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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Una laguna da colmare

Pala di Sant'Anna: mancato incontro ieri a Venezia tra il sindaco Pavan e il direttore delle Gallerie dell'Accademia Giulio Manieri Elia, che le scrive una lettera. “Questo è il primo passo di un rapporto di collaborazione virtuosa e fattiva”

Pubblicato il 30-05-2020
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“Com'è triste Venezia”, cantava il grande Charles Aznavour. Eh, già: dopo la “fuga” della Pala di Sant'Anna di Jacopo Bassano dal nostro Museo Civico in direzione delle Gallerie dell'Accademia, che ne detengono la formale proprietà, la tristezza è il sentimento che impera in riva al Brenta. Per la perdita del dipinto in sé e soprattutto per le modalità con cui tutta l'operazione è stata compiuta in gran segreto dal Comune e dal Museo di Bassano.
Ieri intanto, come già riportato questa mattina sulla stampa locale, la tanto annunciata visita del sindaco Elena Pavan alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, dov'era attesa dal direttore Giulio Manieri Elia, è saltata ed è stata rinviata a data da destinarsi.
Col senno di poi possiamo affermare - senza timore di essere smentiti - che sul rinvio “alle prossime settimane” dell'incontro veneziano tra sindaco e direttore ha certamente pesato la presa di posizione ufficiale dell'associazione degli “Amici dei Musei di Bassano del Grappa”, che ha rispedito al mittente l'invito della stessa Pavan a collaborare nella valutazione e scelta dell'opera sostitutiva da ottenere in scambio della Pala perduta, affermando la propria disponibilità ad essere della partita solamente al solo ed esclusivo scopo del rientro al Museo di Bassano del capolavoro dapontiano. Una lacuna, anzi una laguna da colmare.

Il direttore delle Gallerie dell'Accademia Giulio Manieri Elia (fonte immagine: gallerieaccademia.it, credit Alessandra Chemollo)

Nel frattempo il sindaco di Bassano non manca di alimentare i commenti dei concittadini bassanesi riguardo alle sue uscite sulla stampa.
“L'interesse per il ritorno in città della Pala - dichiara oggi Pavan sul Giornale di Vicenza - è determinato dall'affetto per Jacopo Da Ponte manifestato dai bassanesi. Dai documenti, sembrava che la fine del prestito fosse una mera questione tecnica, in realtà Bassano sta dimostrando di amare profondamente il suo figlio illustre, Jacopo: l'affetto resterà sempre, mi faccio interprete di questo sentimento diffuso.”
Detta da un sindaco che fa anche l'assessore alla Cultura, e soprattutto a frittata già cucinata, è una dichiarazione a dir poco sorprendente. Oggi intanto, tramite l'ufficio stampa del Comune di Bassano del Grappa, apprendiamo che il sindaco Pavan ha “avanzato precedentemente” alle Gallerie dell'Accademia quattro richieste.
La prima richiesta è “il ritorno della Pala di Sant'Anna a Bassano (almeno per periodi prestabiliti di tempo)”. La seconda è una “collaborazione continuativa e fattiva con apposita convenzione con le Gallerie dell'Accademia”. Terza richiesta: “possibilità di valorizzare la città e l'offerta culturale di Bassano del Grappa all'interno del percorso artistico espositivo di Jacopo Da Ponte nelle Gallerie dell'Accademia (più di 300mila visitatori nazionali ed internazionali nel 2019). Quarta e ultima: “prestito di più opere dello stesso Da Ponte e di altri importanti autori da parte delle Gallerie per valorizzare l'offerta turistica e culturale della città di Bassano”.
Per la serie, come direbbe il saggio: quando mai e quando massa.

E nel “Day After” dell'incontro veneziano rinviato a data da destinarsi, viene reso noto il contenuto di una lettera trasmessa al sindaco Pavan dal direttore delle Gallerie dell'Accademia Giulio Manieri Elia, tramite la quale il responsabile del grande museo veneziano lancia un messaggio rivolto a tutti i bassanesi.
“Gentile Sindaco Pavan - inizia la missiva -, come Le ho riferito per le vie brevi, sono sinceramente dispiaciuto per la polemica seguita al rientro a Venezia del dipinto di Jacopo Bassano, Sant'Anna in trono con la Vergine bambina tra i santi Girolamo e Francesco. Conosco la grande affezione, dimostrata anche in questa circostanza, nei confronti di Jacopo Bassano e della sua opera da parte dei Suoi concittadini e di chi ama e sostiene i vostri Musei civici e partecipa attivamente alla vita culturale della città.”
“Per questo Le chiedo, dunque - prosegue la lettera -, la cortesia di farsi portavoce presso i cittadini bassanesi di una mia rassicurazione: questo primo passo, anche se per Bassano doloroso, costituisce l'inizio di un rapporto di collaborazione virtuosa e fattiva tra le Gallerie dell'Accademia e il vostro Museo Civico, che auspico verrà sancito con una convenzione.”
“L'impegno morale che posso assumere - continua Manieri Elia - è che l'Istituto che rappresento valorizzerà in ogni modo l'opera conosciuta come Pala di Sant'Anna, che è tornata a farsi ammirare nelle sale del legittimo proprietario, e allo stesso tempo continuerà a far conoscere, presso i nostri visitatori nazionali ed internazionali, il prezioso patrimonio dapontiano ammirabile nella Vostra città.”
“Per rafforzare il legame con Bassano del Grappa e rendere tangibile in modo concreto il cammino che stiamo intraprendendo - scrive ancora il direttore -, desidero dedicare una sala delle Gallerie a Jacopo Bassano. All'interno di questo ambiente potremo proporre alcuni spunti che colleghino, seppur idealmente, le Gallerie alla vostra città, per suggerire la visita a Bassano del Grappa alle migliaia di visitatori del museo veneziano. In questo modo la Pala, che così a lungo avete conservato con cura, continuerà a farsi ambasciatrice in laguna della vostra città.”
Aggiunge Manieri Elia: “Sono favorevole, come più volte espresso, ad assicurare la concessione in comodato di altre opere di ambito bassanesco o di altri importanti autori, a rotazione, in modo tale da garantire al Museo Civico di Bassano l'accrescimento in termini di offerta culturale, non escludendo a priori che la Pala stessa possa tornare in futuro a Bassano del Grappa per un'occasione particolare.”
“In attesa di incontrarLa personalmente - conclude la lettera del direttore al sindaco -, Le porgo un cordiale saluto e La prego vivamente di estendere il mio saluto a tutti i cittadini della città.”

Qui finisce, egregi lettori, il nuovo episodio dello sceneggiato a puntate sul caso della Pala di Sant'Anna di Jacopo Bassano, che ha contraddistinto la scadenza del primo anno di mandato dell'amministrazione del sindaco Elena Pavan.
A proposito, come recitava per intero il primo verso della famosa canzone di Charles Aznavour? “Com'è triste Venezia, soltanto un anno dopo”.

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