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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Vi racconto una Fiab
Renzo Masolo, presidente di Fiab Bassano, critica il progetto di risistemazione del Ponte della Vittoria dal punto di vista tecnico. Immediata la replica dell’assessore Andrea Zonta
Pubblicato il 07-07-2023
Visto 8.775 volte
Ve lo giuro: non riesco più a starci dietro.
Nonostante io sia piuttosto veloce a cogliere le notizie al balzo.
Le puntate della PonteNuovela, il vero e assoluto tormentone dell’estate bassanese 2023, si susseguono a ritmo incessante al punto che diventa ormai un’impresa assai impegnativa riuscire a pubblicarle tutte quante in tempo reale.
Un fermo-immagine del video di Renzo Masolo
E così, tra la messe di comunicati che pervengono in questi giorni in redazione sui lavori del Ponte della Vittoria ovvero Ponte Nuovo e su tante altre belle cose, ieri sono rimasto in arretrato con la comunicazione alla stampa di Fiab Bassano (Federazione italiana ambiente e bicicletta) pubblicata oggi sui giornali locali.
Ne scrivo perché sempre oggi è arrivata l’immediata replica a Fiab dell’assessore ai Lavori Pubblici nonché vicesindaco Andrea Zonta. The Show Must Go On.
Ma andiamo per ordine.
Qui Masolo
Il comunicato stampa di Fiab Bassano riprende i concetti espressi in un video realizzato sull’argomento presso il Ponte Nuovo, prima dell’inizio dei lavori, dal presidente Renzo Masolo. “Non è una polemica politica ma prettamente tecnica”, precisa Masolo in un messaggio trasmesso a chi vi scrive.
Si tratta peraltro di un comunicato stampa lungo e articolato, alla luce di quanto Fiab ha potuto capire “dalle tavole del progetto reperite autonomamente dal sito del Comune solo alcuni giorni antecedenti all’inizio dei lavori”.
Per cui lo riassumerò nei punti salienti.
Esprimendo innanzitutto la propria delusione “per non essere stati invitati alla presentazione del lavori”, Fiab Bassano punta in primis il dito sulle scelte tecniche riguardanti gli utenti deboli: “Critichiamo la scelta di togliere la corsia ciclabile ed adottare la soluzione della ciclo-pedonale in un marciapiede condiviso dagli utenti deboli della strada (seppur in una sezione più ampia).”
Secondo Masolo si tratta inoltre di una scelta “che va nella direzione opposta rispetto al Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica” il quale prescrive “un uso condiviso, in sicurezza, delle strade da parte di tutte le utenze, in una logica di ripensamento della coabitazione tra pedoni e biciclette in percorsi promiscui, superando la filosofia, sin qui prevalente, dei percorsi ciclopedonali”.
Altro problema per Masolo: “La scelta della ciclopedonale non è coerente ed è in discontinuità con quanto troviamo prima e dopo il ponte”. Vale a dire con le corsie ciclabili “che troviamo sulla sponda destra e sinistra”. “Questo genererà grande confusione e mancanza di fluidità del percorso ciclabile già oggi ostacolato dai parcheggi “selvaggi”.”
Poi Fiab Bassano presenta all’amministrazione comunale un paio di proposte “come alternativa al progetto che si denota dalle tavole”, “fermo restando il limite di velocità a 30 km/h dentro e fuori dal ponte per tutti gli utenti”.
Proposta number one: “Mantenere la ciclopedonale come da progetto ma aggiungere una corsia ciclabile o al limite una bike lane sulle carreggiate. Questo consentirebbe ai ciclisti meno abituati a condividere gli spazi stradali con le auto come anziani, famiglie e ragazzi, di percorrere la ciclopedonale e al contempo ai ciclisti più esperti di percorrere in sicurezza la carreggiata, in continuità con la ciclabile prima e dopo il ponte.”
Proposta alternativa number two: “Lasciare il marciapiede ad esclusivo uso dei pedoni e lasciare una corsia ciclabile per ogni senso di marcia al fine di dare continuità e fluidità alla ciclabilità della strada.”
Lamenta Masolo: “Manca una visione d’insieme dell’infrastruttura e della salvaguardia degli utenti deboli della strada.” “Si procede ancora con la logica della separazione dei pedoni e dei ciclisti confinandoli in una zona promiscua come le ciclopedonali, che a loro volta diventano spazi pericolosi in quanto non è possibile livellare la velocità delle biciclette a quelle dei pedoni. È invece possibile limitare la velocità degli automobilisti avvicinandola a quella dei ciclisti rendendo possibile e sicura la loro convivenza.”
“Ancora - aggiunge il presidente Fiab Bassano -, dobbiamo assistere ad uno “spezzatino” di rete ciclabile, dove il ciclista deve fare i conti con la quotidiana discontinuità tra ciclabile, marciapiedi, archetti, precedenze da concedere a strade secondarie, auto parcheggiate sulla ciclabile e quant’altro. Dalla fine dei lavori, anche sul Ponte Nuovo.”
Punto centrale della riflessione finale del video e del comunicato:
“La chiusura del ponte porterà inevitabilmente ad un’intensificazione del traffico. Questa potrebbe essere una buona occasione per molti cittadini per sperimentare la praticità e la convenienza di spostarsi in bicicletta specie per percorsi urbani nel raggio di 5 km. La percorrenza del centro storico e del Ponte Vecchio potrebbe essere una valida alternativa che dovrebbe però essere facilitata dall’amministrazione.”
In definitiva, l’associazione presieduta da Masolo “ribadisce la propria disponibilità a mettere in campo la propria esperienza e competenza per mettersi al servizio dell’amministrazione per contribuire ad una progettazione partecipata”.
Conclude Fiab Bassano: “Disponibilità che, dobbiamo constatare, più volte non sembra essere stata valorizzata.”
Qui Zonta
“Leggo con una certa sorpresa le dichiarazioni del presidente della Fiab Renzo Masolo relative all’intervento sul Ponte della Vittoria perché il progetto era stato presentato a loro e ad altre associazioni che promuovono l’uso della bicicletta ancora prima della sua approvazione.”
Inizia così la dichiarazione del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta, in replica a Fiab Bassano, trasmessa oggi alle redazioni.
“In ogni caso tengo a sottolineare che l’intervento in corso è stato pensato in modo da mantenere divisa la mobilità debole dai veicoli a motore, vista anche la presenza di una nuova balaustra in acciaio che separerà la sede stradale da quella ciclopedonale - prosegue -. Una scelta che, naturalmente, rispetta il codice della strada anche per quanto riguarda le dimensioni della pista ciclopedonale, tali da permetterne l’uso sia da parte delle biciclette che dei pedoni.”
“Per quanto riguarda i raccordi con l'attuale ciclopedonalità - prosegue l’assessore -, saranno effettuati per creare continuità ed alcuni aspetti di collegamento andranno progettati e migliorati con futuri interventi.”
“Infine, per quanto riguarda la ciclabilità in centro storico - conclude Zonta -, sono in fase di definizione un paio di progetti per permettere una migliore fruizione da parte dei ciclisti che a settembre condivideremo con le associazioni di settore.”
Qui finisce la nuova puntata della PonteNuovela di Bassano del Grappa, che non sarà certamente l’ultima.
E questa volta, anche se non c’è ancora il lieto fine, vi ho raccontato una Fiab.
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