Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-05-2025
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Signori si parte: destinazione Roma.
Non però per ammirare er Colosseo o er Cupolone, ma per perorare nella capitale, e nella fattispecie al Ministero della Giustizia di via Arenula, la causa del Tribunale della Pedemontana.
Domani a Roma è infatti previsto un incontro di una delegazione di sindaci della Pedemontana, compreso il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco, con il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ci sarà anche il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, che è stato invitato a partecipare all’incontro e che quindi ha accettato. La notizia è stata confermata a Bassanonet da fonti interne e bene informate della Provincia di Vicenza.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (foto: pagellapolitica.it - archivio Bassanonet)
Tutti pronti, dunque, per la spedizione al Polo Nordio, con la speranza di piantare prima o poi la bandiera di Bassano sui ghiacci eterni della giustizia di prossimità.
Ma se i sindaci dell’area pedemontana hanno ovviamente i loro motivi per sostenere l’istituzione del Palazzo di Giustizia in riva al Brenta, l’intervento all’incontro col ministro del presidente della Provincia Nardin (per la cronaca, da poco più di un mese iscritto a Fratelli d’Italia, lo stesso partito di Nordio) appare quantomeno inopportuno.
È quanto si evince da un comunicato stampa trasmesso questo pomeriggio in redazione dal Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza, per il tramite del presidente avv. Gaetano Crisafi, nel quale si punta il dito sull’“iniziativa personale, senza mandato” del presidente Nardin, il quale “agisce in totale assenza di competenza istituzionale in materia di giustizia, pretendendo di rappresentare una posizione minoritaria e divisiva” e “ignora istituzioni, magistrati e cittadini”.
Come dal testo che segue.
COMUNICATO
TRIBUNALE DELLA PEDEMONTANA: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA IGNORA ISTITUZIONI, MAGISTRATI E CITTADINI
Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza esprime profondo sconcerto per l’iniziativa del Presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, che si appresta a recarsi a Roma - insieme al Sindaco di Bassano del Grappa - per sollecitare al Ministro della Giustizia la riapertura del Tribunale di Bassano, oggi
ribattezzato “Tribunale della Pedemontana”.
Un’iniziativa personale, senza mandato, che va contro:
La volontà di oltre 60 Comuni della provincia di Vicenza.
Il parere contrario e motivato di tutti i principali organi giudiziari: Presidente e Procuratore Generale della Corte d’Appello, Presidente del Tribunale di Vicenza, Procura di Vicenza, Associazione Nazionale Magistrati.
L’opinione unanime dei Consigli degli Ordini degli Avvocati di Vicenza, Padova, Treviso e dell’Unione Triveneta.
Il Presidente Nardin agisce in totale assenza di competenza istituzionale in materia di giustizia, pretendendo di rappresentare una posizione minoritaria e divisiva.
Il progetto del cosiddetto Tribunale della Pedemontana non ha basi giuridiche né organizzative. Anzi, rischia di frammentare il sistema giudiziario, aggravando le criticità esistenti: carenza di organico, scarsità di risorse, dispersione delle competenze.
Invece di rafforzare il Tribunale di Vicenza - sede naturale e centrale della giustizia per tutta la provincia - si propone un ritorno al passato inefficiente e dispendioso.
Non è accettabile che scelte così delicate vengano piegate a logiche di campanile o a giochi politici personali, come sembrerebbe suggerire il recente avvicinamento del Presidente Nardin, del quale non ricordiamo alcuna iniziativa volta a risolvere i problemi di carenze di organico del Tribunale di Vicenza, a Fratelli d’Italia.
Il Comitato ribadisce il suo NO a operazioni che minano l’unità e l’efficienza del sistema giustizia.
Chiediamo al Ministro della Giustizia Onorevole Carlo Nordio di respingere proposte che ignorano il parere degli esperti, la voce delle istituzioni locali e il bisogno reale di una giustizia moderna, forte e vicina ai cittadini - anche a quelli di Bassano - che meritano un tribunale autorevole, non una succursale simbolica.
La giustizia non è una merce di scambio. È un servizio pubblico essenziale.
Va protetta con responsabilità, competenza e rispetto.
Vicenza, 20 maggio 2025
COMITATO PER UNA GIUSTIZIA DI QUALITÀ A VICENZA