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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

“Il digitale terrestre? Dal pianto all'insulto”

Centinaia di persone spaesate dall'avvento del nuovo sistema televisivo. Il racconto di Adriano Loss, storico installatore di impianti Tv di Bassano

Pubblicato il 28-12-2010
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Quando la Tv era in bianco e nero, ne aveva già viste di tutti i colori. Ma mai come adesso. Adriano Loss, titolare della storica ditta di installazioni e riparazioni di impianti televisivi e di antenne di Piazzetta Poste a Bassano, da un mese a questa parte ha il suo gran bel daffare per rispondere alle centinaia di richieste di intervento da parte di clienti totalmente spaesati dopo l'avvento del digitale terrestre.

Adriano Loss, come mai tutti questi interventi?

Adriano Loss: "Nei primi giorni del digitale ho ricevuto 150-200 telefonate al giorno"

“Il problema è che dalla sera alla mattina hanno spento tutto e si è passati al digitale terrestre. La gente non ha visto più niente sul televisore e da quel momento ha cominciato a squillare il telefono. Molti non erano informati. In Tv passavano gli spot sul passaggio al digitale, ma solo negli ultimi giorni. La clientela non era preparata al cambiamento. Il telefono ha cominciato a suonare presto al mattino. “Non vedo più niente!”, mi dicevano. Nei primi giorni ho ricevuto una media di 150-200 telefonate al giorno. Con le reazioni più diverse: dal pianto all'insulto.”

Perché il pianto? E perché l'insulto?
“C'era chi piangeva perché non poteva stare senza la televisione, e chi insultava se non potevamo intervenire subito a installare il decoder e a mettere a posto i programmi. Abbiamo dato la priorità alle persone sole e agli anziani, ma è stato molto impegnativo. Non è facile far capire che nella maggior parte dei casi bisogna usare due telecomandi.”

Come reagisce la gente allo spostamento dei canali che ancora oggi interessa alcune emittenti?
“Nel primo periodo del digitale terrestre molti problemi sono stati causati dai gestori delle Tv. Alcuni erano posizionati regolarmente nei canali assegnati, altri si sono sovrapposti per occupare canali abusivamente. Nella prima settimana c'è stato il caos dell'etere. Siamo dovuti tornare più di qualche volta dallo stesso cliente, da qualcuno anche 5-6 volte. E c'era chi entrava in negozio per implorare semplicemente di venire ad accendergli la Tv.”

E adesso, dopo lo "shock" del primo impatto da parte di molte persone, che problemi ci sono?
“Adesso - a parte alcuni canali che continuano a spostarsi - ci sono altri tipi di problemi, dove c'è un impianto di antenna che non funziona. Ma mentre prima, per installare un decoder e sintonizzare i canali, bastava mezz'ora, adesso per mettere a posto un'antenna ci vuole anche mezza giornata.”

Sotto il profilo strettamente tecnico, come giudica il digitale terrestre?
“Dal punto di vista tecnico, il risultato è ottimo. Prima, quando c'era ancora il sistema analogico, eravamo preoccupati dalle possibili difficoltà di visibilità del digitale terrestre nelle zone d'ombra, e cioè in quelle zone della città dove cioè non tutti i canali analogici si vedevano bene, come ad esempio in Prato Santa Caterina o dietro all'Ospedale. E invece nelle zone d'ombra dell'analogico il digitale funziona perfettamente. E' un sistema che si adatta molto anche ai segnali deboli, l'importante è che arrivino determinate informazioni. Col digitale non ci sono canali che si vedono meno bene degli altri. Un canale o si vede o non si vede, o va oppure non va. Non c'è via di mezzo.”

E' ancora opportuno, a un mese dall'entrata del nuovo sistema, risintonizzare i canali sul decoder?
“Sì, ancora adesso bisogna risintonizzare più volte il decoder, a causa dei gestori che cambiano frequenza. Attualmente riceviamo una media di dieci telefonate al giorno da parte di clienti che ci chiedono di fare la risintonizzazione dei canali. Ad alcuni riusciamo a dare telefonicamente le indicazioni su come fare, per altri dobbiamo andare a fare questa operazione a domicilio. Ci vorrà ancora del tempo prima che molte persone riescano a risintonizzare i canali autonomamente. E chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie, semplicemente si rifiuta di farlo.”

Perché tanta difficoltà?
“Perché i canali visibili da sintonizzare sono più di 200. Alcuni non servono a niente, altri sono dei doppioni, ma sono comunque tanti.”

E in tanta “offerta”, almeno teorica, di canali come vede la situazione delle emittenti locali?
“Diverse emittenti locali col digitale terrestre avranno grandi difficoltà. Chi va a cercare i canali dopo il 600, 700 o 800?”

Però, se si vuole, si può programmare il decoder e il telecomando in modo tale da posizionare nei primi tasti le emittenti preferite...
“Sì, ma io consiglio di aspettare. Almeno fino a quando la collocazione delle emittenti nei rispettivi canali assegnati sarà definitiva. Oggi è già possibile programmare i tasti preferenziali sul telecomando, e cioè collocare le emittenti secondo il proprio ordine di preferenza sul telecomando, ma è un'operazione che richiede circa un'ora. E' meglio aspettare, perché si rischia di farlo per niente.”

Durante il breve tempo dell'intervista, il telefono in negozio squilla due volte. Dall'altro capo, due clienti richiedono un intervento per mettere a posto qualcosa che non va.
La prima è una signora di 80 anni. La seconda è un'altra signora che segnala un fastidioso rumore al televisore. Quest'ultimo problema, ci spiega Loss, si verifica quando si alza troppo l'audio con il telecomando del vecchio televisore analogico, che serve solo ad accendere e spegnere la Tv. Ma spiegarlo al telefono è troppo complicato, e bisogna comunque verificarlo sul posto.
E' ormai quasi sera a Bassano. Ma bisogna intervenire anche per queste piccolezze, per permettere alle due signore di non perdersi i Cesaroni o il gioco a premi di Gerry Scotti.

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