Ultimora
18 Nov 2025 07:55
Riconosce il molestatore sul bus, denuncia e daspo a un 22enne
18 Nov 2025 07:37
Maxioperazione contro mafia nigeriana, 20 arresti
17 Nov 2025 19:07
Basejumper disperso, ricerche ancora senza esito
17 Nov 2025 18:24
Affluenza record a Venice Noir, a prima edizione 2.860 presenze
17 Nov 2025 18:17
Milano-Cortina, libro e mostra su Olimpiadi raccontate a bambini
17 Nov 2025 16:21
Chiusura record per 'Fuori di Banco', oltre 15mila presenze
18 Nov 2025 09:29
Epstein, ex segretario tesoro Usa lascia impegni pubblici
18 Nov 2025 09:28
Cina, 'forti proteste a inviato Tokyo per giudizi premier'
18 Nov 2025 08:49
Bitcoin sotto 90mila dollari per la prima volta in 7 mesi
18 Nov 2025 08:25
Addio ad Alice ed Ellen Kessler, le gemelle che fecero sognare l'Italia
18 Nov 2025 07:50
Maxioperazione contro la mafia nigeriana, 20 arresti
18 Nov 2025 08:07
PRIME PAGINE | Addio alle gemelle Kessler, suicidio assistito a 89 anni
Redazione
Bassanonet.it
Long, Long Covid
Pazienti Covid dimessi: disturbi sensitivi e motori anche a distanza di mesi. L’esperienza raccolta dalla Riabilitazione degli Ospedali di Bassano e di Asiago, in accompagnamento ai pazienti verso un percorso di recupero spesso difficile
Pubblicato il 27-12-2021
Visto 6.146 volte
La sindrome del “Long Covid” è ormai riconosciuta ufficialmente, ma sono ancora molto poche le strutture in grado di assicurare agli ex malati Covid una presa in carico anche a mesi di distanza dalla loro negativizzazione. Tra queste vi è l’Unità Operativa Complessa di Recupero e Riabilitazione Funzionale degli Ospedali di Bassano del Grappa e Asiago, tra le prime realtà a partire in Veneto con un percorso specifico per chi è guarito dal Covid e per questo motivo oggi in possesso di una casistica quanto mai significativa: sono oltre 70 i pazienti seguiti nell’ultimo anno, la maggior parte dei quali tutt’ora in carico, proprio perché il progetto Neuro-Covid attivato dall’ULSS 7 Pedemontana prevede sia un intervento riabilitativo precoce, già all’interno dei reparti Covid, sia un monitoraggio a medio e lungo termine.
Il protocollo valutativo ideato per il progetto Neuro-Covid ha permesso di verificare la permanenza di disturbi sensitivo motori agli arti inferiori anche a distanza di mesi dalla dimissione dal ricovero: questo a causa di un danno neurologico periferico importante che provoca una alterata funzionalità degli arti, più spesso gli arti inferiori, il più delle volte temporanea ma, purtroppo, a volte persistente.
Per la valutazione dei pazienti viene utilizzata una dotazione all’avanguardia: il Laboratorio di “Gait Analysis”, ovvero per l’analisi del cammino, del San Bassiano.
Il primario dell’U.O.C. di Recupero e Riabilitazione Funzionale di Bassano e di Asiago dott. Mario Scapin
«Fino ad un anno fa - racconta il dott. Mario Scapin, direttore dell’U.O.C. di Recupero e Riabilitazione Funzionale di Bassano e di Asiago - il laboratorio veniva utilizzato per valutare pazienti con danno neurologico perinatale o di origine cerebrovascolare, oppure per problematiche di tipo ortopedico; alcuni dei pazienti afferenti alla Struttura provengono anche da altri ospedali fuori provincia, riconoscendo la peculiarità del nostro lavoro e la professionalità dell’equipe. Questa strumentazione ci consente di analizzare nel dettaglio il cammino, in tutte le sue fasi, ed i dati raccolti, assieme ai dati elettromiografici contestualmente ricavati ed indispensabili per studiare la funzionalità del sistema nervoso periferico, ci permettono quindi di valutare il paziente, fissare gli obiettivi possibili del suo percorso riabilitativo, sempre personalizzato, e monitorarne i progressi».
