Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Cronaca

La morte non ha colpevoli

Tutti assolti “perché il fatto non sussiste” i tre imputati al processo di Bassano per il decesso di cinque lavoratori all'ex Tricom-Pm Galvanica di Tezze. Le proteste dopo la sentenza: urla e lancio di uova contro il Tribunale

Pubblicato il 24-05-2011
Visto 5.672 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

“Tutti assolti perché il fatto non sussiste''. E' la sentenza del gup Deborah De Stefano del Tribunale di Bassano del Grappa nel processo con rito abbreviato nei confronti dei tre imputati che dovevano rispondere delle morti di cinque dipendenti della ex Tricom-Pm Galvanica di Tezze sul Brenta.
Si conclude così il procedimento che a seguito di una prolungata e tormentata vicenda giudiziaria era chiamato a stabilire le eventuali responsabilità sui cinque casi di decesso per malattia collegati, secondo l'accusa, al “cromo killer” contenuto nelle lavorazioni aziendali.
Il giudice ha respinto le richieste del Pubblico Ministero, il procuratore capo Carmelo Ruberto, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto per i tre imputati condanne complessive per 12 anni e 8 mesi di reclusione, e nella fattispecie: 5 anni e 4 mesi per l'ex amministratore delegato Tricom ed ex amministratore unico della Pm Galvanica (succeduta alla Tricom nel sito aziendale di via Tre Case) Paolo Zampierin; 4 anni per l'ex presidente del Consiglio di Amministrazione della Pm Galvanica Adriano Sgarbossa e 3 anni e 4 mesi per l'ex responsabile dell'impianto di cromatura della Tricom, nonché ex sindaco di Tezze ed ex assessore provinciale Rocco Battistella.

Il corteo di protesta del Comitato per la Difesa della Salute di Tezze e Bassano dopo la lettura della sentenza

I tre imputati erano accusati di omicidio colposo plurimo, lesioni gravissime ed omissione di cautele per la sicurezza e l'integrità fisica dei lavoratori.
A sostegno dell'impianto accusatorio, il PM Ruberto in sede di requisitoria aveva anche ottenuto dal giudice l'acquisizione degli atti della sentenza con la quale, nel 2006, il giudice Paola Cameran del Tribunale di Padova, sede distaccata di Cittadella, aveva condannato lo Zampierin a 2 anni e 6 mesi di reclusione per lo sversamento del cromo esavalente nella falda da parte della Pm Galvanica e al pagamento di 2 milioni e mezzo di euro di risarcimento alle parti civili.
Elementi che, presumibilmente, non sono stati ritenuti sufficienti dal giudice per accertare la “sussistenza del fatto”.
Alla lettura della sentenza, giunta solo dopo pochi minuti di camera di consiglio, sono seguiti momenti di grande tensione: durissima la reazione dei famigliari dei lavoratori deceduti e del “Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa”, presente - come in occasione di ogni udienza - all'esterno del Tribunale con un presidio.
In una via Marinali blindata per oltre un'ora dalle forze dell'ordine in assetto anti-sommossa, esponenti del Comitato hanno gridato frasi di protesta e lanciato alcune uova in direzione del palazzo di giustizia, prima di incamminarsi in corteo verso le piazze con uno striscione recante la scritta “la morte sul lavoro non è mai una fatalità”.
In precedenza il Comitato per la Difesa della Salute di Tezze e Bassano aveva diffuso un volantino nel quale viene reclamata “dignità e forza alla lotta dei lavoratori per la propria sicurezza nei posti di lavoro e nel territorio”.
“Alta mortalità tra chi ha lavorato alla Tricom - afferma il comunicato -, muri e pavimenti impregnati di cromo, perizie mediche ed indagini epidemiologiche, riesumazione di salme e inquinamento delle falde acquifere fino alla bassa padovana non sono bastate ai giudici per affermare con certezza che questi lavoratori sono morti a causa delle condizioni di lavoro in cui dovevano operare. La giustizia non è uguale per tutti.”
La sentenza del Gup di Bassano scrive la parola “fine” alla complessa vertenza giudiziaria. Resta comunque la possibilità, qualora lo si ritenesse opportuno, di ricorrere in appello.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 11.287 volte

2

Politica

14-08-2025

Azzurro e Green

Visto 10.236 volte

3

Attualità

14-08-2025

Diamo i numeri

Visto 10.019 volte

4

Attualità

13-08-2025

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Visto 9.598 volte

5

Attualità

13-08-2025

Quanto siamo agri

Visto 9.462 volte

6

Politica

13-08-2025

Ci sto? Affare la replica

Visto 9.383 volte

7

Politica

18-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 8.468 volte

8

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 7.318 volte

9

Politica

18-08-2025

La Ripartenza

Visto 5.920 volte

10

Agricoltura e Food

18-08-2025

Questione di etichetta

Visto 4.349 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 17.007 volte

2

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 16.213 volte

3

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 14.741 volte

4

Attualità

01-08-2025

Come ti Mozzo il cinema

Visto 14.392 volte

5

Attualità

31-07-2025

Alla Corte d’Appello

Visto 14.161 volte

6

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 13.414 volte

7

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.295 volte

8

Attualità

29-07-2025

Non è un Paese per vecchi

Visto 12.828 volte

9

Attualità

01-08-2025

La Corazzata Mozzemkin

Visto 12.235 volte

10

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 11.287 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili