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Una città viva, che canta, che balla, che ride. Ma anche una città che ascolta, che s'indigna, che fa sentire la sua voce. Quest'anno il Cammino di Pace ha attraversato Bassano da nord a sud, con la forza dei giovani (numerosissimi), delle idee (nuove) e del dialogo (sempre al primo posto). Ha toccato le periferie e il cuore della città, con un corteo colorato e ricco di iniziative.
L'evento, organizzato da un coordinamento di realtà del territorio bassanese, ha preso inizio formale alle ore 15.00, nel piazzale del Patronato di SS. Trinità, con una proposta innovativa curata da un gruppo di giovani del vicariato di Bassano: un vero e proprio flash-mob che, sulle note immortali di John Lennon e sull'invito di Ben Harper a sporcarsi le mani, ha coinvolto tutti i presenti. Alle 15.30 il corteo multicolor si è diretto all'Istituto Scalabrini, la cui tappa ha raccontato una pace costruita attraverso l’incontro con l'altro: altre culture, religione, provenienze, …in dialogo. Durante il Cammino, intanto, i bambini hanno distribuito alle persone, o imbucato nelle cassette postali, alcune cartoline colorate con un messaggio di pace. Tra le 16.00 e le 16.30, tutti verso il centro storico: attraversando il Ponte degli Alpini si è fatta tappa in Piazza Libertà. Nel cuore della città, con un happening inedito messo in scena da un gruppo amatoriale di Teatro di Strada, è stato il turno del Sociale: la cui voce, rappresentata dai figuranti, ha urlato il momento storico di grande difficoltà che sta vivendo il settore. Un modo nuovo per non dimenticare che la Pace passa soprattutto attraverso il rispetto dei diritti e la giustizia nei confronti dei più deboli. Il Cammino, da tradizione, ha concluso i suoi passi in Centro Giovanile. Pippo Gentile, con un estratto del suo spettacolo, ha raccontato tra musica e teatro i diritti dei bambini: il primo, vero, passo per costruire pace e futuro.
Il corteo pronto a partire, nel piazzale del Patronato di SS. Trinità.
Il tempo di un thé alla menta a cura dell'Associazione “Amal” e di alcuni volontari, e alcuni dei presenti hanno proseguito idealmente il Cammino alla libreria Palazzo Roberti, assistendo alla presentazione del libro “Anatomia di una Rivoluzione”, con l'autore Giuseppe De Marzo. L'incontro ha preso inizio dalla crisi in cui siamo immersi (una crisi strutturale e definitiva, secondo De Marzo, e non contingente), e ha saputo tracciare prospettive molto interessanti di democrazia dal basso, nel solco di un nuovo paradigma la cui chiave sta nella relazione tra giustizia e sostenibilità.
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