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Musica, arte, letteratura, punk attitude. Dimenticate l'Assalto al Castello che avete sempre visto, ogni estate, negli spazi del Castello degli Ezzelini. Dimenticate il "protagonismo giovanile", e fatevi trascinare da una generazione reale e presente, tra disperazione e speranza, che non ha più bisogno di protagonismo. Assalto al Castello 2014 comincia trentasette anni fa, e raccoglie l'eredità di quella generazione senza futuro che, con il volto stralunato di Johnny Rotten - il frontman dei Sex Pistols, sembrava destinata ad una rassegnazione perenne e senza soluzione.
Dal 25 al 28 giugno, al Castello degli Ezzelini, una cabina di regia di giovani del territorio bassanese, coordinati da Cantieri Giovani, il progetto dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bassano del Grappa, porterà quelle istanze di disperazione da fine del mondo caricandole di un messaggio di speranza vera per gli anni a venire. Se è davvero #nofuture, insomma, lasciate loro il presente, per costruire il futuro che vorranno.
Faranno questo, e lo faranno in molti modi diversi.

Si comincia mercoledì 25 giugno, con un antipasto già ricchissimo: mentre dall’altra parte del Centro Storico si consuma l’ultimo atto delle eliminatorie dei Bassano Music Awards (nella piazzetta di via J. Da Ponte), il programma al Castello prevede l’inaugurazione delle tre esposizioni permanenti, un concerto acustico e uno spettacolo multimediale con protagonista la fotografia.
Serena Re è l’ideatrice e curatrice della mostra "Lomography vs instagram", che sarà allestita al Foyer del Castello: la lomografia, tornata alla ribalta proprio grazie al successo della celebre applicazione web per smartphone, è al centro dell’esposizione, che vedrà contrapposti gli scatti originali di Serena con la tecnica LOMO, e i lavori del contest - lanciato proprio in questi giorni - per tutti gli appassionati di Instagram.
Alla Torre di Guardia, invece, la "Ghost Town" di Pierluca Galvan: tra comparse e scomparsi, personaggi e paesaggi, tra apparenze e apparizioni, verrà tracciato il futuro della città dando luce ai suoi fantasmi, ai suoi dettagli.
Nell’atrio che guida al Castello, infine, ci saranno alcune tele realizzate dagli studenti del Liceo d’Arte “De Fabris”, in una collettiva dedicata proprio al futuro dei nostri luoghi, "Territorio: Osservazione, raffigurazione e creatività".
In queste stesse ore che danno via alla kermesse, al piano terra della Torre di Guardia si trasferirà - in via eccezionale per la prima serata - l’intero ufficio di Informa Giovani e Città: sarà possibile avere preziose e gratuite consulenze in merito a curriculum vitae, orientamento universitario, ricerca del lavoro, nel tentativo di ribaltare quel “no future” in uno “yes future”.
A chiudere la serata inaugurale due momenti artistici molto suggestivi: prima Elli De Mon, solitaria dea del blues vicentino, in fuga verso il country più remoto e seminale. Elli si esibirà intorno alle ore 21 negli spazi del Foyer del Castello. A seguire, presso la Torre di Guardia, "No future? Yes indeed": una serie di proiezioni sostanzialmente aperte ad un futuro migliore, anche in conseguenza delle tipicità della fotografia fotoamatoriale che “per tradizione” ricerca espressioni positive, spesso impegnate, ma a volte anche di semplice divertimento o ricerca estetica.
Giovedì 26 giugno e Venerdì 27 giugno saranno il cuore di Assalto al Castello 2014 - nofuture. Non soltanto perché saranno le uniche due serate che impiegheranno il prestigioso Teatro “Tito Gobbi” (così ribattezzato da un anno il vecchio “Ortazzo”), ma anche perché cariche di significato nei confronti delle giovani generazioni e della nostra città.
Giovedì 26 giugno l’associazione Palomar (nota in città per le dieci splendide edizioni del Piccolo Festival della Letteratura) curerà uno spettacolo dedicato ad un tema di attualità delicatissima: il carcere, e il dramma sociale che si porta dietro le sbarre. L’occasione di poter dialogare con Sandro Bonvissuto, autore di Dentro, ci aiuterà ad indagare, con gli strumenti della narrativa, la condizione carceraria – quella condizione in cui il “nofuture” assomiglia ad un invisibile, indelebile tatuaggio. A cinque energiche compagini punk-rock del nostro sottobosco underground bassanese (Testuggine, Junglemen, Bambine barbute di donna concetta, Cactus?, e Joker) verrà affidato il compito di fare da cornice al tema, raccontandolo con il forte impatto civile tipico del mondo punk.
Per la prima volta, i giovani non sono soltanto talentuosi protagonisti su un palco prestigioso, ma anche portatori di messaggi sociali importanti (e magari dimenticati, come spesso avviene per il carcere), da comunicare alla città.
Venerdì 27 giugno, soltanto due giorni dopo che si sarà consumato l’ultimo atto delle eliminatorie nella Piazzetta in via Da Ponte, sarà il momento di decretare il vincitore della quarta edizione dei Bassano Music Awards. Un premio che ormai può vantare di aver lanciato più di una big thing della musica suonata alle pendici del Grappa. A far compagnia ai tre finalisti, nell’attesa del responso finale, prima gli Embrace the Universe, dreamwave da fine del mondo che definirla “italiana” è uno sforzo tutt’altro che facile, e poi i Sultan Bathery, ancor meno vicentini se possibile: la band sembra spuntata fuori direttamente da San Francisco, in un’esplosione garage di distorsioni a bassa fedeltà che è piaciuta moltissimo anche oltreoceano, con recensioni positive da magazine americani di tutto rispetto.
A fine serata, il nome della band che si aggiudicherà l’edizione 2014 dei BMA. Con l’occasione, verrà anche premiato il “fotografo” armato di smartphone che avrà vinto il concorso per Instagram.
Sabato 28 giugno, l’edizione più lunga di Assalto al Castello (è la prima della durata di quattro giorni) si chiuderà con un pomeriggio dedicato a grandi e piccini: tanti i laboratori che invaderanno gli spazi del Castello, pensati per un pomeriggio in famiglia da passare impegnando la testa e le mani. Ci si potrà sperimentare fumettisti, costruendo la propria fanzine, o fotografi ritrattisti; si potrà giocare su temi importanti, come la legalità, grazie al contributo di Libera - Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie; si potranno ascoltare e raccontare storie, con Pungilaluna; e infine si potranno usare le proprie mani in tanti laboratori di manualità pensati e realizzati dai volontari bassanesi del Servizio Civile Nazionale e Regionale.
Nessun programma serale (incrociando le dita, l’adrenalina potrebbe essere tutta per gli Azzurri impegnati negli ottavi di finale) ma una chiusura festosa di Assalto al Castello 2014 - nofuture, a cavallo dell’ora di cena, con il Collettivo Orkestrada Circus: un gruppo di buskers pazzi al punto giusto con i quali chiudere porte, portoni e chiavistelli, e raggiungere le piazze del Centro Storico per disperdersi nella città.
Il programma, fittissimo, fotografa insomma una generazione capace di cose splendide: forse dietro all’esigenza paradossale di mostrare il futuro che non c’è, questi ragazzi ne stanno già costruendo un altro.
E se queste sono le premesse, sarà senz’altro il loro, meraviglioso, futuro.
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