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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L’udinese imbrattante
Identificato e denunciato dalla Polizia Locale l’autore dei graffiti su Palazzo Bonaguro. È un 41enne di Udine, in città per la manifestazione “Hip Hop is Wonderful”. Si è definito un artista: “Potrei dipingere la Cappella Sistina”
Pubblicato il 14-11-2023
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C’è l’olandese volante e c’è l’udinese imbrattante. E per tracciare in solitaria i suoi segni da un lato all’altro della facciata di Palazzo Bonaguro ha impiegato in tutto 19 minuti.
Indisturbato, visto che erano le 4 di mattina di domenica.
Ma non ha fatto i conti con le videocamere di sorveglianza che lo hanno immortalato.
Il materiale sequestrato al 41enne di Udine
Era incappucciato, ma girandosi ha fatto vedere il suo volto. In più era riconoscibile per il giubbotto scuro che indossava e per i due zainetti di colore blu in cui teneva tutti i suoi “attrezzi”.
Una pattuglia della Polizia Locale, in perlustrazione di servizio in quartiere Angarano, si è accorta dell’imbrattamento su Palazzo Bonaguro tre ore e mezza più tardi, alle 7.40.
È stata subito informata la centrale operativa e l’ufficiale di servizio, dopo aver visionato le riprese delle telecamere, ha diramato la descrizione dell’uomo.
Alle 8.30 gli agenti si sono immediatamente recati nel primo luogo dove l’autore di un gesto del genere potrebbe trovarsi: la stazione ferroviaria di Bassano. E lì lo hanno trovato e fermato. Col suo giubbotto scuro e con i suoi due zainetti blu. Avrebbe dovuto prendere il treno per far perdere le proprie tracce, ma non ci è riuscito.
L’uomo, privo di documenti, è stato quindi portato al Commissariato di Pubblica Sicurezza per la fotosegnalazione, che ha reso possibile la sua identificazione.
Successivamente è stato trasferito al Comando di Polizia Locale dove è stata elevata nei suoi confronti una denuncia penale per danneggiamenti.
Si tratta di un 41enne di Udine, dove risiede, con precedenti penali di vario tipo.
La notizia viene ufficializzata in una conferenza stampa convocata in municipio dall’assessore comunale alla Sicurezza Claudio Mazzocco.
L’assessore riferisce che il denunciato ha detto di trovarsi a Bassano perché invitato alla manifestazione “Hip Hop is Wonderful”, della quale chi vi scrive si è occupato in un articolo precedente, e che aveva già dipinto sullo spazio dedicato e autorizzato del Centro Giovanile.
Ha però negato l’evidenza e non ha ammesso di essere stato lui il responsabile dei graffiti sulla facciata di Palazzo Bonaguro. Ha detto invece ai presenti “non capite niente” e di essere un artista: “Potrei dipingere la Cappella Sistina”. Forse è meglio inoltrare questo articolo al servizio di sicurezza del Vaticano.
Gli agenti hanno sequestrato tutto il materiale in suo possesso: 9 bombolette spray, due bidoncini di vernice (sul coperchio di uno dei quali è scritto col pennarello: “x ferro”), i due zainetti blu, una borsa a tracolla stile militare.
Alla fine l’udinese imbrattante è stato rilasciato, non essendo stato colto in flagranza di reato.
Non dovremmo però rivederlo a lungo in città: il Commissariato di Pubblica Sicurezza ha emesso a suo carico un foglio di via per la durata di quattro anni.
Ma le sue pendenze con la giustizia non sono ancora finite.
Seguirà infatti la valutazione economica dei danni arrecati e dei lavori di ripristino, che verrà stimata dalla Sopritendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona.
Il Comune si costituirà quindi parte civile per il risarcimento danni, che ammonteranno comunque a diverse migliaia di euro. “Mi auguro - afferma Mazzocco - che il responsabile
abbia dei beni che si possono aggredire per farlo pagare.”
Ma non è finita qui. Il writer di Udine non ha lasciato infatti il segno solamente su Palazzo Bonaguro. Ha agito con i suoi spray ancora in via Angarano e anche in via Mure del Bastion, dove sulle porte di due garage sono comparsi gli stessi segni “a nuvola” tracciati su Palazzo Bonaguro. Già 5 proprietari privati hanno sporto denuncia.
Le indagini continuano per l’esatta attribuzione dei graffiti: quella notte in via Angarano c’era infatti anche un secondo writer in azione, non in collegamento con il primo.
Emerge inoltre un altro particolare: nella serata di sabato il 41enne di Udine si è recato all’Hotel Victoria cercando una stanza dove pernottare, ma non è stato accettato perché privo di documenti. La vicinanza dell’albergo con il Ponte della Vittoria - ma è ancora solamente un’ipotesi - non fa escludere che l’uomo sia collegato ai graffiti apparsi sul parapetto del Ponte stesso.
Che dire, in conclusione? Che, col senno di poi, chi mi ha scritto domenica scorsa su WhatsApp che su Palazzo Bonaguro sono “apparsi stanotte tanti nuovi merletti, probabilmente “stimolati” da Hip Hop is Wonderful”, aveva ragione.
Separiamo però, per favore, la manifestazione artistica che è stata organizzata in città dagli intenti del singolo individuo invitato alla manifestazione che ha pensato di esprimere così la sua dimestichezza con lo spray, sulla facciata del Bonaguro, per motivi che permangono ignoti.
L’imbrattamento dello storico palazzo è stato nient’altro che uno scempio: parola dalla quale, per definire il suo autore in lingua veneta, possiamo togliere la “c”.
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