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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Romano azzera l'Irpef ai cittadini in difficoltà

Niente addizionale Irpef per chi non supera i 12mila euro annui, detrazioni Imu per tutti, stangata Imu per banche e immobili sfitti da almeno due anni: le nuove misure dell'Amministrazione Olivo al centro del consiglio comunale di domani

Pubblicato il 26-10-2012
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Addizionale comunale Irpef portata a zero per chi non supera i 12mila euro annui, Imu da pagare come prima e non come seconda casa per anziani in casa di riposo e disabili ospitati da strutture e detrazioni Imu messe al massimo per tutti. Imu al top, invece, per banche, ville di lusso e capannoni e immobili sfitti da almeno due anni.
Sono le principali scelte in merito alle imposte Imu e Irpef che domani pomeriggio l’Amministrazione di Romano d’Ezzelino proporrà di fronte al consiglio comunale.
“Come sindaco mi trovo a fare l’esattore per delle tasse che andranno allo Stato - afferma Rossella Olivo -. C’è rammarico e dispiacere da parte mia: se questi soldi rimanessero nelle casse comunali verrebbero reinvestite a beneficio di tutti i miei cittadini ma temo invece finiranno nel calderone di Roma. L’unica cosa che posso fare come primo cittadino è pensare ad una distribuzione di Imu e Irpef in modo bilanciato, equo e corretto, per venire incontro a quei cittadini in difficoltà economica, subissati già dai tanti aumenti statali, dall’Iva al carburante.”

Il sindaco Rossella Olivo: "Abbiamo voluto tutelare le fasce più deboli e le nostre categorie economiche" (foto Alessandro Tich)

Per questo, innanzitutto, la prima casa non si tocca, con un’Imu fissa allo 0,4 per cento. Niente Irpef per chi non supera un reddito annuo di 12mila euro, quando invece prima si pagava il 4 per mille. E ancora, nel caso di accertamento, il Comune di Romano darà la possibilità di pagare con un sistema rateizzato che prevede fino a 8 rate in due anni. “Questo per venire incontro a chi ha fatto un errore involontario nel pagamento” - spiega il sindaco.
L’Amministrazione poi marcia in senso opposto rispetto alle indicazioni statali facendo pagare l’Imu come prima casa per quegli anziani che si trovano in casa di riposo o per quei disabili ospitati in strutture protette che non hanno affittato la propria residenza. “Non abbiamo trovato corretto far pagare a queste persone l’Imu come si trattasse di una seconda casa, come vorrebbe invece lo Stato - prosegue il primo cittadino -. Si tratta di casi particolari che richiedono una sensibilità specifica.”
Previste al massimo tutte le detrazioni possibili: l’Imu per tutti verrà detratto di 200 euro, che verranno maggiorati di 50 euro per ogni figlio al di sotto dei 26 anni residente nell’abitazione, fino ad un massimo di 400 euro.
Imu al minimo per i fabbricati rurali, messi allo 0,15 per cento: “Conosciamo bene la situazione di difficoltà dovuta sia alla crisi che alle recenti normative europee, cerchiamo di non mettere i bastoni tra le ruote a situazioni già precarie.”
Ma se da un lato si abbassano le tasse a chi non riuscirebbe a pagarle, dall’altro il Comune prende posizione nei confronti di banche, ville di lusso e residenze sfitte. “Abbiamo previsto il massimo della tassazione Imu per i capannoni e le residenze sfitte da almeno due anni - illustra la Olivo -. La nostra vuole essere una battaglia contro gli affitti in nero e contro i troppi immobili sfitti presenti nel mercato”.
Imu all’1,06 per cento anche per le banche, le ville e i terreni edificabili.
“Abbiamo voluto tutelare le fasce più deboli e le nostre categorie economiche - conclude il sindaco -. Se proprio devo essere un esattore dello Stato, che almeno le imposte aiutino a far girare meglio l’economia”.

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