Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
19 Aug 2025 21:12
19 Aug 2025 15:25
19 Aug 2025 14:10
19 Aug 2025 13:48
19 Aug 2025 13:03
19 Aug 2025 12:07
20 Aug 2025 00:29
19 Aug 2025 21:40
19 Aug 2025 21:32
19 Aug 2025 21:26
19 Aug 2025 21:16
19 Aug 2025 21:00
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 04-11-2010
Visto 2.937 volte
"Quando se ne va l'acqua resta il fango. Per questo invito tutti coloro, singoli o gruppi organizzati, che vogliono dare una mano alla città a comunicare le proprie generalità utilizzando la mail, il telefono 0444221312, e il fax 0444221025. Ciò ci consentirà di assicurarli e metterli immediatamente a disposizione della protezione civile". E sono tanti i volontari che hanno risposto all'appello del Comune di Vicenza per aiutare a ripristinare locali, strade e servizi. Tante le persone che stanno aiutando, in anonimato, i Comuni messi in ginocchio dall’alluvione: studenti e insegnanti, lavoratori e cassa integrati, giovani e anziani, vicentini e immigrati. Dedicare qualche ora del proprio tempo a chi è stato messo in difficoltà dall’alluvione è un gesto civile, gratuito (in etimologia ‘di pura grazia’). Il compierlo, ma anche solo il vederlo fare per chi vorrebbe ma non può, accende finalmente i riflettori su uno scorcio di sereno, spazza via per un po’ la “melma” claustrofobica che soffoca la nostra società nel fango del malessere, della polemica, del “via tutti, qui è casa nostra!”, dell’egoismo e dello sballo. Gesti concreti, poche chiacchiere, nessuna ricerca di primo piano, un’adesione che fa ben sperare.