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Ponte di Nanto, inquietante sviluppo
Recapitata ieri sera da una mano anonima all’entrata della casa del gioielliere Robertino Zancan una busta con due proiettili e due etichette con i nomi del gioielliere e del benzinaio Graziano Stacchio. E’ choc: bocche cucite sull’accaduto
Pubblicato il 24-02-2015
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Sono le 11 di mattina, e non risponde nessuno al campanello dell’abitazione del gioielliere Robertino Zancan a Ponte di Nanto. Lo stesso campanello a cui, nella tarda serata di ieri, qualcuno ha suonato - prima di fuggire - lasciando all’entrata una busta con due proiettili all’interno e, all’esterno, due etichette con i nomi del gioielliere e del benzinaio Graziano Stacchio.
Una notizia-choc appresa in diretta televisiva nazionale, proprio mentre andava in onda la trasmissione “Quinta Colonna” su Rete 4 che nuovamente si stava occupando della vicenda della tragica tentata rapina del 3 febbraio scorso, con la moglie di Zancan, Cinzia Golin, ospite in studio. Era la terza volta che la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio (che aveva anche avuto come ospiti in studio gli stessi protagonisti loro malgrado della vicenda) era dedicata al fallito assalto al negozio Zancan e al benzinaio che aveva sparato mortalmente, colpendolo a una gamba, al rapinatore Albano Cassol. Solo uno dei diversi programmi tv nazionali che hanno acceso i riflettori sul piccolo paese della Riviera Berica.
Un’esposizione mediatica che oggi, dopo il minaccioso avvertimento, si è completamente dissolta. Cronisti nuovamente sul posto a Ponte di Nanto: ma Graziano Stacchio - al suo distributore, presidiato dalla scorta dei carabinieri - questa mattina non si è fatto vedere, rimanendo chiuso nella sua abitazione a ridosso dell’area di servizio. “Preferisco restare solo a meditare nel mio silenzio” ha detto Stacchio ad un cronista che, sempre in mattinata, lo aveva contattato al telefono.
L'area di servizio del benzinaio Graziano Stacchio a Ponte di Nanto, con la scorta armata dei carabinieri (foto Alessandro Tich)
Bocche cucite anche sul fronte dell’azienda e della famiglia Zancan. Sia l’imprenditore orafo che il benzinaio, questa mattina, hanno ricevuto la visita dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, che hanno compiuto un ulteriore sopralluogo a Ponte di Nanto dopo l’ultimo inquietante sviluppo della vicenda.
Il sindaco di Nanto Ulisse Borotto ha affermato la necessità di un nuovo incontro col prefetto per sollecitare una maggiore presenza di uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine nel territorio della Riviera Berica. Il primo cittadino ha lamentato inoltre l’eccessiva spettacolarizzazione del dramma delle due famiglie Stacchio e Zancan, al centro da settimane dell’attenzione dei media nazionali. “La nostra comunità - dichiara - ha bisogno di tranquillità.”
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