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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il buco con il cono intorno
Il nuovo albero di Natale tecnologico di Bassano: non c'è limite al peggio
Pubblicato il 17-11-2018
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Eccomi qua. Per ore i miei polpastrelli erano già frementi in direzione della tastiera, ma ho aspettato che alle 18.15 di oggi avvenisse l'accensione ufficiale del nuovo albero di Natale tecnologico in piazza Libertà a Bassano prima di scrivere queste righe. I nostri lettori sanno già come la penso in materia di alberi di Natale e quale è stata la mia opinione sul maxicono rovesciato che dal Natale del 2015 e fino all'anno scorso ha rappresentato il simbolo per le festività dell'inconsistenza e della fiction che si fanno materia.
Non ritornerò più dunque su quel primo oggetto fallico da Smart City che oggi si ritrova ad essere superato come uno smartphone trasformato in anticaglia dall'ultimo modello uscito sul mercato. Né tanto meno - per non perdere il filo in altre strade - affronterò il già ampiamente dibattuto tema dell'opportunità o meno di collocare quest'anno in piazza un abete dell'Altopiano di Asiago, in segno di solidarietà con un territorio, peraltro a noi vicino, flagellato dall'ondata di maltempo delle scorse settimane.
Mi concentro solo ed esclusivamente sul nuovo arrivato: il nuovo conone di Natale, di 16 metri e mezzo di altezza e di tre metri e mezzo più alto di quello precedente, con tutti i suoi aghetti verdi sintetici e tutte le sue lucine a led, composto da elementi a strati messi l'uno sopra l'altro, dalla base alla punta, come una torta di matrimonio.

Foto Alessandro Tich
Esattamente (altezza a parte) come quello di prima, ma con una novità.
Si tratta di un tunnel alla base dell'installazione, dove la gente può passare e scattarsi una foto ricordo sotto l'arco di lucine bianche che formano una sorta di pseudo-cielo stellato sulla volta sovrastante e tutt'intorno. Lo hanno già chiamato “il tunnel dell'amore” e in un certo senso il nome è davvero azzeccato. Perché l'impressione è proprio quella di trovarsi in un Luna Park. Venghino siori venghino, fatevi una foto venghino.
La trovata, in sé, può essere anche originale e simpatica, benché si tratti di un'esperienza che dura per il fuggente attimo di un clic. Ma di natalizio? Nulla. Zero assoluto.
Proprio per far spazio alla nuova galleria dei selfie sono spariti persino i finti pacchi-dono che contornavano la base dell'albero fake degli anni scorsi. Non c'è più nemmeno la casetta di Babbo Natale che pure negli anni scorsi era collocata sempre ai piedi del simil-gran cornetto Algida a testa in giù e che quest'anno è stata sostituita dal Villaggio di Babbo Natale che prenderà forma in piazzetta Guadagnin. Povero techno-alberone farlocco e interattivo: piantato lì da solo, a ridosso della prima casetta (o ultima, a seconda della direzione) del mercatino di Natale. Che tristezza.
E allora potete dirmi di tutto, ma non che si tratti di un albero di Natale. È un'altra cosa: un grande giocattolo natalizio, un momentaneo passatempo, un monumento all'effimero, un monolite al nulla. E come in altre occasioni, anche a Natale la città di Bassano trova il modo di distinguersi. Perché Bassano è avanti. Perché Bassano è Smart. Gli altri mettono in piazza gli alberi della tradizione. Mentre noi abbiamo il buco con il cono intorno.
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