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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Cari blogger, avete superato il limite

Interviene il direttore responsabile di Bassanonet Alessandro Tich

Pubblicato il 07-11-2010
Visto 3.802 volte

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Nello spazio dei commenti all'articolo “No ai ristoranti mordi e fuggi” il nostro utente ilpicchiaduro scrive: “1 2 3 prova, eccoci tornati a bassanonet, il portale della gente che spara cazzate”. Ma ilpicchiaduro interviene su bassanonet. Quindi anche lo stesso ilpicchiaduro spara cazzate.
Il sillogismo è evidente ed è un chiaro sintomo della brutta piega che stanno prendendo, ultimamente, molti interventi postati da utenti che dietro al solito e comodissimo paravento del nickname si sentono liberi di spargere fango su chiunque. E' uno sport praticato non da oggi, e che più volte ci ha costretto a intervenire su questi spazi, ma che ora ha superato il limite della decenza. Minando in pieno - a suon di offese, parolacce e zuffe virtuali - la nostra immagine e soprattutto il nostro impegno quotidiano.
Il nostro portale è una testata giornalistica indipendente che accanto ai contenuti proposti dalla redazione offre a tutti uno spazio per la libera discussione dei temi di attualità e del territorio. Ma bassanonet non è un'osteria dove tutti devono sentirsi liberi di alzare il gomito col mouse per vomitare addosso agli altri.

Un triste e volgare teatrino che emerge prepotentemente anche nel forum.
A questo proposito vi invitiamo a leggere - nella discussione “Viale monte grappa ed i suoi alberi” - le deliranti offese dell'utente dusty nei confronti di altri utenti.
Complimenti dusty: lei è un acquisto recente tra i nostri utenti registrati, ma ha già avuto modo di eccellere per arroganza e turpiloquio.
E' inutile negarlo: troppo spesso il nostro spazio aperto gli utenti viene scambiato per un circo equestre dove anonimi saltimbanchi del computer, vicini a questa o a quell'altra corrente politica, cercano di portare acqua al loro mulino con toni inopportuni e linguaggio improprio. Mortificando, in questo modo, l'enorme mole di contributi di numerosi altri utenti che - anche se critici, scomodi e pungenti - non debordano dalle regole della netiquette, arricchendo in questo modo il ventaglio dei nostri contenuti.
E c'è persino chi entra a casa nostra per lanciare farneticanti insinuazioni.
Come l'utente bepicristofoletto, che commentando il record di visite del nostro articolo “Maltempo, il Brenta fa paura” scrive: “Se il record di contatti si fanno col maltempo avete detto tutto. La verità è che qui di politica non si parla più perché le voci libere sono state tacitate dietro le quinte con metodi "opportuni alla bassanese", anche per merito dell'editore di questo sito a quanto pare.”
E ancora, in un post successivo, cita il caso “di un blogger “famoso” da qui sparito” collegando il fatto a un articolo dell'Espresso che “parla della polizia postale che spia gli utenti di facebook senza alcuna autorizzazione” e indicando il blogger come “l'esempio vivente di quello che si è scritto sull'Espresso e che anzi dimostra che, nel caso di Bassano, la politica ha utilizzato questi mezzi per eliminare voci scomode”.
A bepicristofoletto: il blogger in questione non è stato eliminato, e se non ritiene attualmente di intervenire su bassanonet è stata una sua scelta.
Bassanonet ha sempre attuato comportamenti consoni alle normative di legge, e chi - tra i nostri ospiti - rispetta le regole della community qui è sempre bene accetto.
Per chi non le rispetta, invece, si cambia registro.
Da questo momento tutti gli interventi che saranno ritenuti impropri per linguaggio, toni e contenuti saranno cancellati. Un provvedimento deciso in pieno accordo con l'editore, a salvaguardia dell'autonomia e della rispettabilità del nostro lavoro.
Bassanonet è un'opportunità per tutti per dialogare e avere un confronto aperto e costruttivo con tutte le parti della città e della società civile. Atteggiamenti offensivi o distruttivi non aiutano alla crescita di un progetto editoriale che si fonda su ben altri principi.

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