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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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United Colors of Bordignon

Elezioni Consorzio di Bonifica Brenta. L’ex sindaco e attuale vicesindaco di Rosà Paolo Bordignon si candida presidente, in continuità con la presidenza Sonza. “I veri ambientalisti sono le persone del mondo agricolo”. E sul Vanoi…

Pubblicato il 07-12-2024
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Questa sì, che è una discesa in campo.
Non solo perché domenica 15 dicembre tutti i proprietari di immobili iscritti nel catasto consortile saranno chiamati al voto per eleggere la nuova amministrazione del Consorzio di Bonifica Brenta, che come sempre rimarrà in carica cinque anni.
Ma anche perché i “grandi elettori” di questo tipo di tornate elettorali sono tradizionalmente quelli che sul campo ci lavorano e cioè gli agricoltori, che pagano al Consorzio un contributo annuale più alto (quelli della cosiddetta “fascia 3”) e che proporzionalmente partecipano al voto in percentuale maggiore.

Il presidente uscente Enzo Sonza e il candidato presidente Paolo Bordignon (foto Alessandro Tich)

Si voterà dalle 8 alle 20, nei seggi elettorali indicati nella comunicazione inviata dal Consorzio a tutti di aventi diritto al voto, e ciascun elettore ha diritto a un voto, barrando il simbolo di lista e segnando un massimo di tre preferenze, che esprime nell’ambito della fascia di rappresentanza cui appartiene.
Vale a dire “fascia 1” (scheda bianca) per chi paga un contributo fino a 98 euro, con 103.000 circa aventi diritto al voto; “fascia 2” (scheda verde) per chi paga un contributo da 98 a 412 euro, con 18.300 circa aventi diritto al voto e “fascia 3” (scheda gialla) per i contribuenti oltre i 412 euro, con 5080 aventi diritto al voto.
Si voterà per la scelta dei 20 componenti elettivi dell’assemblea del Consorzio di Bonifica Brenta, che a loro volta eleggeranno il nuovo presidente.
E il candidato presidente, come nel caso di cui mi occupo in questo articolo, può essere già designato in anticipo.
Tutto chiaro fin qui? Gold very good (oro benon).

Quelle che ho riportato sopra sono le informazioni tecniche essenziali di una contesa elettorale che magari non richiama i titoloni sui giornali ma sulla quale sta montando un clima di grande fermento, per la posta in gioco in materia di gestione delle tematiche ambientali di competenza dell’ente consortile, e che vede in lizza ben tre liste concorrenti.
Ed è il clima di fibrillazione che si avverte anche alla presentazione ai media, nella sala conferenze della Torre di Malta a Cittadella, della lista 1 “L’Acqua è Vita” che candida a presidente del Consorzio di Bonifica un volto notissimo della nostra politica amministrativa locale, anche se in conferenza stampa terrà poi a precisare che per le elezioni consorziali “la politica non c’entra e dentro la lista ci sono candidati di tutti gli orientamenti”.
Si tratta di Paolo Bordignon, per dieci anni sindaco e attuale vicesindaco di Rosà, ovviamente in quota Lega (ma questo solo per la cronaca), nonché rappresentante dei sindaci nel CdA del Consorzio nel quinquennio 2015-2020 e rappresentante della Regione nel medesimo CdA nell’attuale quinquennio in scadenza.
La sua candidatura si propone in continuità con la gestione del presidente uscente Enzo Sonza, che dopo dieci anni consecutivi alla guida del Consorzio lascia l’incarico con l’auspicio di passare il testimone a Bordignon.

