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Salute

“Mangiando meno si vive di più”

“Mi mangio il cancro!”. Venerdì 20 novembre al Teatro Montegrappa di Rosà serata conclusiva degli Incontri senza censura con l'oncologo prof. Franco Berrino

Pubblicato il 19-11-2015
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Elena Pavan

Venerdì 20 novembre al Cinema Teatro Montegrappa di Rosà, si conclude l’intensa e partecipata edizione di Incontri senza censura 2015, organizzata dalla libreria La Bassanese e l’omonima associazione culturale, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
“Mi mangio il cancro!” è il titolo della serata conclusiva, organizzata in collaborazione con l’Associazione Oncologica San Bassiano, che vedrà come protagonista l'oncologo prof. Franco Berrino.
Molto scalpore ha fatto la divulgazione sugli effetti cancerogeni delle carni lavorate, da parte dell’OMS: “Salsicce e wurstel fanno venire il cancro come le sigarette”. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito le carni lavorate nel “gruppo 1”, ossia tra le sostanze “sicuramente cancerogene per l’uomo”, in compagnia di arsenico, alcol e sigarette. Ma quali altri alimenti preparano il “terreno fertile” al propagarsi delle cellule cancerogene e quali invece né limitano il nascere?

Il prof. Franco Berrino: "Torniamo a mangiare la grande varietà di cibi vegetali, non raffinati dall'industria, che la natura ci offre"

Franco Berrino, medico, patologo, epidemiologo, già direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e in Europa e grandi studi per indagare il rapporto fra stile alimentare, livelli ormonali e successiva incidenza del cancro e sperimentazioni sullo stile di vita per prevenire l'incidenza del cancro al seno e delle sue recidive.
I suoi studi e le ricerche degli ultimo anni sono contenute nel nuovo libro “Il cibo dell’uomo”, edito da Franco Angeli, che sarà presentato durante l’incontro.
“Abbiamo tutti bisogno di dolcezza”. Ma l’errore più grande che possiamo fare è cercarla nello zucchero, nel fruttosio o nei dolciumi, o persino nei tantissimi cibi di produzione industriale in cui lo zucchero è “nascosto” in grandi quantità.
 Le ultime scoperte scientifiche dimostrano, infatti, che lo zucchero è tutt’altro che salutare. In fin dei conti, l’umanità è vissuta per 200 mila anni senza farne uso - si tratta di una scoperta relativamente recente - conoscendo solo frutta e miele come sapori dolci.
A partire dagli anni '70 ricerche epidemiologiche, che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e studiato decine di migliaia di casi di tumore, di infarto, di diabete, hanno confermato al di là di ogni ragionevole dubbio che la trasformazione del cibo che ha accompagnato la rivoluzione industriale della produzione e della distribuzione alimentare ha avuto un ruolo importante nella genesi delle malattie croniche che caratterizzano il mondo moderno.
La chiave decisiva della salute è il cibo. Scrive Berrino: “Gli studi più convincenti sull’uomo riguardano la restrizione calorica: con meccanismi non del tutto chiari, attiva certi geni che fanno risparmiare energia e quindi rallenta anche la proliferazione cellulare.”
Detto con una manciata di parole: “Mangiando meno si vive di più”.

L'obiettivo del volume è rivalutare il cibo semplice e trasmettere poche ma importanti raccomandazioni preventive: più cereali integrali, legumi, verdura e frutta, meno zuccheri e cereali raffi nati, carni e latticini.
Durante la serata, introdotta dal giornalista Gianni Celi, presidente dell’Associazione Oncologica San Bassiano, il prof. Berrino indicherà consigli a chi diffida della pubblicità e dei nutrizionisti televisivi ma non sa come orientarsi; ai genitori che si interrogano su quale sia l'alimentazione migliore per crescere i propri figli; a chi soffre di piccoli disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita; ai malati che si chiedono quale sia l'alimentazione per aiutare la guarigione e prevenire le recidive della malattia; ai medici che, consapevoli della loro impreparazione, desiderano aiutare i loro assistiti con umiltà e competenza; a erboristi, farmacisti e gestori di negozi biologici perché non veicolino proposte dietetiche potenzialmente nocive.
“Prendiamo la pillola che ci ha messo a disposizione il Padreterno, torniamo a mangiare la grande varietà di cibi vegetali, non raffinati dall’industria, che la natura ci offre”.”

L’incontro con il prof. Berrino si svolge presso il Cinema Teatro Montegrappa a Rosà venerdì 20 novembre alle ore 20.45.
L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Si prevede un’affluenza maggiore della capacità degli oltre 400 posti a sedere del Montegrappa.
Info libreria La Bassanese 0424 521230 o su www.labassanese.com.

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