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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Tassa sulla bonifica: “Le barricate di Finco volate via come pezzi di carta”

Il consigliere leghista prima vota contro l'emendamento alla Finanziaria regionale che reintroduce il tributo per le utenze urbane e poi vota a favore della Finanziaria che contiene l'emendamento. Duro commento di Nicola Giangregorio

Pubblicato il 23-03-2012
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Prima puntata: martedì 20 marzo il Consiglio regionale del Veneto, nel corso del dibattito sulla Finanziaria regionale 2012, ha votato e approvato - con 26 voti favorevoli e 20 contrari - un emendamento presentato dall'assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte (Lega Nord) che, modificando la legge 12 del 2009, consente la possibilità di reintrodurre ogni anno il tributo ai Consorzi di Bonifica anche a carico degli utenti urbani, collegati alle opere di pubblica fognatura.
Sulla questione, in seno alla maggioranza, il consigliere leghista e presidente della commissione regionale Ambiente Nicola Finco si è dichiarato “contrario a titolo personale”, affermando “di non sentirsi in grado, per una questione di coerenza, di votare questo emendamento che smentisce la legge voluta dalla Lega e approvata nel 2009 dal Consiglio regionale proprio per eliminare il doppio tributo per le utenze urbane”.
Lo stesso giorno Nicola Finco affidava al suo sito internet un comunicato, intitolato “Il mio nome non c'è tra chi ha votato per reintrodurre quella tassa”, nel quale ha motivato la sua presa di posizione.

Il consigliere regionale della Lega Nord Nicola Finco: contrario all'emendamento sul tributo "urbano" di bonifica e favorevole alla Finanziaria che lo prevede (foto Alessandro Tich)

“Nonostante l’amarezza per il voto dell’aula, in cui pochi colleghi mi hanno seguito nell’opporsi a questo balzello a carico dei veneti che smentisce la legge 12/2009 - è il commento del consigliere leghista che si legge su nicolafinco.it - non rinuncio alla mia battaglia nella certezza di avere al mio fianco i veneti e chiunque si opponga alle lobby private forti.”
“La mia - prosegue Finco nella sua nota - è una battaglia di coerenza, e così mi aspettavo fosse per tutti coloro che, da consiglieri, nel 2009 avevano votato l’esenzione da una tassa ingiusta e assurda che oggi torna a carico dei veneti.
Da parte mia mi sono schierato subito contro, e con me alcuni colleghi. Comunque i nomi di chi invece oggi ha votato per reintrodurre il balzello sono noti e pubblicabili, chiunque può prenderne atto. Per fortuna in quella lista il mio nome non c’è, e di questo vado orgoglioso.”

Seconda puntata: ieri il Consiglio regionale del Veneto - con 31 voti favorevoli e 22 contrari - ha approvato la legge Finanziaria 2012, nel cui testo è stato inserito l'emendamento dell'assessore Conte che oltre a reintrodurre annualmente il tributo di bonifica per le utenze urbane stabilisce inoltre che il pagamento abbia valore retroattivo anche per l'anno 2011.
Unica “consolazione”, a seguito di un secondo emendamento presentato dal consigliere Costantino Toniolo del Pdl, la fissazione di un importo minimo (attualmente 16,53 euro) al di sotto del quale un contribuente urbano non sarà tenuto al pagamento del tributo.
E qui arriviamo al punto: tra i voti favorevoli alla Finanziaria regionale 2012 - e quindi al documento che tra le tante cose reintroduce il tributo “urbano” per la bonifica - c'è anche quello del consigliere leghista Nicola Finco.
La legge è stata infatti approvata con i voti a favore di Pdl e Lega. Contrari Pd, Udc, Idv, Gruppo misto, Federazione della sinistra e il consigliere Bortolussi.
L'incongruenza viene segnalata da Nicola Giangregorio, presidente del comitato C.R.E.D.I.C.I. che ha trasmesso al riguardo un comunicato in redazione.
“Ieri è stata approvata la legge finanziaria regionale 2012 in cui si trova la reintroduzione del balzello consortile - commenta Giangregorio a corredo del suo comunicato -. A tal riguardo, dopo le polemiche di questi giorni e le barricate promesse dal consigliere regionale Finco, abbiamo notato che tra i voti favorevoli c'è quello del consigliere in questione. Balza agli occhi che qualcosa non quadra tenuto conto che dopo il voto contrario di qualche giorno fa ci si aspettava coerenza. Ma oggi risulta chiaro che era solo un modo per sfuggire all'ennesima situazione di imbarazzo, per difendere se stesso, e su cui ha prevalso l' ordine di partito, e non la difesa degli utenti.”
Attendendo un'auspicabile replica di Finco - che eventualmente troveremo sul suo sito internet dal momento che, come noto, il consigliere leghista non trasmette i suoi comunicati a Bassanonet - riportiamo di seguito il comunicato di Giangregorio:

COMUNICATO

Consorzi: Le barricate di Finco volate via come pezzi di carta

E le barricate di Finco? Dalla velocità in cui sono sparite, si può evincere che erano dello stesso materiale su cui sono stati scritti gli emendamenti presentati e puntualmente rinviati al mittente....di carta.
Ieri in Consiglio Regionale si è posta la parola fine alla pantomima posta in essere dal consigliere Finco e su tutta la campagna mediatica tesa a salvare la faccia da uno schiaffo della propria maggioranza.
Da oggi ritorna il balzello consortile, e ritorna, ironia della sorte, proprio grazie a coloro che lo hanno sempre osteggiato. In questi sei mesi, che sono trascorsi dall'annuncio della reintroduzione, il consigliere Finco ha cercato di difendersi in qualsiasi modo, dai propri colleghi leghisti, fino ad arrivare ad essere definito, da qualche giornale, il pasdaran leghista pronto ad infischiarsene dell'ordine di partito. Ma come al solito è stato l'ennesimo specchietto per le allodole, dato che, dopo il voto contrario dell'altro giorno, ieri il consigliere Finco, votava a favore della legge finanziaria regionale 2012, omni comprensiva del contributo consortile, sconfessando, di fatto, i velleitari propositi.
Il re è nudo ancora una volta. Così come lo è stato quando Ruffato lo ha ridimensionato facendogli capire chi comanda, ed oggi lo abbiamo capito anche noi. Questa paradossale questione, oggi lascia l'amaro in bocca a tutti coloro che hanno sperato in un gesto coerente fino al suo epilogo e che meriterebbero di essere difesi da barricate più solide di quelle viste volare via con un colpo di brezza.
Oggi, con il senno di poi, è importante far comprendere ai cittadini che il tempo delle allodole è finito, e se non si vuole diventare allocchi, si deve fare in modo di non farsi abbindolare da falsi proclami, leggendo nelle pieghe dei comportamenti e delle azioni. I 900.000 contribuenti che si vedranno recapitare le bollette consortili da oggi sanno chi ringraziare per l'ennesima bolletta da pagare.

Nicola Giangregorio

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