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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Blowin' in the Wind
Residenti di quartiere Merlo in subbuglio per la costruzione di un’antenna di 25 metri di Wind Tre in strada del Brolo. Ritenute insufficienti le risposte dell’amministrazione. “Siamo qui perché non vogliamo l’antenna e vogliamo essere informati”
Pubblicato il 18-11-2023
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“Ogni sabato ghe xe un’antenna”. È la battuta che mi spara al volo un mio collega dei media locali.
E in effetti ha ragione. Sabato scorso eravamo a San Lazzaro per la conferenza stampa itinerante del consigliere comunale Stefano Facchin, la cui prima tappa è stata l’area di costruzione della stazione radiobase dell’Iliad in via Colombi.
Oggi siamo invece in strada del Brolo, in quartiere Merlo, a ridosso del parco di Villa Giusti del Giardino e del Centro Studi, a pochi metri dalla rotatoria di incrocio tra viale De Gasperi, via Rosmini e viale Aldo Moro.

Foto Alessandro Tich
Qui sorgerà un altro perticone della telefonia mobile: una stazione di radiotelefonia del gestore Wind Tre, dell’altezza di 25 metri. Non siamo nel Deserto dei Tartari: di fronte e a pochissima distanza dall’area di cantiere ci sono diverse abitazioni.
I residenti sono preoccupati, soprattutto per la scarsità di informazioni ricevute al riguardo dall’amministrazione comunale. Qualcosa è stato detto ed è accaduto all’ultima assemblea di quartiere del mercoledì della settimana scorsa.
Ma quanto riferito ai cittadini in quella occasione dall’assessore comunale all’Urbanistica Andrea Viero, competente per il tema delle antenne telefoniche, non viene ritenuto esaustivo e soddisfacente. “L’assessore ci ha detto che è dal 2020 che si parla del Piano delle antenne, che nel 2022 è stato approvato dal consiglio comunale.” Eppure per tutti quanti la comparsa del cantiere è stata una sorpresa.
In più, come afferma il residente e portavoce della protesta Flavio Fiorio, “in questa questione il consiglio di quartiere è assente, abbiamo chiesto informazioni anche a loro ma non ci hanno risposto.”
E così gli abitanti della zona si sono messi in proprio, convocando un incontro con la stampa davanti al luogo transennato col cartello di cantiere che indica: “Lavori di realizzazione stazione radio di telefonia”. Committente: “Wind 3”.
La luminosa giornata di sole permette di apprezzare la visione panoramica che si apre da questo punto della città, per quanto lì davanti transiti il traffico di viale De Gasperi e poco più in là si staglino sullo sfondo i retrostanti capannoni di via Ferraro e strada Cartigliana.
Girando gli occhi a destra rispetto al sito prescelto per l’antenna della discordia, sul lato opposto di via Rosmini che è anche la direttrice più importante di accesso al Centro Studi, si notano i filari di piante che delimitano a sud il parco di Villa Giusti.
Strada del Brolo è insomma una bella zona di Bassano, nonostante sia circondata dall’asfalto.
Sono presenti alla “discesa in strada” dei cittadini una quarantina di persone, qualcuna anche con i figli al seguito. Ci sono bambini con dei fogli di carta con la scritta “No No Antenna”, realizzata da loro stessi con i pennarelli.
I residenti di quartiere Merlo annunciano che sarà promossa “una raccolta di tutte le firme” per chiedere all’amministrazione “di essere informati”.
“L’assessore ci ha detto che chiunque può andare in Comune e richiedere l’accesso agli atti - dichiara ancora Fiorio -. Ma le risposte non arrivano prima di un mese.”
E un mese è un periodo di tempo troppo lungo per tentare di fermare il cantiere della stazione radiobase.
In assemblea i residenti hanno richiesto di spostare l’antenna al centro della vicina rotatoria, ma - come riferiscono - l’assessore ha risposto che “quello è un terreno privato”.
“Ci sono videocamere di sicurezza, c’è l’illuminazione pubblica, è in mezzo a viale De Gasperi e ci dicono che è un terreno privato - continua il portavoce -. Ma secondo voi ha senso?”.
Ma perché, esattamente, i residenti sono qui oggi?
“Noi siamo qui oggi perché non vogliamo l’antenna - risponde Fiorio -. Oppure almeno vogliamo delle informazioni. È un’antenna, ma di quante celle? E di che potenza? Quante diventeranno alla fine le celle che metteranno intorno?”.
“Dicono che l’Arpav ha fatto un controllo - prosegue -. Con quante celle ha fatto il controllo? Non ci dicono nulla. Quindi, se non sappiamo cosa viene fatto, come facciamo a stare tranquilli?”.
“Giratevi qui intorno e guardate il panorama - conclude Flavio Fiorio -. E adesso chiudete gli occhi e mettete 25 metri di antenna qui davanti. Vedendo Villa Giusti che è uno dei polmoni verdi più grossi di Bassano del Grappa, gli mettono un’antenna da 25 metri davanti. Non ha un granché di senso.”
“Siamo qui - spiega Mauro De Boni, un altro residente - anche per chiedere un dialogo con l’amministrazione comunale per cercare un sito alternativo, tenendo comunque conto delle esigenze di tutti.”
“Oltretutto - aggiunge De Boni - nella mappatura delle zone da scegliere, c’è una “zona bianca” che è praticamente dietro la zona industriale qui di fronte, che non ha alcun vincolo. Quindi né vincolo di abitazioni, ne vincolo architettonico, né altro. Lì potrebbero mettere l’antenna senza nessun problema. Invece è stata scelta questa.”
Riusciranno i residenti di strada del Brolo e più in generale di quartiere Merlo ad ottenere le precise risposte da loro richieste sull’antenna della Wind Tre che dovrebbe sorgere davanti alle finestre delle case?
Non vorrei che si concretizzasse il celebre verso dell’altrettanto celebre canzone di Bob Dylan:
The answer, my friend, is blowin' in the Wind.
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