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Cimatti, sindaco di Multopoli?
A Bassano impennata di contravvenzioni di Polizia Locale e ausiliari del traffico. E troppo spesso prevale il principio del botteghino
Pubblicato il 29-10-2009
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Si salvi chi può. A Bassano, nell'ultimo periodo, c'è un esercito costantemente all'attacco, e contro il quale abbiamo poche armi per difenderci. Sono gli agenti della polizia locale, scatenati come non mai in questi giorni nella caccia di auto da multare ad ogni costo.
Il discorso è sempre lo stesso: chi trasgredisce alle regole del codice della strada va multato, punto e basta. Ma una cosa è sanzionare gli effettivi trasgressori che con il loro comportamento recano intralcio alla circolazione o mettono a repentaglio la sicurezza sulla strada.
Ben altra cosa è invece invece promuovere “campagne di contravvenzione”, in luoghi e tempi predefiniti, perché il Comune deve fare cassa: con un preciso risultato economico da inserire nel bilancio comunale.

La storia è vecchia ( accadeva anche ai tempi del sindaco Bizzotto ) ma con la nuova Amministrazione comunale sembra avere un'impennata senza precedenti.
La vicenda - sollevata dalle opposizioni - delle multe collettive affibbiate ai fedeli della messa di San Vito, nonostante una pluriennale consuetudine di “parcheggio irregolare” tollerato alla domenica, parla da sola. Come pure lascia a bocca aperta la spedizione sanzionatoria alle undici di sera in Via Angarano, che ha preso di mira - come scriviamo nel nostro articolo sul canale “attualità” - le auto che, casualmente, era quasi tutte degli alpini. A quando il prossimo blitz di sanzioni all'ingrosso?
Il tutto mentre in altri giorni, in altri orari e in altri quartieri la presenza della polizia locale è quantomeno insufficiente.
E vogliamo parlare degli ausiliari del traffico? Anche i sanzionatori in tenuta e berretto blu, che fanno capo alla SIS, risultano in queste settimane particolarmente incattiviti.
E più di una volta il buon senso latita. E' recentissimo il caso di un'auto in panne, parcheggiata sulle strisce blu in Viale de Gasperi, multata a tempo di record da un ausiliario “per mancata esposizione del ticket”.
Anche in questo caso prevale il principio del botteghino: prima regola, incassare. A favore del bilancio della SIS, che a sua volta deve rispondere al Comune di Bassano che ne detiene il 99% del pacchetto azionario.
Siamo alle solite: in nome delle casse comunali - in tempi di vacche magre per tutti, ente pubblico compreso - il trasgressore, o presunto tale, non è più un automobilista da educare quanto invece un pollo da spennare. Un male che, coi tempi che corrono, sembra inevitabile.
Ce ne faremo anche una ragione. Ma non vorremmo che Stefano Cimatti, l'uomo che vuole cambiare la città, passasse alla storia come il sindaco di Multopoli.
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