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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Un francese a Bassano
Incontro casuale con Patrick Loriot, artista del mimo internazionale, fondatore della Scuola di Mimica di Bassano e protagonista per 18 anni della vita culturale bassanese. Tra splendidi ricordi e cocenti delusioni
Pubblicato il 08-06-2011
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Toh, chi si rivede. Tra i turisti in giro in questi giorni per il centro di Bassano del Grappa riconosciamo il volto famigliare di Patrick Loriot, cittadino del mondo di nazionalità francese, artista del mimo di fama internazionale e allievo nientemeno che di Marcel Marceau.
Loriot è un tipico caso - e non certo l'unico - di un ex “bassanese di adozione” che dopo aver dato tanto alla nostra città, in termini di proposte e iniziative culturali, a un certo punto ha tagliato i ponti.
Oggi vive a Stoccarda, in Germania, e dirige una scuola di mimica con corsi per bambini, per giovani e adulti e per attori e educatori. Attualmente sta lavorando a un nuovo grande progetto: il 1°“Festival Marcel Marceau”, che si terrà l'anno prossimo a Vaison la Romaine in Provenza. Contemporaneamente, svolge attività di “coaching non verbale”: con lezioni sulla gestione del linguaggio del corpo rivolte a manager e uomini politici. “E' importante saper decifrare il linguaggio non verbale - ci spiega -. Se io guardo un uomo politico alla televisione e tolgo l'audio, posso capire se dice la verità osservando come muove il capo, le mani, gli occhi.”
Patrick Loriot, in versione turista, a Bassano (foto Alessandro Tich)
Gli chiediamo il motivo per cui si trova a Bassano “Per incontrare mia figlia”, ci risponde. Isabella Loriot, di fianco a lui, sorride e conferma.
Quella tra Patrick Loriot e Bassano del Grappa è stata la storia di un rapporto durato per ben 18 anni, dal 1978 al 1996. Era arrivato in riva al Brenta quando aveva 23 anni su invito di Luigi Agnolin, all'epoca arbitro di calcio internazionale, che gli aveva chiesto di fare dei corsi di mimica e di gestualità per arbitri.
E - come spesso succede - nella città che lo doveva ospitare solo per un breve periodo il mimo francese avrebbe messo radici. Fondando, nel 1980, la Scuola di Mimica di Bassano del Grappa: esperienza artistica e didattica durata 12 anni.
Solo uno dei vari progetti che il poliedrico Patrick ha messo in campo, assieme ad altre persone, per animare culturalmente le manifestazioni bassanesi.
“Tra le novità che abbiamo introdotto a Bassano - ricorda - c'è stata quella di “bruciare la vecchia” in piazza alla fine del Carnevale, abbiamo allestito la Cavalchina, al Remondini abbiamo rappresentato la première dello spettacolo “The Wall” ispirato ai Pink Floyd, che abbiamo poi portato in tournée in Europa, e sempre a Bassano abbiamo allestito un altro spettacolo con le “Quattro Stagioni” di Vivaldi. E assieme a Dizzy Gillespie, che era amico di Marcel Marceau, ho realizzato in questa città una storica esibizione con improvvisazioni di jazz e pantomima.”
Loriot ricorda con affetto gli allievi della sua scuola di mimica, con menzione particolare per due di loro, che da anni hanno già intrapreso, sulle orme del maestro, la carriera artistica: Pippo Gentile e Dario Zisa.
Ma ricorda anche come è finita quella esperienza. “A un certo punto - ci dice - il Comune ha tagliato i fondi. E la Scuola di Mimica nel 1993 è stata chiusa. La città di Bassano, in parte, mi ha chiuso la porta in faccia.”
Ma c'è un altro piccolo rospo che l'artista si tiene in gola: l'accoglienza del Comune di Bassano nei confronti di Marcel Marceau, protagonista diversi anni fa di una leggendaria serata di Operaestate Festival nel teatro delle Scuole Mazzini.
“Il Comune - rammenta - mi aveva chiesto se potevo fare da accompagnatore a Marceau in occasione del suo arrivo a Bassano, visto che ero stato suo allievo, cosa che ovviamente avevo accettato con entusiasmo. Finito lo spettacolo ho chiesto dove si doveva andare a cena, e l'assessore dell'epoca mi ha risposto che una cena non era prevista. E allora uno dei miei allievi, che lavorava in una pizzeria del centro, ha telefonato al locale per riservare un tavolo. In quella pizzeria, in forma del tutto privata, abbiamo offerto la cena a Marcel Marceau. Ricordo che non c'è stato nemmeno un incontro di benvenuto con Marceau in municipio, mentre Dizzy Gillespie, ad esempio, ha ricevuto le chiavi della città.
E la mattina dopo ho dovuto accompagnare il maestro all'aeroporto con la mia auto privata, senza neppure avere il rimborso della benzina. In quella occasione c'è stata una mancanza di professionalità del Comune.”
Chiediamo a Loriot che cosa gli resta di Bassano del Grappa. “Mia figlia - ci dice -. E poi gli amici e il ricordo di tanti punti importanti, come la creazione della Scuola di Mimica e lo spettacolo “Divergenze parallele” fatto insieme all'artista Renato Meneghetti.”
E gli chiediamo infine, prima di salutarci, se sarebbe disposto a fare ancora qualcosa in questa città. “Non vedo perché non potrei farlo, se me lo chiedono - ci risponde sorridendo -. Non sono mica in guerra contro Bassano!”.
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