fino alla confluenza con l'Autobrennero in Trentino, attesa e perseguita da decenni, renderebbe di fatto inutile una nuova superstrada a pagamento tra il Veneto e il confine con la Provincia Autonoma di Trento, in direzione parallela e a pochi chilometri di distanza in linea d'aria.
Ma non tutti sono stati concordi con questa elementare e logica evidenza: per la Regione Veneto, nei tempi che furono, Valdastico Nord e Nuova Valsugana erano anzi due opere “complementari e non alternative”.
Così riportavano infatti le dichiarazioni del governatore Luca Zaia (www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=390528) e di Renato Chisso, allora dominus delle infrastrutture del Veneto (www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=390518) al termine della celebre seduta della giunta regionale del 13 dicembre 2011 nella quale la proposta di finanza di progetto della Nuova Valsugana - portata in giunta “fuorisacco” e cioè al di fuori degli argomenti posti all'ordine del giorno - venne dichiarata, con un assoluto colpo di teatro, di pubblico interesse.
Da quel momento, però, sembrano passati anni luce. L'attuale stato delle cose è il seguente: dopo lunghi anni di sterili bla bla e di opposizione incondizionata di Trento, la realizzazione della Valdastico Nord è ormai vicina al sospiratissimo semaforo verde. E' ai blocchi di partenza l'attività del Comitato paritetico tra Stato, Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento che avrà il compito di analizzare le ipotesi progettuali e definire finalmente un tracciato della ValNord che metta d'accordo tutti.
Si intravvede quindi la storica apertura del Trentino nei confronti dell'infrastruttura, condizionata tuttavia ad alcune prescrizioni tra le quali l'abbandono definitivo del project Nuova Valsugana, inviso da Grigno in su.
E lo stesso ministro Delrio, esprimendo fiducia nella “responsabilità istituzionale fra Veneto e Trentino col coordinamento del Ministero” ha auspicato che riguardo alla Valdastico Nord “si possano trovare soluzioni giuste” allo scopo di definire “il tracciato compatibile al massimo dal punto di vista paesaggistico e ambientale”.
E la Nuova Valsugana? Ancora a fine luglio, Zaia dichiarava di “non voler rinunciare” al project. Mentre ieri, al taglio del nastro di Noventa, ha assicurato al ministro che “il Veneto è disponibile a discuterne”.
Assai più drastica la senatrice Rosanna Filippin, che dichiara: “Tra Veneto e Trentino c'è posto per una sola nuova autostrada.”
La parlamentare bassanese, a margine dell'inaugurazione del tratto conclusivo della Valdastico Sud, ha avuto un “incontro formale” con Delrio assieme al collega senatore Giorgio Santini, al presidente dell'Unione Montana Valbrenta Luca Ferazzoli e al sindaco di Lusiana Antonella Corradin.
“Abbiamo portato all’attenzione del ministro - riferisce la senatrice dem - la voce dei sindaci e dei cittadini del territorio che gravita attorno alla Valsugana. E da parte del Ministro c’è stata la massima attenzione e disponibilità. Abbiamo illustrato a Delrio la situazione dell’attuale percorso e chiesto che si cerchino soluzioni concrete ai problemi nel maggiore rispetto possibile della tutela ambientale dell’area, della sostenibilità economica del progetto e delle esigenze di chi qui vive.”
“In quest’ottica - dichiara ancora la Filippin - è importante definire presto quale sarà il corridoio tra Veneto e Trentino: perché è chiara a tutti l’inutilità di due nuove autostrade in aggiunta all’A22. Se sarà la Valdastico Nord, il governo si faccia mediatore del progetto, senza però oneri a carico della finanza pubblica.” “Contestualmente - aggiunge e conclude - si apra però subito un tavolo di lavoro sulla Valsugana per la riqualificazione e messa in sicurezza della strada attraverso finanziamento pubblico, individuando anche gli interventi necessari a ridurre il transito di mezzi pesanti (spostandolo sulla futura Valdastico Nord) a partire da un nuovo piano di investimenti per promuovere il trasporto merci su ferro. Un tavolo in cui deve essere presente e forte la voce dei Comuni.”
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