Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-07-2011
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Ricomincia da qui. Ricomincia da una robusta salvezza conquistata in scioltezza contro ogni pronostico il Soccer Team 2011-2012. Salvezza che costituisce il primo fondamentale mattoncino di una crescita che dovrà essere, di pari passo, societaria, sportiva e ambientale e che ora si trova di fronte il secondo vero grande scoglio: confermarsi. La stagione che è alle porte, quella che darà l’opportunità della resa dei conti con gli storici rivali del Portogruaro ma anche sfide inedite ed affascinanti come quelle a Triestina e Piacenza oltre alle già conosciute Cremonese, Reggiana, Spal, Como, Ravenna, è quella in cui il Bassano Virtus dovrà dimostrare di non essere una bolla di sapone nel calcio che conta. Consolidarsi è la parola chiave, consolidarsi in un contesto di equilibrio economico e sobrietà di spesa, diventare una squadra di categoria senza dover ricorrere a spese orami illogiche (che pur sarebbero alla portata) ma puntando forte su settore giovanile e valorizzazione di giovani e giocatori esperti in ricerca di rilancio. Un progetto di crescita vero e proprio, stillato con accortezza dal duo Braghin-Jaconi. È il presidentissimo Stefano Rosso, affiancato dal dg Stefano Braghin, Barbara Carron in rappresentanza di Carron Costruzioni (ma ricopre anche la carica di vice presidente del Padova Calcio), Roberto Masiero, vice presidente giallorosso e Cesare Rencurosi di Adidas Italia, a rimarcare il concetto: “Eccoci al via della nostra seconda stagione in C1, il campionato della consacrazione a questi livelli, base essenziale per programmare un futuro da protagonisti che guarda oltre alla C1. Dopo le grandi soddisfazioni dello scorso campionato siamo qui per dare continuità al nostro progetto, a progredire ulteriormente come squadra, gruppo, ambiente, tifosi. Risulta evidente, anche grazie all’esperienza accumulata lo scorso campionato dove la squadra è riuscita ad esprimere il 110% del suo potenziale, che ci attende uno sforzo enorme. L’impegno dovrà essere ancora maggiore perché non siamo più la neopromossa, la formazione ripescata ad agosto, un’illustre sconosciuta. Le dimostrazione di fermezza, coraggio, orgoglio, passione e intensità che abbiamo dimostrato tanto al “Mercante” quanto in trasferta, che ci ha permesso di arrivare a maggio sempre con un certo margine di sicurezza dalle zone calde, farà si che nessuno possa più snobbarci. La squadra è già competitiva per l’obiettivo che ci siamo posti ossia fare almeno un punto in più della passata stagione, e verrà ulteriormente rinforzata. Per questo mi aspetto una stagione altrettanto importante sotto il profilo della voglia e dell’impegno. Anche perché se noi come Diesel siamo ancora nel mondo del calcio e abbiamo scelto di farlo in Lega Pro invece che in serie A, oltre per l’amore verso la nostra città, è per portare avanti un gioco pulito, fatto di cattiveria agonistica ma correttezza e onestà. Diamo garanzie e serietà, al contrario di molte altre società dove a novembre già non pagano più gli stipendi, ed in cambio chiediamo lealtà e massima dedizione. Inoltre sottolineo che il marcio non è e non sarà tollerato (il riferimento è allo scandalo calcio scommesse ndr). ”.
Molto essenziale ma dritto al nocciolo come da consuetudine. Ecco Stefano Braghin: “Non sarà facile ripetere quanto abbiamo fatto l’anno scorso. L’errore più grosso che possiamo fare noi dall’interno e i tifosi all’esterno è che siccome la scorsa stagione ci siamo salvati abbastanza agevolmente, lo stesso accadrà quest’anno. Oppure pensare che visto che il gruppo del Bassano era tosto e duro come il cemento sia automatico che accada anche quest’anno. Non è così. Per questo dobbiamo partire con delle motivazioni incredibili, darci dentro già dal ritiro e calarci subito e con umiltà nella parte. Il secondo appello è diretto all’ambiente. La crescita del contesto in cui operiamo è una delle nostre priorità insieme alla crescita della squadra. Quindi vorrei che anche quest’anno tutti facessimo, ognuno secondo le proprie possibilità, qualcosa in più. Un sostegno maggiore vorrei che arrivasse soprattutto nei momenti di difficoltà”. Braghin non si esprime sul potenziamento della squadra: si sa, gli affari migliori si fanno alla fine e meno si parla di possibili obiettivi e più accessibili diventano. Però, dopo aver consegnato a Jaconi il difensore centrale Scaglia, classe ’92, il portiere Poli, classe ’91, il difensore brasiliano Lucca, classe ’90, l’esterno Ferretti, classe ’86 e il rientrante Drudi, è sempre più vicino un accordo con la Lazio per il fluidificante, classe ’79, Riccardo Bonetto. Sono, invece sul piede di partenza Beccia, Baido, Niada e Martina.
In attesa degli ultimi colpi ,ecco la rosa del Bassano 2011/12 .
La chiusura spetta all’Assessore allo Sport Alessandro Fabris che “vota la fiducia” a Braghin e al suo operato: “Il direttore è uno in gamba e la proprietà l’ha messo nelle condizioni di lavorare bene. Sono fiducioso anche sulla base della crescita dell’anno scorso. Ed è proprio da lì che volevo partire per raccontare un aneddoto che ben descrive la meravigliosa annata sportiva che ci ha fatto vivere questa squadra. Mai come quest’anno, nei miei viaggi di lavoro in giro per l’Italia, mi son sentito rivolgere così tante domande sul Bassano. E si può ben immaginare com’è bello sentir parlare della propria squadra quando si è lontani da casa. Il Bassano ha trasmesso davvero un’immagine positiva, una gran bella figura per tutta la città di Bassano del Grappa che mi ha spesso reso orgoglioso. Per questo voglio ringraziare la società per gli sforzi compiuti, in primis in sede di ripescaggio ma anche, per esempio, nel sostenere i lavori di adeguamento alla stadio, che hanno permesso di giocare fin dalla prima giornata le partite casalinghe al “Mercante”, in un momento in cui il Comune non poteva esporsi finanziariamente a causa del Patto di Stabilità”.