L’attività riabilitativa viene svolta sia in regime ospedaliero sia tramite accessi ambulatoriali: «Ad Asiago - spiega ancora il dott. Scapin - ricoveriamo i pazienti con gli esiti neurologici più gravi da sindrome post Covid, ad oggi circa 30 pazienti dalla primavera scorsa, provenienti sia dall’ospedale di Santorso sia dal San Bassiano. Questi pazienti per tutta la durata della degenza vengono sottoposti ad un quotidiano trattamento riabilitativo intensivo da parte di fisioterapisti, terapista occupazionale e logopedista. Parallelamente, all’ospedale di Bassano c’è un team composto da medici fisiatri, fisioterapisti e logopediste, che segue i pazienti Covid già in fase acuta all’interno dei reparti dedicati. Questo trattamento riabilitativo prosegue anche una volta usciti dai reparti Covid, quando, dopo essersi negativizzati, vengono spostati in Medicina, Pneumologia, Neurologia o Geriatria, in attesa del trasferimento ad Asiago, per i casi più gravi, o del rientro a domicilio».
A spiegare la visione che sta alla base del progetto Neuro-Covid dell’ULSS 7 Pedemontana è il Direttore Generale Carlo Bramezza: «In questo momento in cui i nostri ospedali sono purtroppo nuovamente pieni di pazienti Covid, inevitabilmente l’attenzione si concentra sull’assistenza ai malati in fase acuta. Ma come sappiamo bene, anche una volta negativizzati molti di loro avranno di fronte a sé un percorso ancora lungo e difficile, e come Azienda socio-sanitaria è nostro compito preoccuparci del processo completo di recupero e guarigione, senza dimenticare chi ancora ha bisogno di assistenza. L’attività di riabilitazione sugli ex-pazienti Covid condotta nell’ultimo anno ha dunque un doppio valore: dimostra la nostra attenzione per una presa in carico il più possibile completa e allo stesso tempo rappresenta una preziosa esperienza che ci consentirà di assistere in modo sempre più efficace, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, alcuni dei pazienti che oggi sono ricoverati nei nostri reparti Covid».
E all’efficacia della presa in carico sul piano medico si affianca il valore del progetto anche sotto altri punti di vista, come sottolinea il dott. Antonio Di Caprio, Direttore Sanitario dell’ULSS 7 Pedemontana: «L’essere seguiti costantemente dal reparto di Riabilitazione dopo la dimissione ospedaliera, con una presa in carico articolata e organizzata, garantisce una maggiore tranquillità nei pazienti e nei loro familiari, che in questo modo non hanno la sensazione di essere lasciati soli in tutto il lungo percorso di ripresa funzionale».
Per i pazienti presi in carico nell’ultimo anno, la durata complessiva dei ricoveri nei vari reparti (Covid, per acuti e di riabilitazione) è stata variabile, da un minimo di due mesi fino anche a 6-8 mesi, con la presenza quotidiana del personale della Riabilitazione e con un importante impegno assistenziale complessivo. E come anticipato, anche dopo le dimissioni è previsto un programma di controlli a distanza (a 3, 6 e 12 mesi) per monitorare il recupero funzionale dei pazienti, garantendo in questo modo un trattamento ambulatoriale mirato nei casi più gravi ed un supporto costante da parte del personale riabilitativo.
Più visti
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 10.193 volte
Attualità
15-11-2025
PFAS Pedemontana: Vicenza Istituisce il Comitato Provinciale di Coordinamento
Visto 7.149 volte
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 6.195 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 19.954 volte






