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Politica

Fratel Giangregorio

Pietrosante 2. La difesa d’ufficio del portavoce comunale di Fratelli d’Italia bassano Nicola Giangregorio. “Identità femminile sotto assedio, patriarcato un pericolo che si acuisce con l’immigrazione mal gestita”

Pubblicato il 07-07-2022
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Pietrosantenovela, seconda puntata.
Del “distacco” del sindaco Pavan e del gruppo di maggioranza Forza Italia-Cittadini di Bassano nei confronti delle dichiarazioni rese in consiglio comunale dal consigliere di #PavanSindaco e tesserato con Fratelli d’Italia Gianluca Pietrosante ho riferito nell’articolo precedente.
Sempre oggi, a riguardo di questo che è il caso politico dell’estate, è pervenuto in redazione un comunicato stampa del portavoce comunale di Fratelli d’Italia di Bassano del Grappa Nicola Giangregorio, che pubblichiamo di seguito:

Nicola Giangregorio (foto: archivio Bassanonet)


COMUNICATO

Nicola Giangregorio portavoce comunale di Fratelli D'Italia Bassano del Grappa dichiara:

La comunicazione non parte dalla bocca di chi parla, ma dall’orecchio di chi ascolta, ed in questo caso il vero disgusto, per usare le gentili parole del segretario del PD Tasca, lo si prova con la totale assenza al contraddittorio, agitando le piazze con le proprie conclusioni e convinzioni.
Ricordo che Pietrosante in qualità di consigliere eletto ha il diritto di esprimere la propria opinione, forse i rappresentanti dem hanno dimenticato i diritti altrui, accecati dai propri.
Mi meraviglio che la chiamata alla piazza sia coincisa con le dichiarazioni di un Consigliere Comunale, ripeto che ha il diritto di poter esprimere la propria opinione, e di chi lo ha votato, e non sia stata promossa per il caro bollette, per il caro prezzi, per il lavoro che manca, per le famiglie in sofferenza economica, per le aziende del territorio che chiudono.
Sono due anni che i diritti essenziali sono stati messi in discussione, primo su tutti quello della libertà, ma i sostenitori del governo dei migliori, continuano a non disturbare il manovratore, restando in flash mob silenzioso e perenne.
Auspico che l'abitudine all'utilizzo delle mascherine non abbia configurato una idea di bavaglio a tempo indeterminato, non solo per il virus.
Non scrivo per difendere il consigliere Pietrosante, cosa che farà egregiamente da solo, ma per rassicurare tutte le donne che per Fratelli D'Italia non è mai stata, e mai lo sarà, in discussione la sfera dell'autonomia decisionale, anzi riteniamo che il vero attacco arrivi da quelle associazioni e partiti che continuano a sventolare diritti e nel frattempo ignorano i diritti del nascituro che non può parlare o difendere la propria vita.
E' di tutta evidenza che prima di arrivare ad abortire, bisognerebbe creare le condizioni per evitare che si arrivi a questo, con scelte consapevoli e responsabili. Insegnando la cultura della vita. Ricordo sommessamente che negli Stati Uniti si sta considerando l'interruzione di gravidanza addirittura al nono mese o a nascita parziale.
La nostra e quella degli USA sono due realtà che non vanno paragonate e chi lo fa, probabilmente, è in malafede o ha obiettivi ideologici.
Noi continueremo a chiedere che venga applicata la prima parte della 194, relativa alla prevenzione, per dare alle donne che lo volessero una possibilità di scelta diversa da quella, troppo spesso obbligata, dell'aborto.
Noi sull'utero in affitto saremo sempre contrari.
Poi sul tema dell’ideologia gender, riteniamo che il vero obbiettivo non è quello della lotta alle discriminazioni e neanche il superamento della differenza tra maschio e femmina, ma quello non dichiarato: la scomparsa della donna in quanto madre. Per noi è l’identità femminile ad essere sotto assedio perché si vuole distruggere la straordinaria forza simbolica della maternità.
Difatti stiamo notando come ormai che la parola “donna, madre (vedi carta d'identità)" siano diventate impronunciabili. Con le nostre battaglie vogliamo che, insieme alle parole precedenti, non diventino impronunciabili anche altre parola, tra cui "sovranismo", da noi inteso come difesa, perchè per noi è il faro di una azione politica tesa a difendere la famiglia, l'identità, i confini, la sovranità.

La libertà di opinione, la nostra identità, non può essere soffocata dal politicamente corretto che rende impossibile esprimere il proprio pensiero.

A proposito di patriarcato, non vedo problemi nelle famiglie culturalmente avanzate, questa è la mia opinione, invece ritengo di rivedere acuirsi questo pericolo con l'immigrazione mal gestita sia strutturalmente che culturalmente. Gli eventi di Peschiera e Milano, per fare qualche esempio, dimostrano quanto contano le donne per certe culture, ma anche in questo caso, le femministe non sono pervenute.
Infine sulla famiglia siamo stati promotori di mozioni per sostenerla, ma soprattutto in favore della natalità, che riteniamo fondamentale per il nostro futuro, con politiche atte a conciliare la vita privata degli italiani con il lavoro e misure che aiutino le giovani coppie a progettare una famiglia con figli per rendere sostenibile la crescita del nostro paese.
Non abbiamo nessun timore di affrontare questi argomenti, non abbiamo paura di ricordare che per i bambini strappati alle famiglie di Bibbiano, alle donne e madri a cui avevano tolto i propri figli, solo noi abbiamo manifestato in piazza a Bassano, mentre la sinistra che oggi interpreta, strumentalizzando una opinione, democraticamente disertò la manifestazione che denunciava, non parole e concetti, ma abusi di una gravità inaudita.

Leggo che il Sindaco ha diramato a nome della maggioranza un comunicato di presa di distanza dal consigliere Pietrosante, ne prendiamo atto, ma per le motivazioni in premessa riteniamo di sostenere il consigliere.

Gianluca Pietrosante dichiara:

"Ricordo al sindaco, che tanto dice di pensare a Bassano, che in meno di due anni dalla mia elezione ho fatto per la città una Mozione contro il ddl Zan votata anche da lei, un Ordine del Giorno e una Mozione a favore della famiglia in termini di aiuti economici e della natalità votati all'unanimità e, l'ultima, a favore dell'ULSS 7 sempre votata all'unanimità. Se la Sindaca pensa che un consigliere comunale non debba denunciare le ipocrisie della sinistra dagli appositi banchi comunali, almeno col sottoscritto si sbaglia di grosso. D'altronde è con questa attitudine che la sinistra governa e governerà sempre".

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