Pubblicità

Pubblicità

Luigi MarcadellaLuigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it

Lavoro

E i salari?

Il Veneto è la regione con gli stipendi mediamente più bassi d’Italia. Cosa succede con un’inflazione all’11.8%? Il ruolo dei sindacati, le novità della manovra finanziaria

Pubblicato il 21-11-2022
Visto 3.012 volte

Pubblicità

E i salari?
L’inflazione che veleggia su base annua ormai oltre l’11,8% comincia ad incidere pesantemente in special modo sul potere d’acquisto delle famiglie più “fragili”.
In tempi lontani, quando l’inflazione era un problema strutturale dell’economia italiana, ad ogni fase inflattiva corrispondeva una implacabile trattativa sindacale per adeguare al costo della vita i salari e gli stipendi dei lavoratori.

Ignazio Visco, economista e banchiere italiano, attuale Governatore della Banca d'Italia

Quel mondo (quell’economia) non esiste più, forse solo i lavoratori più anziani si ricordano del meccanismo di funzionamento della scala mobile come reminiscenza dei primi anni Ottanta. Il problema dell’attuale inflazione è relativamente recente, sostanzialmente è partito dalla fine del 2021, dopo lunghi anni in cui il Paese ha goduto di una sostanziale stabilità dei prezzi.
L’ultima grande corsa all’insù del costo della vita è databile al passaggio lira-euro, una transizione che in molti settori ha praticamente raddoppiato i prezzi nel giro di una notte. I lavoratori veneti, vicentini e bassanesi, in aggiunta al ritorno dell’inflazione devono defalcare dalle loro tasche anche un altro effetto dei problemi strutturali della nostra economia manifatturiera.
In Veneto, infatti, si registrano gli stipendi più bassi d’Italia, il dato è ben noto e lo avevamo riportato già anche in precedenti articoli ed interviste.
Rispetto alla media nazionale (fonte Inps su dati del 2020), mancano all’appello mediamente circa 7.700 euro all’anno sui cedolini paga dei lavoratori dipendenti.
È vero, nel Nordest ci sono molte variabili extra da valutare (patrimoni, redditi finanziari e altre fonti), ciò nonostante rimane da lungo tempo irrisolto il problema di buste paghe troppo leggere che stanno diventando sempre più leggere a causa dell’inflazione.

Capiremo a brevissimo precisamente cosa “c’è dentro” alla Finanziaria in tema di lavoro; sembra di capire che ci siano delle novità rilevanti in fatto di cuneo fiscale. Nel frattempo, in queste settimane abbiamo provato più volte a contattare le principali sigle del panorama sindacale locale e regionale, ma non abbiamo avuto ancora nessun riscontro concreto. Normalmente i sindacati hanno una visione dettagliata e ad ampio raggio su tutte le questioni politiche e sociali, nazionali e internazionali, mentre su questo singolo determinante argomento economico non sembrano ancora voler indicare una strada precisa.
Le altre posizioni in campo delle parti sociali sono note: industriali e artigiani puntano sulla riduzione del cuneo fiscale, una misura che permetterebbe di irrobustire l’importo delle paghe diminuendo la pressione fiscale. L’arbitro per eccellenza dell’economia italiana, la Banca d’Italia, riflette invece una inequivocabile posizione di sistema.

«L’aumento dei prezzi energetici è una tassa sulla nostra economia che non è possibile rinviare al mittente e che non può essere eliminata attraverso vane rincorse tra prezzi e salari. In questo resta cruciale la responsabilità delle parti sociali», ha detto il Governatore Ignazio Visco in suo recentissimo intervento pubblico.
Per un banchiere centrale la spirale inflazione-aumento dei salari-maggiore inflazione è una verità monetaria quasi intoccabile, pertanto la posizione era ampiamente prevedibile.
Manca dunque all’appello una presa di posizione diretta delle forze sindacali.
Nel frattempo in Germania, la prima potenza manifatturiera d’Europa, le cose stanno andando un po’ diversamente.
Il sindacato tedesco, Ig Metall, rappresentante di oltre 2 milioni di lavoratori, è giunto ad un accordo che prevede dal 2023 un aumento dei salari del settore metalmeccanico del 5,2% (del 3,3% nel 2024). La trattativa è giunta alla firma dopo settimane di scioperi dei quasi 900mila lavoratori coinvolti. Si dirà che la produttività dell’industria tedesca, di cui il Nordest, il Veneto e il vicentino è fornitore terzista di prima classe da decenni, è comunque molto più alta della nostra e che per l’economia tedesca è più agevole di conseguenza supportare i lavoratori in questo momento di inflazione galoppante.

Il Nordest che produce beni, soprattutto a monte delle catene del valore internazionale, ha meno spazi per ampliare i salari e allo stesso tempo mantenere margini per la competitività delle proprie aziende.
A maggior ragione adesso con il problema bruciante della crisi energetica.
Ma dell'aggiornamento dei salari e degli stipendi in questo Paese prima o dopo bisognerà cominciare a ridiscuterne.

Pubblicità

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

18-11-2025

PD effe

Visto 19.097 volte

2

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 17.437 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”

Visto 16.089 volte

4

Elezioni Regionali 2025

20-11-2025

Elezioni, per il Momento

Visto 13.367 volte

5

Elezioni Regionali 2025

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 11.865 volte

6

Attualità

20-11-2025

Poesia concreta, anima visionaria

Visto 9.234 volte

7

Attualità

19-11-2025

Balla di sapone

Visto 8.905 volte

8

Teatro

21-11-2025

Il Politeama rinasce dopo trent’anni

Visto 3.857 volte

10

Teatro

21-11-2025

Cantanti, a Marostica per Teatris

Visto 3.517 volte

1

Elezioni Regionali 2025

16-11-2025

Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”

Visto 24.328 volte

2

Attualità

12-11-2025

Un assaggio di futuro

Visto 21.208 volte

3

Elezioni Regionali 2025

10-11-2025

Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”

Visto 20.294 volte

4

Elezioni Regionali 2025

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.168 volte

5

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 20.161 volte

6
7

Elezioni Regionali 2025

09-11-2025

A tu per tu con Francesco Rucco

Visto 19.824 volte

8

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 19.748 volte

9

Elezioni Regionali 2025

18-11-2025

PD effe

Visto 19.097 volte

10

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 17.437 volte