Alessandro TichAlessandro Tich
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Trump 4 Formaggi

Nel giorno dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, il consigliere regionale Joe Formaggio organizza una serata “goliardica e simbolica” in una pizzeria a Vicenza, con una speciale “Pizza Trump” e un vino…d’oro

Pubblicato il 20-01-2025
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Sì, sì, lo so: questo articolo scrive di un evento che accade a Vicenza e noi siamo Bassanonet.
Ma intanto Vicenza non è all’estero e per telefonare a casa a Bassano dal capoluogo berico non serve il roaming, almeno per il momento. In più, l’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti è un avvenimento di importanza planetaria e fino a prova contraria Bassano del Grappa, anche se sta mandando un ricevitore satellitare sulla Luna, fa ancora parte del pianeta Terra.
Quindi siamo ampiamente autorizzati a scriverne.

Joe Formaggio con la 'Pizza Trump' (foto Alessandro Tich)

E ne scriviamo perché oggi, in concomitanza con l’Inauguration Day della seconda presidenza trumpiana in quel di Washington, qui in Italy, e nella fattispecie nella città del Palladio viene organizzato un evento conviviale con brindisi per celebrare il nuovo presidente USA.
Dove? Alla Caserma Ederle? A Camp Del Din? Nella sede di un’associazione per l’amicizia Italia-USA? Nossignori: in una pizzeria.
La location prescelta per cotanto appuntamento celebrativo è la Pizzeria X Giugno, locale storico del Veneto ai piedi di Monte Berico, che guarda caso è gestita assieme al padre Nicola da Nicolò Naclerio, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Vicenza.
E il promotore di questa “serata goliardica e simbolica” in onore del nuovo presidente degli Stati Uniti altri non è che Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che di Donald Trump è un ammiratore assoluto e che ha voluto organizzare la festa, come dal suo comunicato stampa di annuncio della medesima, “per celebrare l’amicizia e la fratellanza tra il popolo italiano e quello americano, nel segno di una comune visione per un mondo più sicuro e prospero”.
Per l’occasione, viene esposta in più esemplari in Pizzeria nientemeno che una speciale “Pizza Trump”, ispirata alle fattezze del leader americano e realizzata combinando un mix di vari ingredienti.
Una base di mozzarella, crema di zucca per i capelli, prosciutto cotto per il viso, radicchio di Treviso per il vestito, pomodoro per la cravatta rossa, due olive per gli occhi e un salamino per la bocca.
Et voilà, ecco la pizza più potente del mondo.
Più tardi le SturmTrumpen dei sostenitori vicentini di Donald, chiamati da Formaggio a partecipare al festoso appuntamento (“tutta gente del popolo, nessun politico”) si siederanno a tavola per condividere una cena naturalmente a base di pizza, compreso l’infiltrato speciale che è il vostro umile cronista.
Ma la “Pizza Trump” non fa parte del menù ed è stata preparata solo per esposizione. Nel giorno della celebrazione del 47simo presidente USA, con tutta la sacralità del momento, ci mancherebbe che lo mangiassimo.

Alle 18, ora italiana, inizia in mondovisione la cerimonia di investitura di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America.
E alle 18, ora italiana e vicentina, inizia anche l’evento alle falde di Monte Berico.
Molti partecipanti, tra cui lo stesso Joe Formaggio, arriveranno di seguito, dopo la conclusione del discorso di insediamento, a dir poco dirompente, di Trump davanti al pubblico osannante alla Rotonda del Campidoglio di Washington.
Per chi è già qui viene accesa la tv della Pizzeria, con la diretta dell’avvenimento trasmessa, tradotta in italiano e commentata da Sky Tg24.
Tra i primi a presenziare nel locale di viale X Giugno c’è la nota influencer ovvero scrittrice / entrepreneur / political commentator (dal suo profilo Instagram) vicentina Michela Morellato, trumpiana Doc come suo marito Adam, che è statunitense e indossa una maglia con la scritta “Italians for Trump”.
È proprio lei, a un certo punto, a prendere il telecomando per cambiare canale e andare sulla diretta YouTube della cerimonia di insediamento, con audio originale senza traduzione, perché infastidita dai commenti critici sul discorso di Trump dei giornalisti e opinionisti di Sky Tg24.
“Sono molto delusa dalla nostra televisione nazionale. Adesso ho visto solo Sky Tg24 che comunque si sa che è un nemico di Trump, come lo era di Berlusconi, e sono convinta che stasera guardando la RAI o Mediaset ci saranno i soliti opinionisti che diranno le solite cose”, dichiara a chi vi scrive la Morellato in un lungo sfogo contro la narrazione che viene proposta in Italia sulla figura del presidente USA, e non solo.
“Visto che questa è una nuova era, come dice Trump, la “golden age”, l’era d’oro - continua -, dobbiamo rimuovere questi ciarlatani dal nostro sistema perché noi come italiani e occidentali dobbiamo attenerci alle regole diplomatiche, e anche giornalistiche, di questo mondo dove la nuova era comanda.”
Caspita: io che non sopporto i sistemi dove c’è qualcuno che comanda (che è diverso dal dire “che governa”), devo cominciare a preoccuparmi?

