Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La realtà travisata

Due o tre cose sulle ultime dichiarazioni dell'ex vicesindaco Roberto Campagnolo in merito al restauro del Ponte

Pubblicato il 25-01-2021
Visto 4.485 volte

Pubblicità

Natale 2025

A volte ritornano. Sabato scorso l'attuale consigliere di minoranza ed ex vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici di Bassano del Grappa Roberto Campagnolo è stato intervistato dall'emittente Reteveneta “per raccontare alcuni particolari relativi ai lavori di restauro del Ponte di Bassano arrivato alle fasi finali”, come spiega il diretto intessato nella sua pagina Facebook. L'intervista è stata raccolta in concomitanza con la fase dei lavori “top secret” (esclusi alla vista della città da due pareti innalzate ai due accessi del Ponte) per la posa della trave reticolare di impalcato.
Si tratta, come ho più volte scritto su questo portale, della famosa trave “sostitutiva” rispetto a quella originaria che era stata prevista dal progettista strutturale del restauro prof. ing. Claudio Modena: quella che viene posata in questi giorni è infatti una trave composta quasi totalmente di legno, completamente sganciata e quindi indipendente dalle spalle in muratura, diversamente da quanto disposto dal progetto originale.
Per chi si fosse perso la cosa e fosse interessato a sentire cosa ha detto Campagnolo nell'intervista Tv, l'invito è quello di andarsi a guardare su YouTube la registrazione del Tg dell'emittente locale. Ma l'ex vicesindaco è andato oltre: ha postato appunto sulla sua pagina Fb un intervento di commento alla sua intervista televisiva, nel quale ha espresso alcuni concetti che meritano di essere considerati da chi vi scrive.

Il paragrafo sull'acciaio inossidabile del progetto esecutivo del prof. ing. Claudio Modena (foto Alessandro Tich)

“Ricordiamo tutti - ha scritto sul suo profilo social l'amministratore ex PD ed ex Italia Viva - quello che si diceva del progetto che doveva snaturare il Ponte inserendo sotto il piano di calpestio “un'anima” di acciaio al posto dei 60 cm che nel 1990 erano stati riempiti con sabbia contenuta in una vasca di piombo. Oggi, al posto della “famosa” massicciata che pesava circa una tonnellata a m2, si può (si potrebbe) vedere invece solo del legno, sì del legno come previsto da sempre nel progetto di restauro approvato.”
Ricapitolando con altre parole: secondo il nuovo verbo campagnoliano, la trave reticolare di impalcato prevista nel progetto di restauro approvato (progetto Modena) è sempre stata di legno, come di legno è fatta la trave attuale, inserita nella variante di progetto della Inco approvata dal Comune. Non ha senso parlare di “anima di acciaio”, che secondo gli oppositori del progetto avrebbe dovuto “snaturare il Ponte”.
Per la serie: legno e sofà, artigiani della qualità.

