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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L’invaso inviso
Il consigliere comunale Paolo Retinò sulla diga e invaso del Vanoi: “Questa opera non è una soluzione, ma un pericolo inaccettabile per l’ambiente, per la sicurezza delle comunità coinvolte e per il nostro territorio”
Pubblicato il 29-01-2025
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			L’invaso inviso. 
Il consigliere comunale di Bassano per Tutti - Europa Verde Paolo Retinò, tramite un comunicato stampa trasmesso in redazione, “ribadisce con fermezza” la sua opposizione al progetto della diga e dell’invaso del Vanoi. 
Lo fa ovviamente alla luce delle ultime notizie sulla dibattuta questione, riportate nei nostri precedenti articoli. 
		
La Valle del torrente Vanoi (foto: italianostra.org - archivio Bassanonet)
			La prima notizia è la decisione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Brenta di proseguire con la progettazione del maxi intervento di realizzazione del serbatoio del Vanoi, peraltro in gran parte ubicato in territorio trentino, al termine del percorso del Dibattito Pubblico e a seguito della Relazione conclusiva del Responsabile del Dibattito Pubblico medesimo. 
La seconda è la bocciatura in consiglio regionale della mozione presentata dalle minoranze, che impegnava la Regione Veneto ad esprimere la propria contrarietà al progetto, con la maggioranza che si è divisa e con ben 28 consiglieri comunali di maggioranza che sono usciti dall’aula per non votare. 
Retinò, come dal testo che segue, non le manda certamente a dire: dal suo punto di vista “questa opera non è una soluzione, ma un pericolo inaccettabile per l’ambiente, per la sicurezza delle comunità coinvolte e per il nostro territorio”. 
COMUNICATO 
NO ALLA DIGA DEL VANOI: UNA MINACCIA AMBIENTALE E UN RISCHIO PER LA SICUREZZA!
Come consigliere di Bassano ribadisco con fermezza anche la mia opposizione al progetto della diga sul torrente Vanoi, promosso in solitaria dal Consorzio di Bonifica Brenta. Questa opera non è una soluzione, ma un pericolo inaccettabile per l’ambiente, per la sicurezza delle comunità coinvolte e per il nostro territorio. 
Non esistono alternative accettabili alla “soluzione zero”: il progetto va fermato, senza compromessi, come ho già chiesto in Consiglio comunale e come continueremo a chiedere a Bassano insieme alle migliaia di persone che si mobilitano, qui come altrove, in difesa del territorio e anche dell’enorme e inutile spreco di denaro pubblico. 
Un progetto che ignora ambiente e sicurezza
Il progetto della diga è in netto contrasto con la tutela degli ecosistemi alpini e con le volontà dei territori. L’area è già fragile e soggetta a frane e dissesti geologici e un progetto simile può  generare conseguenze devastanti. 
Gli studi contenuti nel DOCFAP stesso, ricordiamolo, confermano la presenza di rischi geologici elevati anche per Bassano!
Siamo in tanti a esprimere contrarietà. Province, comuni, associazioni e rappresentanti politici locali e regionali, tra cui il consigliere di Europa Verde Renzo Masolo e prima di lui Cristina Guarda, ora eurodeputata. 
E ricordiamo a voce alta le oltre 13.000 firme raccolte dal Comitato per la Difesa del Torrente Vanoi e depositate in consiglio regionale a Venezia dopo un lungo cammino. 
Eppure, la Regione Veneto nicchia e boccia la mozione di minoranza del 28 gennaio in consiglio regionale non partecipando al voto: una politica ambigua che preferisce nascondersi.
Esistono alternative più sicure, economiche e rispettose dell’ambiente per gestire la crisi idrica: aree forestali di infiltrazione (AFI), innovazioni agricole che tengano conto dei cambiamenti climatici, lo sghiaiamento dei bacini esistenti e l’incremento della loro efficienza. 
La sicurezza dei cittadini non può essere sacrificata per un’opera che non offre alcuna garanzia e che risponde a logiche superate, lontane da una visione di sostenibilità e di rispetto dei territori e degli ecosistemi.
Mi impegno a mantenere alta l’attenzione su questo tema e a collaborare con tutti coloro che condividono l’obiettivo di proteggere il nostro territorio. 
Ci abbiamo provato con la mozione in consiglio comunale a dicembre, bocciata da una maggioranza che non aveva neanche approfondito il contenuto. 
E lo faremo ancora!  La diga del Vanoi è un progetto che deve essere fermato, senza esitazioni. L’acqua è una risorsa preziosa e va gestita con rispetto e responsabilità, senza mettere in pericolo la sicurezza delle comunità e l’integrità dell’ambiente.
È ora di ripensare insieme i modelli di gestione e sviluppo dell’intero territorio. Dai bacini alpini al fondo valle. Non possiamo permettere che decisioni miopi compromettano il futuro delle nostre comunità e dei nostri ecosistemi. 
Insieme possiamo fare la differenza e garantire un futuro sostenibile per noi e per chi ci sarà: non sarà questa vecchia politica a farlo per noi. 
Paolo Retinò 
Consigliere comunale Bassano per Tutti - Europa Verde 
		
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