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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
La Rua
Burocrazia municipale al top: sulla rastrelliera per le bici davanti alla Beata Giovanna c’è una ruota abbandonata dallo scorso agosto. Ma rimuoverla non si può
Pubblicato il 11-01-2023
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Venghino siòri venghino: ecco a voi la Rua!
Non si tratta però del macchinario che ricorda l’antica giostra del Corpus Domini di Vicenza, che nel mese di settembre viene portato in giro da un corteo di persone festanti per le piazze e vie del centro del capoluogo berico.
È una semplice ruota di bicicletta, che dallo scorso mese di agosto giace - pur stando in piedi - abbandonata sulla rastrelliera per le bici, e assicurata alle grate da un catenaccio con lucchetto, sulla piazzetta della statua della Beata Giovanna a Bassano.

Foto Alessandro Tich
Come accade solitamente in questi casi, si tratta molto probabilmente di ciò che resta di una bicicletta portata via dai soliti ignoti. Ed ignoto, a quanto pare, è rimasto fino adesso anche il possessore della due ruote rimasta a una ruota sola.
Fatto sta che a dicembre e fino a Epifania lo slargo della Beata è stato nuovamente animato dai commercianti di Borgo Leon che hanno allestito, come già fanno da qualche anno a questa parte, la casetta di legno per la vendita a scopo benefico di panettoni e di altri generi di conforto il cui ricavato sarà devoluto quest’anno alla Fondazione Città della Speranza.
Per montare la casetta i promotori del “Natale in Borgo Leon” hanno spostato la rastrelliera per le bici, comprensiva di ruota incatenata, che solitamente è collocata sotto la statua e che è stata dislocata sul lato di via Beata Giovanna.
È quindi passato un agente della Polizia Locale dell’Unione Montana del Bassanese che ha constatato la regolarità dell’allestimento natalizio. E i commercianti ne hanno approfittato per chiedergli se si poteva togliere quella ruota abbandonata sulla rastrelliera.
Non solo perché è un triste vedere, ma anche perché toglie un posto alle due ruote che vogliono parcheggiare nell’assai utilizzato portabici alle porte del centro storico.
L’agente ha risposto che è impossibile: quella ruota non si può rimuovere.
Per farlo bisogna prima presentare una denuncia per furto di bicicletta al Comando di via Vittorelli, per poter restituire ciò che resta del mezzo rubato al legittimo proprietario. Denuncia che evidentemente fino ad oggi non è stata sporta.
Impossibile anche risolvere la questione con metodi spicci, come pure richiesto dai commercianti, e applicare la legge del taglione. E cioè prendere un tronchese, recidere il catenaccio e portare via finalmente il residuato lasciato a sé stesso da quasi sei mesi: scatterebbe automaticamente il reato di furto di ruota di bicicletta.
L’agente ha assicurato che “segnalerà la cosa” specificando tuttavia che per provvedere alla rimozione dell’ingombro in mancanza di denuncia di furto bisogna attendere un’apposita autorizzazione dei competenti uffici comunali.
Insomma, non se ne esce. O, nell’eventualità contraria, casomai se ne esce dopo una tortuosa trafila di carte. Si tratta ovviamente di un minuscolo caso di cronaca cittadina che tuttavia è altamente significativo di una burocrazia municipale al top.
A meno che per risolvere la situazione non intervenga Super Claudio, l’assessore comunale alla Sicurezza che non guarda in faccia a nessuno, rastrelliere comprese.
Comunque sia, basta passare davanti alla Beata Giovanna per assistere di persona allo spettacolo della Rua di Bassano. Che però, a differenza di quella di Vicenza, non si può muovere.
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