Roberto Campagnolo è stato - e rimarrà per sempre negli annali - il “padre politico” di questo intervento di ripristino e consolidamento del Ponte di Bassano. Nel corso del suo mandato come assessore ai Lavori Pubblici la sua onnipresenza negli aspetti progettuali, giuridico-legali, mediatici e di cantiere della fondamentale e sofferta opera pubblica ha fatto da contrappeso all'atteggiamento defilato e sottotraccia, relativamente al restauro del monumento, del suo successore Andrea Zonta.
È ovvio e naturale, quindi, che Campagnolo porti acqua al mulino degli elementi a favore di quella che è stata una sua “creatura”. Ma un conto è farlo con il supporto di dati oggettivi, un altro è invece descrivere il quadro della situazione attraverso dichiarazioni non corrispondenti alla realtà delle cose.
Affermare che al posto della vecchia massicciata “si può (si potrebbe) vedere invece solo del legno, sì del legno come previsto da sempre nel progetto di restauro approvato” è quanto meno fuorviante. Per anni, nel periodo d'oro della Pontenovela, abbiamo infatti sempre scritto che la trave reticolare di impalcato progettata dal prof. Modena era una struttura composta di acciaio inox e legno lamellare. E non perchè ce lo siamo sognati di notte, ma perché è scritto nero su bianco nel progetto esecutivo strutturale redatto nel novembre 2015 dalla SM Ingegneria Srl del prof. ing. Claudio Modena.
Nel documento progettuale, al punto 1.2.3.3., si prevede l'utilizzo dell'acciaio inossidabile per le principali componenti strutturali del ripristino e consolidamento del Ponte.
In particolare, tra le altre cose, viene prescritto l'uso di “acciaio inox AISI 304L” per “la struttura reticolare di fondazione e le piastre della struttura reticolare di impalcato”, di “barre in acciaio inox ad alta resistenza” per le “croci di controventamento della reticolare di impalcato” e di “barre in acciaio inox ad alta resistenza” per “il tirante longitudinale della reticolare di impalcato”. Altro che “solo legno”.
Al punto 1.4 del progetto esecutivo, relativo al modello globale del Ponte, si prevedeva quindi “l'inserimento al livello dell'impalcato di una struttura reticolare piana di controventamento in legno lamellare e barre di acciaio inox ad alta resistenza, volta in primo luogo a contrastare le azioni orizzontali dovute alla spinta idraulica, al vento ed agli eventi sismici”. Funzione resa possibile solo con l'ancoraggio della trave alle due spalle del Ponte, poi rivelatosi impraticabile per l'indisponibilità della spalla Nardini.
Ma questa è un'altra storia. In questa sede voglio solo sottolineare quanto l'antico adagio verba volant, scripta manent sia sempre attualissimo: e le parole dell'ex vicesindaco vengono smentite dagli scritti ufficiali del progetto esecutivo originario a lui tanto caro.

Ripeterò fino alla noia che so benissimo di affrontare argomenti che non interessano più alla maggioranza dei cittadini che ormai attendono solo il taglio del nastro del Ponte restituito alla sua bellezza esteriore, tra autorità dello Stato, fasce (e magari frecce) tricolori, discorsi cerimoniali, foto e video celebrativi, ricchi premi e cotillons.
Ma una vicenda come questa non può aspirare agli orizzonti di gloria senza una memoria storica e critica che riporti i piedi per terra sul come sono andate le cose.
La prossima primavera il Ponte delle controversie ritornerà ad essere il Ponte di Bassano: ma sotto il legno, oltre all'anima di acciaio delle fondazioni e delle quattro stilate, rimarranno nascosti diversi aspetti che non hanno avuto spiegazione.

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 11.488 volte

2

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 9.680 volte

3

Attualità

21-12-2025

Agrovoltaico, cresce la contestazione a Rosà

Visto 9.651 volte

4

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 9.554 volte

6

Politica

24-12-2025

Manovra di bilancio, fondi a Bassano

Visto 7.758 volte

7

Attualità

24-12-2025

Ztl, stretta festiva in centro storico

Visto 7.501 volte

8

Attualità

24-12-2025

Buon Natale ai nostri lettori

Visto 6.282 volte

9

Manifestazioni

22-12-2025

Marostica Summer Festival: arriva la magia di Luca Carboni

Visto 5.171 volte

10

Agricoltura e Food

20-12-2025

L’Europa taglia il futuro dei campi

Visto 5.018 volte

1

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.757 volte

2

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.622 volte

3

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 11.488 volte

4

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.988 volte

5

Attualità

28-11-2025

Canova, il gigante ritrovato

Visto 9.974 volte

6

Attualità

06-12-2025

Mussolente celebra le sue eccellenze

Visto 9.922 volte

7

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 9.680 volte

8

Attualità

21-12-2025

Agrovoltaico, cresce la contestazione a Rosà

Visto 9.651 volte

9

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.583 volte

10

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 9.554 volte