“In dieci anni di presidenza i risultati si sono visti col passare del tempo e l’operatività del Consorzio sul territorio ha cambiato decisamente marcia - esordisce Sonza -. Nei primi cinque anni abbiamo curato la sistemazione idraulica del Padovano dopo le alluvioni degli anni precedenti, nei secondi cinque anni abbiamo realizzato lo sviluppo pluvirriguo del territorio progettazione e opere idrauliche come la cassa di espansione di Veggiano.”
“Tutte opere progettate e completate con un punteggio molto elevato per i finanziamenti - prosegue -. Dobbiamo continuare la programmazione e il lavoro fatto, per questo diamo la nostra fiducia a Paolo Bordignon. Abbiamo condiviso insieme tutti i progetti ed è la persona più indicata per proseguire questo lavoro.”
“C’è solo da lavorare e continuare le opere che sono in piedi - conferma Bordignon -. Porteremo avanti il tema delle convenzioni mirate con ogni Comune per la messa in atto di un piano per le emergenze, ma anche delle convenzioni con le scuole per sensibilizzare gli studenti al valore dell’acqua. Questa è una lista di lavoro.”
Dei dieci punti del programma della lista, consegnato alla stampa, il primo riguarda “l’urgente adattamento agli eventi climatici e meteorologici estremi”.
“La realizzazione di invasi - scrive il documento - è ampiamente riconosciuta come uno strumento fondamentale per affrontare sia la siccità che le inondazioni, fenomeni che provocano ingenti danni non solo all’agricoltura, ma a tutte le attività produttive e ai privati cittadini.”
E in quanto al problema della siccità, si scrive “invasi” ma il cronista legge “diga e serbatoio del Vanoi”.

È lo stesso Bordignon che affronta - brevemente - il tema Vanoi, che è un progetto del Consorzio di Bonifica, prima che qualche giornalista gli ponga una inevitabile domanda al riguardo. E lo fa da navigato amministratore politico, con una dichiarazione che attutisce i contorni della responsabilità della questione.
“Il Consorzio - afferma il candidato presidente - è stato il primo ente in grado di proporre il progetto del Vanoi. Saranno i tecnici nazionali, il governo e i ministeri che eventualmente andranno avanti con la progettazione. Le pratiche sono al ministero.”
“Non serve essere ambientalisti”, aggiunge, rispondendo a distanza a chi chiede soluzioni alternative al Vanoi per affrontare le crisi idriche e ricordando come esempio “i 7 ettari di ricarica della falda” realizzati nel suo Comune, a Rosà.
“Lo siamo già, ambientalisti - rimarca Bordignon -. I veri ambientalisti sono le persone del mondo agricolo, che ogni giorno sono sul territorio e toccano i problemi.”
A supporto di tale affermazione, il presidente uscente Sonza rimarca che basta leggere il libretto di fine mandato che è stato recapitato nelle case dei contribuenti-elettori, ponendo in particolare attenzione sul bilancio ambientale che spiega “cos’è e che cosa fa il Consorzio”.
“Siamo il primo Consorzio in Italia che ha fatto il bilancio ambientale, e lo facciamo da dodici anni”, sottolinea in conclusione.

Dunque Paolo Bordignon scende in campo, nel vero senso della parola.
Dovesse essere eletto presidente del Consorzio di Bonifica, ruolo incompatibile con cariche di giunta comunale, dovrà dimettersi da vicesindaco e da assessore di Rosà.
Rimarrà, comunque, consigliere comunale.
Bordignon spezza una lancia a favore della trasparenza della proposta: “Siamo l’unica lista che dice già agli elettori chi vuole candidare come presidente.”
A sostenerne la candidatura alla presidenza è una squadra composta complessivamente da 40 candidati che qui ovviamente è impossibile nominare tutti.
Da un punto di vista di curiosità cronistica, segnalo solo che tra i candidati della lista 1 “L’Acqua è Vita” c’è anche Paolo Brotto, di Rosà, consigliere consorziale uscente ma noto soprattutto alle nostre cronache come presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asparago Bianco di Bassano Dop.
I 40 aspiranti componenti elettivi dell’assemblea del Consorzio di Bonifica (10 per la “fascia 1”, 16 per la “fascia 2” e 14 per la “fascia 3”) sono suddivisi e distinti - anche nel volantino elettorale di lista, che ovviamente non può mancare - coi tre rispettivi colori di scheda: bianco, verde e giallo.
United Colors of Bordignon.

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