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Seconda giornata per Bmotion musica, che Giovedi 1 settembre alle 21.00 porta al Chiostro del Museo Civico il collettivo Belga Razen, per quest’occasione in formazione da trio con Brecht Ameel, (armonium e altro) Kim Delcour (flauto dolce , tamburello e cornamusa) e Jean Philippe Poncin (clarinetto basso e chalumeau - strumento musicale appartenente alla famiglia dei legni e considerato l'antenato del clarinetto, dal timbro caldo e avvolgente, simile a quello della voce umana.)
B. Motion musica è il segmento dedicato alla musica contemporanea a cura di Operaestate Festival, che fino al 3 settembre porta al Chiostro del Museo Civico i nuovi linguaggi della musica, tra elettronica e paesaggi sonori, con artisti nazionali ed internazionali.
I Razen rappresentano un progetto musicale in continua evoluzione, e dal loro debutto nel 2010, hanno mirato a utilizzare le caratteristiche timbriche uniche degli strumenti che utilizzano - provenienti da diversi paesi e in parte antichi - a corda e a fiato, in una musica improvvisata e istintiva che mescola suoni etnici, minimalisti, onirici e anche spettrali derivati dal misticismo medievale.

Brecht Ameel, fondatore del collettivo Razen
Originariamente un duo, negli ultimi anni Razen è cresciuto fino a diventare un ensemble più ampio e modulabile con l'aggiunta di vari altri componenti e strumenti. La band si è costruita una solida reputazione in Belgio e all'estero, sia per la loro produzione registrata che per i loro spetta-coli dal vivo in continua evoluzione.
A B.Motion i Razen eseguiranno nuovo materiale per armonium e strumenti a fiato, basato su soli intervalli di intonazione e sull'acustica unica dello spazio bassanese, in un trio che vede in scena i due fondatori, Brecht Ameel (chitarrista esperto con ampio repertorio alle spalle e che ha registrato diversi dischi) e Kim Delcour, insieme a Jean Philippe Poncin.
L’ensemble per ogni data dei Razen, è studiato con cura, per andare a creare ogni volta qualcosa che sfugga a un’esibizione egoriferita e che invece vada a esplorare ambienti totalmente sconosciuti agli stessi musicisti.
Una formula che può sembrare ormai tipica e rodata, ma che incontra qui una ricerca che va oltre quella musicale e che si traduce in collaborazioni che nascono da conversazioni su dipinti, libri, film e temi cari agli artisti, e che si trasformano solo successivamente in suono.
Il programma di B.motion continua fino al 3 settembre con un calendario che riunisce sonorità magiche, suite musicali composte da oggetti inaspettati e regie elettro-acustiche pensate per un sax solista, per finire con una proiezione di un film che sarà un tuffo nel passato musicale della Bassano degli anni Settanta.
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