Ma siccome “No Formaggio, No Party”, ecco che finalmente con l’arrivo in Pizzeria del vulcanico consigliere regionale di FdI la serata assume i contorni della festa.
Per la trumpiana occasione, il Big Joe della situazione sfoggia una maglia e un berrettino con la scritta “VIGA”.
È l’acronimo di “VIcenza Grande Ancora”.
Ma per le gentili signore, aggiunge, può significare anche “VIcenza Grande Amore”.
È la scritta che compare anche su una seconda pizza realizzata per esposizione: “Trump VIGA”.
Per qualcuno è trumpiano anche il dress code della serata: è il caso di Emiliano Barban, fido collaboratore di Formaggio, che esibisce una cravatta rossa alla Trump e non è l’unico.
Altri indossano un berretto con la scritta MAGA, acronimo del motto di Trump “Make America Great Again“.
“Vogliamo festeggiare l’insediamento di Trump perché tutte le persone si rispecchiano nella sua energia, nel suo non mollare mai - dichiara Formaggio a Bassanonet -. Stiamo parlando di una persona che ha fatto il presidente degli Stati Uniti, si è fatto da solo, ha perso, ha continuato a crederci ed è ritornato a fare il presidente degli Stati Uniti.”
“Una persona che nel suo primo mandato non ha mai aperto un conflitto e che prima di insediarsi ha fatto finire un conflitto - prosegue -. Quindi secondo me col presidente Trump avremo pace e prosperità per l’occidente ed è quello di cui abbiamo bisogno.”
Ma a questo punto il Joe da Albettone non spera di incontrare il Donald da New York prima o poi?
“Certo! Io ho in programma in giugno di andare negli Stati Uniti per poterlo incontrare e stringergli la mano - mi risponde -. Degli amici dalla Casa Bianca mi hanno già mandato una maglietta e un paio di scarpe da ginnastica con la sua firma. È una cosa bellissima e sono molto contento.”
Ed ecco che, egregi lettori, il mio già lunghissimo elenco di “Ho visto cose che noi umani…” si arricchisce - oltre alla “Pizza Trump” che già da sola vale una citazione alla Blade Runner - anche della visione di alcune reliquie enologiche.

Visto che Donald Trump ha orgogliosamente affermato che con la sua presidenza inizia “The Golden Age of America”, la Formaggio’s Organization fa infatti comparire sui tavoli della serata nientemeno che un preziosissimo vino…d’oro.
È uno spumante millesimato, prodotto dall’azienda vinicola Ca’ del Sette di Gambellara, con l’etichetta “TRUMP Golden Age of America”, creata in oro galvanico.
Ma l’oro si trova anche dentro la bottiglia, tra i componenti del vino: precisamente oro alimentare a 23 carati.
La sorpresa sta nel capovolgere le bottiglie a testa in giù. L’effetto è quello delle palle di vetro con la neve, solo che al posto dei fiocchi di neve “cadono” goccioline d’oro.
Che VIGAta.
La speciale partita di spumante aureo è stata commissionata da un imprenditore orafo vicentino che preferisce mantenere l’anonimato.
12 bottiglie di “Golden Age” saranno spedite in omaggio alla Casa Bianca, mentre un bottiglione Magnum sarà specialmente riservato al presidente Trump.
Già inebriato da cotanta visione di vino dorato, al punto da rischiare la sospensione della patente pur non bevendone un goccio, vengo incuriosito anche da un’altra bottiglia con la scritta TRUMP sull’etichetta.
È un Cabernet Sauvignon annata 2019 da Monticello, che nonostante il nome italiano è un sobborgo collinare di Charlottesville, in Virginia, che fu la tenuta del terzo presidente USA Thomas Jefferson.
A prima vista penso che si tratti di un’altra bottiglia celebrativa, ma mi sbaglio.
Una signora americana che siede vicino a me mi spiega infatti nella sua lingua: “Questo vino è prodotto dalla famiglia Trump”.
Ed è vero: sulla bottiglia c’è scritto in inglese “Prodotto e imbottigliato dalla Trump Winery, Charlottesville, VA”.
Ma guarda un po’. Aggiungo al carrello del mio “Ho visto cose…” anche il vino di Trump. Ideale da abbinare ai tacos messicani.

Si passa quindi alla cena trumpiana a base di pizza, in lieta e gaudente compagnia, con le bandierine italiana e statunitense installate su ogni tavolo.
Ma in questa festa conviviale a stelle e strisce, l’unico che non mangia è proprio Joe Formaggio.
Il consigliere regionale è in pura estasi da Inauguration Day e non sta fermo un attimo. Veleggia fra un tavolo e l’altro per condividere il suo entusiasmo con ogni commensale, dispensa battute e sprazzi di gioia, si fa fotografare più che volentieri con la bandiera americana, col berrettino VIGA, con la “Pizza Trump” e con le bottiglie del vino speciale in oro commestibile missione Goldfinger.
In altre parole, per raggiungere più volte ogni angolo della sala e diffondere il suo autentico tripudio per l’insediamento del presidente USA, l’ideatore e promotore della serata si fa letteralmente in quattro.
Non c’è che dire: quello che viene appassionatamente celebrato alla Pizzeria X Giugno di Vicenza è davvero un Trump ai 4 Formaggi.

Il 15 febbraio

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