Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-05-2011
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L'annunciato arrivo di 250 profughi dalla Libia sull'Altopiano di Asiago - e precisamente all'ex istituto elioterapico di Mezzaselva di Roana, dove ignoti la scorsa notte hanno abbandonato una finta bomba all'ingresso - ha fatto scattare l'indignazione dei sindaci altopianesi.
I primi cittadini hanno chiesto un incontro urgente col prefetto di Vicenza e sottolineano di essere stati informati dell'emergenza-profughi all'ultimo momento, accusando le responsabilità - come affermato in dichiarazioni rese alla stampa dal sindaco di Asiago Andrea Gios - “dei politici provinciali e regionali che hanno tenuto nascoste decisioni che riguardano direttamente i cittadini dell'Altopiano”.
Quanto basta per innescare sull'argomento una dura polemica politica.
Il consigliere regionale Udc Raffaele Grazia
A lanciarla è il consigliere regionale dell'Udc Raffaele Grazia, che prende di mira i sindaci dell'Altopiano per accusare a sua volta la politica dell'Amministrazione Zaia.
“Trovo sorprendenti - dichiara testualmente Grazia in una nota trasmessa alle redazioni - le proteste dei sindaci dell’Altopiano di Asiago! Hanno votato e fatto votare, quasi tutti, coloro che governano questa Regione, si assumano quindi anche loro la responsabilità politica delle malefatte di Zaia e C. sempre pronti a raccontare frottole, a fare promesse e, in questo caso cosa ancor più grave, ad omettere agli amministratori locali l’arrivo di più di mille profughi in Veneto pensando al loro “porco comodo” delle elezioni amministrative.”
“Questa - continua Grazia - è la vera situazione in Veneto, una Regione governata da straordinari imbonitori che nascondono la realtà squisitamente per il loro tornaconto elettorale. Non posso neppure accettare le interrogazioni dei colleghi del Pdl che sono totalmente partecipi della gestione disastrosa del Veneto occupando posti rilevanti di governo in giunta.”
“Sia chiaro - afferma ancora il consigliere regionale -, noi dell’Udc abbiamo sempre sposato, diversamente dai leghisti, la tesi della accoglienza, memori della nostra storia e della tradizione di disponibilità e solidarietà sempre espressa dal popolo veneto e continuiamo a sostenere con forza questa tesi, ma non possiamo più accettare supinamente l’arroganza, le bugie, l’incapacità di gestire i problemi, le imposizioni di Zaia e della sua maggioranza.”
“Agli amministratori locali - conclude Grazia - dico: abbiate il coraggio di dire davvero come la pensate del governo regionale; ed ai cittadini vicentini dico: è ora di aprire gli occhi, il tempo delle illusioni è finito.”