Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
22 Aug 2025 19:35
22 Aug 2025 19:06
22 Aug 2025 16:54
22 Aug 2025 16:05
22 Aug 2025 15:10
22 Aug 2025 14:09
22 Aug 2025 20:37
22 Aug 2025 19:47
22 Aug 2025 19:27
22 Aug 2025 19:23
22 Aug 2025 19:06
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Brevi
Pubblicato il 02-02-2021
Visto 1.909 volte
A fine gennaio scorso V.S., italiano 49enne, di professione autista, denunciava ai Carabinieri della Stazione di Marostica di essere stato vittima di una rapina alle ore 13.10 circa del giorno precedente, in via Cantarana di Colceresa.
Riferiva di aver effettuato una sosta lungo quella via, in quanto voleva assicurarsi che il portellone posteriore dell’autocarro fosse chiuso. Nel tornare alla guida, improvvisamente sentiva poggiarsi sulla schiena un oggetto metallico ed una persona di sesso maschile con chiaro accento dell’est Europa, gli intimava “non muoverti, dammi quello che hai in tasca” per poi essere colpito all’addome con delle ginocchiate. A questo punto il denunciante, che intravedeva un secondo rapinatore, consegnava agli stessi circa 2.000 euro, riconducibili all’incasso della mattinata. I malfattori quindi fuggivano, probabilmente a bordo di un’autovettura che la parte offesa intravedeva allontanarsi. Fin da subito però agli investigatori nascevano dei dubbi sulla veridicità del racconto anche perché non si comprendeva il motivo per il quale, un fatto tanto grave non venisse immediatamente denunciato alle Forze dell’Ordine. Le indagini non facevano che accrescere i sospetti sul denunciante e gli inquirenti decidevano di escuterlo nuovamente. Le domande che i carabinieri rivolgevano a V.S. ottenevano risposte sempre più confuse e contraddittorie, che venivano contestate, così come le risultanze investigative fino a quel momento acquisite e le varie circostanze non chiare. A questo punto, l’uomo capitolava e, visibilmente imbarazzato, ammetteva di aver inventato tutto, motivando la falsa denuncia con il fatto di aver smarrito il denaro e di non sapere come giustificarsi con l’azienda.
Veniva quindi informato che sarebbe stato deferito all’A.G. per simulazione di reato.
19-08-2025
Visto 3.776 volte