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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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Attualità

Jesus Christ Superstar

Partita l'operazione-restauro del Cristo ligneo seicentesco della Chiesa di San Francesco a Bassano. L'intervento finanziato da una parte del ricavato della vendita benefica del calendario 2021 di Fulvio Bicego

Pubblicato il 13-04-2021
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Pasqua è passata, ma sono in corso comunque i lavori per una piccola resurrezione.
Mi riferisco alla rinascita dello splendido Cristo Crocifisso ligneo policromo che domina la scena della Cappella Uguccione (detta anche della Riconciliazione o dei Confessionali) sul lato settentrionale della Chiesa di San Francesco a Bassano.
Realizzato tra il 1649 e il 1650 da autore ignoto, da qualche tempo il Crocefisso risulta deteriorato dai segni della sua età. La figura del Redentore sulla Croce presenta uno strato di sedimenti e di nerofumo, causato da anni e anni di effusioni delle essenze di ceri e candele, che non ne rende più visibile la composizione pittorica originale. È insomma un Crocefisso usurato dal tempo, ma lo sarà ancora per poco: è stato infatti affidato alle cure della restauratrice bassanese Antonella Martinato, titolare della società “Artemisia Restauro” di San Nazario, in accordo con i Beni Artistici della Curia di Vicenza e con la supervisione della Soprintendenza alle Belle Arti di Verona. Ok il restauro è giusto.

La restauratrice Antonella Martinato, al centro, assieme alle collaboratrici Katia Andolfatto e Antonella Todaro con il Cristo ligneo da restaurare (foto Alessandro Tich)


L'operazione è stata resa possibile grazie all’instancabile attività filantropica di Fulvio Bicego. Bicego, il torinese più famoso di Bassano, è colui il quale da undici anni a questa parte promuove la vendita a scopo benefico dei calendari fotografici da lui realizzati, il cui ricavato viene interamente devoluto ad opere e interventi di solidarietà in città e sul territorio.
Con risultati incredibili: fino ad oggi, in undici edizioni del calendario, è riuscito a raccogliere e a devolvere a sostegno di numerosi progetti una somma totale di ben 89.240 euro.
Quello di finanziare il restauro del Crocefisso ligneo di San Francesco, assieme al restauro dell’affresco Allegoria della Giustizia di Antonio Marcon all’esterno della Chiesa della Ss.Trinità, era già posto tra gli obiettivi di destinazione del ricavato del calendario 2020, per il quale erano stati raccolti 5370 euro. Ma lo scoppio dell’emergenza Covid ha spinto Bicego, d’intesa con l’arciprete abate di Santa Maria in Colle don Andrea Guglielmi, a cambiare il beneficiario dei fondi raccolti e a devolvere l’intero ricavato al reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Bassano.
Quest'anno invece, con la vendita del calendario 2021, sono stati raccolti complessivamente (dato aggiornato allo scorso 13 marzo) 6620 euro.
Bicego ne ha devoluti 4000 al restauro del Crocefisso. Del ricavato rimanente, 600 euro sono stati destinati al restauro della statua marinaliana di San Domenico in Duomo, altri 600 euro quale contributo per l'acquisto dei “Due volti” di Jacopo Bassano da donare al Museo Civico, ulteriori 400 euro quale quota di intervento a sostegno del restauro del celebre dipinto di Antonio Canova “Venere con Fauno” conservato al Museo Canova di Possagno e 440 euro in “buoni spesa” per i frati del Margnan. Restano ancora 580 euro di fondo cassa che rimangono “in musina” per le iniziative che saranno sostenute dal calendario 2022, tra le quali - come conferma lo stesso Bicego a Bassanonet - ci sarà finalmente anche il restauro dell'affresco di Antonio Marcon alla Ss.Trinità.
Ma questo è un intervento coniugato al futuro: ora è il momento del Crocefisso di San Francesco, che attende di essere restituito alla sua antica bellezza.

Come ogni “paziente” che si rispetti, anche il Cristo ligneo da restaurare è stato sottoposto ad una attenta ricognizione prima del suo trasporto, in un furgone attrezzato allo scopo, verso il laboratorio di restauro di San Nazario. L'importante e delicata operazione di dislocazione, e cioè di rimozione dell'opera dall'altare della Cappella dei Confessionali in San Francesco, è stata compiuta - come testimonia la nostra galleria fotografica pubblicata in calce al presente articolo - dalla stessa restauratrice Antonella Martinato assieme alle sue due collaboratrici Katia Andolfatto e Antonella Todaro. Per la serie: Power to the Women. Fondamentale, prima di provvedere allo spostamento dell'artistico e sacro manufatto, è stato il procedimento di “velinatura” del Cristo, eseguito dalla dottoressa Martinato: vale a dire l'applicazione di inserti di carta giapponese sulle parti della pellicola pittorica da proteggere perché più delicate o danneggiate.
Il restauro vero e proprio prevede invece, come prima fase, la pulitura dell'opera e successivamente la messa in sicurezza delle parti della figura più a rischio di deterioramento - giunture, arti, dita -, sulle quali la pellicola pittorica si sta sollevando.
Come mi spiega Antonella Martinato, verrà eseguito anche un trattamento preventivo antitarlo: in un braccio del Cristo si è evidenziata la presenza di un attacco “xilofago” e cioè di organismi che si nutrono di legno, per cui la misura si rende necessaria.
Infine sarà compiuto il consolidamento della struttura, anche se il danno più evidente dell'usura del tempo - una fessurazione verticale al centro del costato - non verrà totalmente ricomposto ma solamente attenuato, su indicazione della Soprintendenza alle Belle Arti di Verona. E sarà proprio l'ispettore e funzionario storico dell'arte della Soprintendenza, la dottoressa Francesca Meneghetti - che il caso vuole sia una bassanese - a seguire le varie fasi dell'intervento di restauro. Un lavoro che durerà circa due mesi. Dopodiché il Cristo ligneo seicentesco, ripulito dalle patine che ne offuscano la policromia e corroborato dai benefici della cura ricostituente, potrà fare ritorno nella sua Cappella, a suggello di questa edificante dimostrazione di amore per Bassano.
Potremo così ritornare anche noi ad ammirarlo, assieme agli altri due suoi “Fratelli di Croce” nella Chiesa di San Francesco: il meraviglioso Crocefisso del Guariento e il Crocefisso ligneo romanico. Jesus Christ Superstar.

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