Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Industria

“Le banche tornino ad essere istituti di credito”

Dopo il suicidio di un imprenditore strozzato dai debiti, l'assessore provinciale al lavoro Morena Martini attacca le banche. “Lascino da parte i giochi finanziari e recuperino la mission sociale per cui sono nate"

Pubblicato il 05-06-2010
Visto 5.061 volte

Apriti cielo. Dopo la tragica morte di un imprenditore thienese suicidatosi a causa dei debiti, l'assessore provinciale al lavoro Morena Martini ha sferrato un duro attacco agli istituti di credito “che fanno credito - ha dichiarato - solo a chi non ne ha vera necessità, mentre negano assistenza a chi, senza un sostegno finanziario, è costretto a chiudere.”
Dichiarazioni che, inevitabilmente, hanno sollevato un vespaio di reazioni. Ma che hanno anche generato, come afferma la diretta interessata, “telefonate e email di sostegno, strette di mano, stimoli a continuare.”
“Come assessore al lavoro - precisa oggi la Martini - incontro quotidianamente ditte costrette a rivedere le proprie politiche aziendali chiedendo cassa integrazione o, peggio, mobilità per i propri dipendenti. Non sono, tuttavia, queste ditte a preoccuparmi, perché grazie agli ammortizzatori sociali riescono, se non a fronteggiare la crisi, ad affrontarla con maggiore serenità. La mia grande preoccupazione è rivolta alle numerosissime ditte di artigiani e liberi professionisti che non possono usufruire di alcun sostegno sociale, alle tante richieste di aiuto, telefoniche e via mail, di imprenditori che chiedono di intercedere presso gli istituti bancari a garanzia di crediti che altrimenti non vengono elargiti.”

L'assessore Morena Martini: "Chiedo alle banche di rivedere i propri parametri per i prossimi tre anni"

“La banca - dice ancora l'assessore - nasce come istituto di credito. Nel suo nome c’è la sua mission, che è “fare credito”. E’ vero, le banche non sono istituti di beneficenza, ma non penso di sbagliare quando dico che “vendono soldi” e il margine del loro guadagno è dato proprio dal prezzo che io pago per accedere al credito. Nel momento in cui l’istituto di credito non ha la capacità di erogare il credito a fronte delle richieste che pervengono, è logico pensare che viene meno la sua mission.”
“Le mie dichiarazioni hanno suscitato levate di scudi soprattutto da parte dei grandi azionisti di banca, a conferma di quanto già sapevamo: obiettivo della banca è fare utile. Sia chiaro: non è mia volontà mettere in discussione questo principio, che è giusto e anzi doveroso. Ma se c’è un confine fra utile speculativo e utile etico, e io sono convinta che ci sia, è arrivato il momento di esigere che venga rispettato.
Come istituzioni pubbliche abbiamo fatto ciò che era in nostro potere per fronteggiare la crisi economica, con fondi di garanzia, con accordi, con anticipazioni sui sostegni economici. Sicuramente potevamo fare di più e meglio, ma in buona fede riteniamo di esserci impegnati al massimo.”
“Ora, a nome dei piccoli imprenditori, degli artigiani, dei professionisti, di tutti coloro che sono costretti a chiudere per carenza di liquidità e mancata concessione di credito - dichiara l'assessore provinciale - chiedo agli istituti bancari di rivedere i propri parametri, anche solo per un periodo di tempo determinato, per i prossimi tre anni. Un imprenditore che ha ordini ma non ha la possibilità di acquistare la materia prima per evaderli è destinato al fallimento, e con lui i suoi dipendenti, con ricadute negative su intere famiglie.” “Questi imprenditori - conclude Morena Martini - non chiedono beneficenza o solidarietà gratuita. Chiedono credito. Quel credito che cambierebbe le sorti di tante famiglie e grazie al quale, con molta probabilità, riusciremmo a cambiare le sorti involutive a cui ci sta conducendo la crisi.
Per uscire da questo circolo vizioso è necessario uno sforzo anche e soprattutto delle banche. Dei direttori di filiale, che decidono della vita o della morte di tante aziende. Questi stessi direttori dovrebbero avere una possibilità di esposizione al rischio maggiore di quella oggi prevista. Non chiediamo nulla più che di tornare alle origini: gli istituti di credito tornino a rappresentare per gli imprenditori ciò che sono nati per essere, erogatori di credito. Lascino da parte, per un po’, i “giochi finanziari” a cui troppo spesso recentemente si stanno dedicando, e recuperino la mission sociale per cui sono nati e grazie alla quale si sono grandemente sviluppati sul nostro territorio.”

Messaggi Elettorali

Francesco RuccoElena PavanRenzo Masolo

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 18.868 volte

2

Cronaca

04-11-2025

Nepal, trovato il corpo di Farronato

Visto 12.038 volte

3

Cronaca

03-11-2025

Stefano Farronato disperso in Nepal

Visto 11.358 volte

4

Politica

05-11-2025

Pedemontana, voce in regione

Visto 10.204 volte

5

Attualità

08-11-2025

Emergenza ambientale in Veneto

Visto 3.987 volte

6

Musica

03-11-2025

Sting torna a Bassano del Grappa

Visto 3.398 volte

7

Arte

03-11-2025

Umanica. Uno sguardo a uomo e futuro, con Dif.fusione

Visto 3.352 volte

8

Incontri

06-11-2025

Incontri a Palazzo

Visto 3.299 volte

9

Incontri

04-11-2025

L'Aperilibro riparte in noir

Visto 3.168 volte

1

Elezioni Regionali 2025

25-10-2025

Financial Times

Visto 20.727 volte

2

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 20.467 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-10-2025

Fratelli e Sorelle

Visto 20.428 volte

4

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 19.659 volte

5

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 18.868 volte

6

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.767 volte

7

Politica

26-10-2025

I nodi al pettine

Visto 16.832 volte

8

Attualità

21-10-2025

Antenna 5G sotto accusa

Visto 12.110 volte

9

Cronaca

04-11-2025

Nepal, trovato il corpo di Farronato

Visto 12.038 volte

10

Attualità

10-10-2025

Jacopo Marostica

Visto 11.832 volte