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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tax and breakfast
Scoppia la polemica sulla proposta di reintrodurre la tassa di soggiorno a Bassano, annunciata dall'assessore al Turismo Alessandro Fabris. Duro intervento del presidente degli albergatori Astuni: “L'assessore non conosce le problematiche”
Pubblicato il 05-11-2012
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“Anche a Bassano è giunta l'ora di introdurre la tassa di soggiorno come già fatto in altre città come Vicenza, Padova e Cittadella”.
E' la dichiarazione dell'assessore al Turismo di Bassano del Grappa Alessandro Fabris riportata nella pagina locale del “Gazzettino” di ieri, dove si informa che l'esponente di giunta “ha annunciato la volontà di proporre l'istituzione della tassa già nella prossima riunione di maggioranza così da verificare se sarà possibile applicarla già nel 2013”.
“Sarebbe una cifra irrisoria da far pagare ai turisti - dichiara ancora Fabris nell'articolo del quotidiano - reinvestendo però l'introito in attività di comunicazione e marketing che vadano a vantaggio di tutto il settore del commercio e di conseguenza dei cittadini bassanesi.”
Il presidente degli albergatori di Bassano Roberto Astuni (foto Alessandro Tich)
Apriti cielo. Sull'ipotesi di istituire la tassa di soggiorno a carico dei turisti che alloggiano negli hotel e nelle strutture ricettive extra alberghiere della città, non si è fatta attendere la dura replica del presidente della categoria albergatori di Confcommercio Bassano Roberto Astuni, affidata a un comunicato trasmesso oggi alle redazioni.
“Con stupore - esordisce Astuni - leggo oggi che l’assessore Fabris dichiara che proporrà la reintroduzione della tassa di soggiorno.
Se non ricordo male neanche due mesi fa il sindaco ha dichiarato che la tassa di soggiorno sarà reintrodotta a patto che:
- i Comuni limitrofi facciano altrettanto;
- l’imposta sia decisa con le associazioni di categoria;
- che gli introiti siano reinvestiti sul turismo in accordo con gli albergatori.
Nessuna comunicazione mi risulta sia pervenuta a tal proposito, né nessuna richiesta di incontro da parte dell’assessore che “sbandiera” cifre a caso senza sapere che l’introito potrebbe essere di gran lunga inferiore a quello da lui presunto in quanto ci sono alcune categorie che, come in tutte le città dove la tassa è in vigore, non pagheranno la tassa (i soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio, anche in regime di day hospital, le forze di polizia per servizi di Ordine Pubblico, i minori fino al compimento del dodicesimo anno di età, i pazienti che effettuano cure ospedaliere in regime di day hospital ecc. ecc.).”
“L’assessore inoltre, non conoscendo le problematiche - prosegue il presidente degli albergatori -, parla anche di destinare la tassa ad un fondo a sostegno dei giovani disoccupati in barba ad una sentenza del TAR del Veneto contro il Comune di Venezia promossa dagli albergatori veneziani.
Avrei sicuramente preferito, e questo era anche nella espressa volontà del sindaco, che avesse dichiarato che la tassa fosse destinata alla promozione turistica, visto che Bassano ha sempre avuto questa vocazione ma negli ultimi anni riusciamo a tenere un turista solo mezza giornata a Bassano.”
“In quanto alla cifra “irrisoria” di 1,5 euro - aggiunge Astuni - vorrei ricordare all’assessore che nei mesi da ottobre ad aprile (ben 7 su 12!!) nella città di Bassano arrivano pochissimi turisti e quindi tutta la nostra categoria “vive” grazie alle aziende che accolgono i loro clienti, fornitori, rappresentanti nelle nostre strutture. Di questi tempi anche 50 centesimi fanno la differenza per un’azienda. Quindi l’introduzione della tassa potrebbe spostare la maggior parte della clientela in Comuni limitrofi (Cassola, Nove, Romano) dove di tasse di soggiorno non ne hanno mai neanche parlato.”
“Un altro grosso problema - sottolinea ancora il rappresentante di categoria - si presenterebbe per la riscossione del tributo. Se un cliente si rifiutasse di pagare come ci dovremo comportare? Denunciare l’accaduto ai vigili i quali dovrebbero correre su e giù per l’Italia a raccogliere 1,50 euro non pagato all’albergatore? Se le aziende non si facessero carico della tassa e fossero i clienti a doversela pagare, dovremo emettere una fattura per 1,50 euro con i costi di gestione di quella fattura che superano l’importo stesso?”.
“Altro problema la tassa anche ai Bed & Breakfast - incalza il presidente -. Forse l’assessore non ricorda che tali soggetti fiscali sono esentati dal rilasciare ricevuta fiscale ma solo una comune ricevuta non fiscale. Che tipo di controlli potranno fare? E poi perché lasciare fuori gli affittacamere e i residence che sono strutture alberghiere a tutti gli effetti? Già in questo settore c’è una confusione ed una serie di inosservanze alle regole proprio per una mancanza di controlli. Infatti sempre più sono le lamentele da parte degli albergatori verso alcuni soggetti che non osservano le disposizioni (es. i B&B non possono avere più di tre camere, non possono servire colazioni con prodotti freschi ma solo confezionati, il proprietario deve risiedere sul posto ecc.). Provate a prenotare quattro camere in qualche B&B e chiedete la torta fatta in casa per la colazione, vi diranno di sì, ma solo ad un certo orario perché il proprietario abita nel paese vicino.”
“Avrebbe avuto più senso (magari quello buono del sindaco) - conclude Astuni - che l’assessore parlasse prima con la nostra categoria al fine di trovare una soluzione atta a far crescere insieme la città stessa ma, con molto rammarico, devo dire che purtroppo non si è mai tenuto conto dell’iniziativa privata, di tante persone che hanno voglia di fare per il turismo e di tante idee neanche prese in considerazione.”
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