Ultimora
2 Dec 2023 14:34
Funerali Giulia martedì 5 dicembre a Padova
2 Dec 2023 14:02
Tajani, Flavio Tosi buon candidato a governatore del Veneto
2 Dec 2023 12:49
Carnevale: nel 2024 Venezia rende omaggio a Marco Polo
2 Dec 2023 11:12
Israele: Venezia, scritte contro la rettrice di Ca' Foscari
2 Dec 2023 10:43
Arrestato uomo per maltrattamenti in famiglia a Vicenza
2 Dec 2023 10:42
Controlli Polizia in via Piave Mestre, 13 arresti a novembre
2 Dec 2023 15:32
Giulia, murale a Milano: "Volevo solo scomparire in un abbraccio"
2 Dec 2023 15:36
Uccise moglie e suocera, condannato all'ergastolo
2 Dec 2023 15:43
Serie A: Genoa-Empoli 1-0 DIRETTA e FOTO
2 Dec 2023 15:13
Il Papa, la salute migliora ma anche domani l'Angelus da Santa Marta
2 Dec 2023 15:09
Hamas, '15.200 morti a Gaza, 70% donne e bambini'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
I sindaci spengono le luci contro la manovra del governo
Sabato sera black-out dell'illuminazione pubblica per protestare contro i tagli alle risorse comunali. Riunione tra sindaci a Romano d'Ezzelino: condiviso un documento che sarà trasmesso al governo e al Capo dello Stato
Pubblicato il 24-06-2010
Visto 2.966 volte
Un black-out per protestare contro i tagli previsti dal governo alle risorse destinate ai Comuni. La clamorosa proposta, approvata da tutti i presenti, è emersa a margine della riunione che ieri sera a Romano d'Ezzelino, su iniziativa del sindaco Rossella Olivo, ha visto riuniti una trentina di sindaci e amministratori dei Comuni del Bassanese, del Trevigiano e del Padovano.
L'incontro è stato promosso per definire un'azione comune contro i tagli agli enti locali previsti dalla manovra del governo e contro il Patto di Stabilità “peggiorato - scrive la lettera di invito del Comune di Romano - con le conseguenze della manovra economica in corso di approvazione a Roma, che impone ai nostri Comuni sempre più ristrettezze e vincoli e colpisce indiscriminatamente tutti gli enti locali, compresi quelli, come noi, che lo stesso Stato definisce virtuosi.”
Per alzare la voce contro le misure restrittive i sindaci spegneranno gli interruttori dell'illuminazione pubblica sabato sera, 26 giugno, dalle 21.30 alle 23.00. L'intervento dimostrativo interesserà le zone centrali dei rispettivi paesi per non mandare totalmente al buio le zone e i quartieri di periferia.

Il sindaco di Romano Rossella Olivo: "Un segnale per i nostri cittadini sulle conseguenze della manovra economica"
“Spegneremo le luci nell'ultimo week-end di giugno - spiega il sindaco di Romano Rossella Olivo - perché la manovra dovrebbe essere approvata entro fine mese. E' un segnale che vogliamo dare ai nostri cittadini per sottolineare che alcuni servizi fondamentali, come l'illuminazione pubblica, che vengono dati per scontati, non saranno più tali se la manovra passa.”
Alla riunione in Municipio a Romano è stato inoltre presentato e condiviso all'unanimità un documento rivolto dai sindaci al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente della Corte Costituzionale, a cinque ministri della Repubblica, al Presidente della Regione Luca Zaia e a tutti i deputati e senatori eletti nel Veneto.
Il documento considera che “i tagli imposti colpiranno prevalentemente gli enti locali che già in questi ultimi anni hanno fortemente concorso ai risparmi chiesti dai vari governi” e prende atto “che i tagli colpiscono indifferentemente Comuni in dissesto finanziario e Comuni virtuosi, non introducendo alcun criterio di premialità per le Amministrazioni responsabili e oculate nell’impiego delle risorse umane e finanziarie.”
Il testo osserva inoltre “come le conseguenze della manovra andranno ad incidere su una situazione contabile e di bilancio già pesantemente penalizzata dal meccanismo del Patto di Stabilità” e ricorda che “ai Comuni sono affidati tutta una serie di servizi quali: strade e relativa manutenzione, marciapiedi, illuminazione pubblica, edifici scolastici per l’istruzione d’obbligo con relativa manutenzione e mantenimento: luce, acqua, riscaldamento, trasporto pubblico… Ma anche asili nido, case di riposo, mense, assistenza domiciliare, integrazione quota socio sanitaria alle Aziende Sanitarie, vigilanza e controllo del territorio.”
I sindaci intervenuti, compreso il sindaco di Bassano Stefano Cimatti, si sono detti concordi nel definire “del tutto iniqua e ingiustificata l’applicazione di riduzioni di spesa in percentuale uguali, indipendentemente dalla spesa storica sostenuta negli anni e dalla qualità, efficienza ed efficacia dai servizi resi alla cittadinanza”.
Il documento condiviso chiede pertanto “l’eliminazione del criterio della spesa storica quale parametro di interventi sulla finanza degli enti locali”, la “revisione in senso favorevole alle comunità locali e alla gente comune, da noi rappresentata, dei parametri dei meccanismi di applicazione del Patto di Stabilità” e “l’introduzione di criteri di vantaggio per gli Enti virtuosi”.
“Altri Comuni che non sono potuti intervenire ieri sera - conclude il sindaco Olivo - si sono detti interessati all'iniziativa. In queste ore stiamo raccogliendo altre firme.”
Un'azione congiunta tra primi cittadini per non restare al buio nelle casse comunali.
Il 02 dicembre
- 02-12-2022Dynasty
- 02-12-2017Mura contro Mura
- 02-12-2016Marchio d'Area Volkspartei
- 02-12-2015Ma la notte No
- 02-12-2015Natale Democratico
- 02-12-2014Fluad, “morte sospetta” all'Ulss 15 di Cittadella
- 02-12-2013La Tares secondo Luca
- 02-12-2013Tutto casa e cantiere
- 02-12-2013Gli ultimi fuochi
- 02-12-2013 Energia Sostenibile: a Bassano la presentazione del PAES
- 02-12-2012Commissione VIA Centro Commerciale Unicomm: Rosà ribadisce la sua posizione
- 02-12-2011Habemus Parking (completo)
- 02-12-2011Smantellato il cantiere del Tempio Ossario
- 02-12-2011Fringuelli e fanciulli
- 02-12-2011Il muro sul fiume
- 02-12-2010Quell'ufficio inagibile dentro l'ospedale
- 02-12-2010Donazzan scatenata: “Abroghiamo il valore legale del titolo di laurea”
- 02-12-2009E Bassano lancia il Cinquecentenario di Jacopo
- 02-12-2008Rapina con pestaggio, un arresto
- 02-12-2008Un anno di squalifica per Emanuele Sella