Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 05-10-2011
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Loris Cerantola è un docente dell’Istituto Agrario di Bassano del Grappa, agronomo e grande appassionato di vini. Una persona che sa cogliere dalle cose molto di più di ciò che appare. Unire passione e lavoro è un’esperienza che molti dovrebbero fare, lui ci crede e così ha chiesto, ed ottenuto, dal Dott. Frigo, preside dell’Istituto, di avere a disposizioni 4 filari di vigna della scuola per la produzione di un vino.
Una scommessa sulla scommessa, il Dott. Cerantola ha anche voluto impegnarsi per un’agricoltura di tipo biodinamico portando il messaggio agli studenti che si può coltivare una vigna e produrre un vino, evitando i prodotti di sintesi basandosi solo su elementi naturali. Non è stato utilizzato nessun trattamento di sintesi tra le vigne, o diserbanti e pesticidi, solo un’inerbimento ad hoc. Detta così sembra molto semplice in realtà l’impegno va oltre la coltivazione. Per raggiungere lo scopo si è reso necessario organizzare una cantina con un minimo di macchinari per la vinificazione. Loris decide allora di chiedere consigli tra gli amici per risolvere il problema. Andrea Berti, appassionato enogastronomo del territorio bassanese, coinvolge l’enologo Mauro Manera di Castelfranco ed il gioco è fatto. La parola d’ordine è passione ed entusiasmo e tanto tanto amore per la propria terra.
Quest’anno è avvenuta la prima vendemmia tra non poche difficoltà, sicuramente, Preside a parte, l’Istituzione scolastica non aiuta a mettere in moto tali idee, ma la volontà del professore non si fermano davanti a ciò. Il risultato lo assaggeremo tra qualche mese dopo i travasi di gennaio ma direi che a questo punto la correttezza del vino è sicuramente un fatto secondario. Rimane la motivazione che ha mosso tutto ciò. Per la cronaca il vino è stato prodotto senza solfiti aggiunti e non avrà filtrazioni. Il nome è stato già deciso si chiamerà “4 filari”. Non prenderà i premi, per quel che vale il G8 assegna sulla fiducia il premio Tre…. Cuori.
Foto di Andrea Berti