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Politica

Fabris: “Non sono il prossimo candidato sindaco di Bassano”

L'annuncio dell'assessore bassanese nel corso di una conferenza stampa a Marostica. Un nuovo incarico di lavoro lo chiama fuori dalla competizione elettorale. “Questo significa già da oggi un graduale distacco dall'attività pubblica”

Pubblicato il 26-10-2013
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La notizia del giorno viene rivelata nel bel mezzo della conferenza stampa convocata congiuntamente all'ex Opificio Baggio di Marostica dai Comuni di Marostica e di Bassano per presentare il nuovo progetto di marketing territoriale per il turismo del nostro comprensorio, ambiziosa iniziativa di cui ci occuperemo nel prossimo articolo.
Un progetto che riscrive i connotati delle politiche di valorizzazione territoriale e turistica del comprensorio e che vede in Alessandro Fabris, assessore al Turismo del Comune di Bassano del Grappa, uno dei più convinti promotori e sostenitori.
Lo si capisce durante il suo discorso di presentazione, condotto totalmente a braccio, durante il quale l'amministratore bassanese ne parla con trasporto, cognizione di causa e anche con una esplicita visione del futuro.

L'assessore Alessandro Fabris durante il suo intervento a Marostica. "Ho riflettuto molto in questo periodo" (foto Alessandro Tich)

“Non parlo di questo progetto per fare autopromozione - dichiara Fabris a un certo punto del suo intervento -. Non sono il prossimo candidato sindaco di Bassano. A novembre inizio un nuovo importante incarico professionale, e non mi candiderò.”
E' la dichiarazione che scrive una volta per tutte la parola fine al prolungato tira e molla - durato mesi, tra indiscrezioni di palazzo e articoli sui giornali - del toto-Fabris quale autorevole concorrente, alle elezioni della prossima primavera, alla successione di Cimatti.
Ed è una decisione definitiva: prima di esternarla oggi ai giornalisti presenti in sala, il diretto interessato l'ha infatti pubblicamente anticipata già ieri sera in un incontro sul progetto di marketing territoriale con i sindaci e assessori dei 17 Comuni e gli altri rappresentanti dell'IPA Pedemontana del Brenta e in una successiva riunione sullo stesso tema con una cinquantina di operatori locali del settore turistico.
“Ai primi di novembre inizio un lavoro di grande responsabilità che mi porterà a viaggiare in Italia e all'estero - conferma Fabris a Bassanonet a margine dell'incontro stampa -. Avrò dei compiti importanti e questo difficilmente si concilierà con l'attività politica. Questo significa già da oggi un graduale distacco dall'attività pubblica, concordato nelle modalità e nei tempi con il sindaco, sempre vicino alle mie scelte.”
“Ho riflettuto molto in questo periodo - aggiunge l'assessore -. Ma l'ho detto anche ieri all'incontro con l'IPA: un incarico a livello manageriale non è compatibile con la responsabilità amministrativa, che va vissuta a tempo pieno. La presentazione di questo progetto di marketing territoriale non vuole quindi essere un'autopromozione in vista di una candidatura che non ci sarà, ma un passaggio di testimone al prossimo sindaco sugli argomenti del futuro della nostra città e del territorio.”
Con i suoi 40 anni appena compiuti, Alessandro Fabris era da mesi indicato sul trampolino di lancio verso il tentativo - da sottoporre, ovviamente, al consenso degli elettori - di dare una leadership “giovane” alla città di Bassano.
Ma lui stesso, in tempi non sospetti, aveva detto che si sarebbe preso una pausa di riflessione fino ad ottobre. Ora ottobre sta finendo, e con esso è finita anche la riflessione. Il nuovo lavoro e gli impegni di famiglia hanno avuto la priorità sul richiamo delle urne elettorali. Magari fra cinque o dieci anni se ne riparlerà, ma adesso non è proprio il momento.
E riguardo al suo “graduale distacco dall'attività pubblica”?
“Continuerò a svolgere il mio ruolo di assessore fino alla conclusione della legislatura, ormai vicina - puntualizza l'amministratore bassanese -. Spetterà al sindaco valutare e decidere l'eventuale trasferimento di qualche mia delega ad altri componenti della giunta.”
Il virus della politica, tuttavia, non lo abbandonerà del tutto.
“Non ho mai nascosto le mie simpatie per Matteo Renzi - conclude -, perché rappresenta quel cambiamento fondamentale di cui ha bisogno la politica.
Mi piacerebbe essere legato a questo cambiamento, che ha bisogno del contributo di tutti, anche dietro le quinte. E' importante sostenere progetti che prevedono un nuovo modo di far politica e di fare amministrazione.”
Così parlò Alessandro Fabris, quarantenne in carriera: ma non più all'interno del palazzo comunale.

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